Capitolo 1

Era il 3 ottobre del 3400 a.C. quando la potentissima dea delle streghe, Serafina, trovò una neonata, lasciata sulle sponde del Fiume della Discordia. La Confraternita delle Streghe crebbe la bimba, addestrandola nelle arti magiche e nell'uso delle Armi delle Tenebre: armi di ogni genere volte alla diffusione dell'oscurità e destinate ad essere utilizzate solo nelle situazioni più impegnative poiché una volta che una strega le ha evocate, essa muore. La giovane imparò in fretta ad usufruire della magia nera con una bravura e una raffinatezza senza eguali, e le fu dato il nome dell'antenata di Serafina, Giubilea, che simboleggia la libertà dell'ombra. Questa sua destrezza le fece guadagnare una degna rivale, Elettra, colei che rappresenta la disgrazia. Era più potente di Giubilea, ma il suo egocentrismo la portava spesso a sopravvalutare le sue abilità. Un giorno la Fratellanza della Pace, un gruppo di potenti fate,attaccò la Confraternita delle Streghe, decimandone i membri. In poche sopravvissero a questo assalto: Giubilea, Selvaggia, un'amica di quest'ultima, che simboleggia la frenesia della lotta mistica,Adele, un'altra apprendista, alcune delle Streghe Antiche ed Elettra. Erano indebolite a causa della morte di Serafina per mano di una fata, Celeste, ma erano assetate di vendetta verso le loro nemiche e si recarono anzitempo alla corte della Fratellanza della Pace. Il viaggio era lungo ed estenuante e pian piano le energie mistiche delle streghe abbandonavano i loro corpi per mischiarsi al tanfo che circondava il bosco che stavano traversando per terminare il tragitto. In un battito di ciglia, una fata, Giada,si manifestò dinanzi a loro, pronta ad affrontarle. Elettra, che era la più rude fra tutte, si fece avanti e parlò con disprezzo alla sua avversaria:< Che ci fa un'orrenda creatura come te tutta sola in questo luogo? Se vuoi attaccare briga, basta che tu lo chieda.> La fata aveva fatto un passo indietro, spiazzata dall'aria adirata della strega, ma si fece forza e di tutta risposta le disse:< Ascoltami bene, sono qui per avvertirvi del pericolo che correte venendo ad affrontarci. Vi reggete a stento in piedi, come pensate di poterci battere con la poca forza che vi resta?> Giubilea, seccata dalla presenza della fata, si parò davanti a questa e, prima che la nemica potesse proferire verbo, le sferrò un calcio. La fata si rialzò e, malgrado l'indebolimento, la strega l'affrontò con tutte le sue forze.

CIAO! LO SO, MI RENDO CONTO CHE I PRIMI DUE CAPITOLI POTREBBERO SEMBRARVI LENTI, MA SPERO CHE PIÙ AVANTI VI PIACERÀ DI PIÙ... TRA L'ALTRO È LA PRIMA VOLTA CHE SCRIVO UN LIBRO QUI SU WATTPAD, QUINDI SPERO DAVVERO DI NON ESSERE ANDATO TROPPO MALE. UN ABBRACCIO A TUTTI VOI 😊😊😊

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