Capitolo 18

Lauren toccò il muro, allungando le dita il più possibile per non dover fare un'altra bracciata. Nick fermò il cronometro e alzò entrambi i pollici in segno di approvazione. Il suo tempo nei 100 metri farfalla era sceso di trecentesimi di secondo dal suo miglior tempo personale.

L'atleta si tolse la cuffia e gli occhialini e buttò la testa in acqua per rilassarsi un po' dopo aver trascorso più di sei ore di fila a nuotare. Quando riemerse, trovò delle scarpe col tacco abbastanza vicine al bordo della piscina.

"Ero preoccupata", disse Camila, inginocchiandosi per vedere meglio Lauren. "Non voglio sembrare una di quelle ragazze paranoiche che hanno bisogno di sapere tutti gli spostamenti del proprio partner... Ma ti ho scritto un messaggio stamattina e dopo mezzogiorno non avevi ancora risposto, quindi ho pensato che poteva esserti successo qualcosa."

Lauren sorrise, pensando a quanto fosse bella Camila quel giorno e quanto fosse bello sapere che le importava di lei.

"Ho nuotato tutto il giorno", fu tutto ciò che disse, sapendo che era implicito che non controllasse il telefono da ore.

"E perché? Non nuotavi da sola la mattina?"

"Mancano pochi mesi ai Giochi e devo prepararmi più di prima."

"Quindi ti vedrò di meno?", chiese con un broncio.

"Non ti libererai di me così facilmente... Quando finisci a lavoro sarò già libera e continuerò ad andare in palestra con te."

Camila abbassò lo sguardo e cominciò a giocare timidamente con le maniche della camicia.

"Non ti ho vista oggi... Ecco anche perché mi sono preoccupata."

"Nick mi ha portato a correre a Central Park. Dovresti venire un giorno."

Camila tornò alla sua altezza normale e scosse la testa.

"Sicuro finisco per vomitare dietro un albero."

"Non mi dispiacerebbe tenerti i capelli mentre ti prendo in giro."

"Preferirei che me li tenessi in occasioni meno disgustose."

"Non mi opporrei a quello", rispose lei con un sorrisetto. "Quindi, cosa porta la fotografa dell'alta società, Camila Cabello, nella mia umile piscina?"

"Ho portato del cibo", annunciò, mostrandole le borse in mano. La faccia di Lauren si illuminò non appena la vide, e saltò fuori dall'acqua più velocemente di quanto le ci volesse per nuotare due metri.

Si avvicinò ad una delle panchine per prendere un asciugamano nella sua borsa e asciugarsi, per poter salutare Camila come avrebbe dovuto e soprattutto mangiare. Non aveva mangiato nulla di modestamente commestibile dopo la sua merenda dopo aver corso, e nutrirsi di barrette di cereali non era qualcosa che considerava cibo.

Camila non perse tempo e cominciò a studiare quanto fosse bello il corpo di Lauren nel suo costume. Lauren notò lo sguardo di Camila e sollevò un sopracciglio per far sapere alla fotografa che l'aveva beccata. Ma lei si strinse nelle spalle.

Una volta che Lauren fu un po' più asciutta, si avvicinò a Camila e le diede un rapido bacio sulle labbra. Ma quando si separò, decise che non era abbastanza e gliene diede uno più lungo. Si separarono, ognuna con un sorriso sul volto; mentre Nick guardava la scena dallo spogliatoio con un sorriso.

"Quindi... il cibo?"

Camila porse le buste a Lauren e si sedettero sugli spalti, considerando che vicino alla piscina non c'era un tavolo con due sedie che potevano usare per mangiare. Camila iniziò a tirare fuori il contenuto delle buste, mentre Lauren aspettava con ansia.

"Sei tu quello che ordina sempre per me, quindi non sapevo davvero cosa prenderti. La prima cosa che mi è venuta in mente è stata 'tanto, tanto cibo'."

Lauren vide che tra le cose che Camila aveva sistemato sugli spalti c'erano sei wraps di pollo con verdure, due porzioni di patatine fritte e un contenitore con uva verde. Per dessert, una cheesecake alla fragola.

Cominciarono a mangiare in silenzio, solo con il rumore distante emesso dalle altre persone negli spogliatoi e gli schizzi d'acqua causati da un altro nuotatore allenato da Nick. Lauren stava cercando di masticare lentamente e prendersi del tempo, ma quando il nuotatore arrivò a ottocento metri, aveva finito di mangiare, mentre Camila la guardò con stupore.

"Ho scelto bene?", confermò Camila, anche se i contenitori vuoti le avevano già dato un'idea di quale sarebbe stata la risposta.

"Molto bene. Grazie."

Lauren diede a Camila un bacio veloce, poi iniziò a raccogliere tutta la spazzatura e metterla da parte. Si appoggiò ad uno degli spalti, invitando Camila a rannicchiarsi con lei mentre si riposavano.

"Non sei nervosa?"

"Perché?"

"Per i Giochi?"

"Dovrei esserlo?"

"Gli atleti non dovrebbero esserlo?"

"Tu cosa pensi che facciamo?"

"Mangiare come selvaggi?"

"Devo prenderlo come un insulto?", chiese Lauren.

"Come se non sapessi che è vero."

Lauren rise piano.

"Shh... Sai cosa dovremmo fare?"

"Andare a casa a dormire?"

"Andare a nuotare."

Camila ringhiò, nascondendo la testa nello spazio tra il collo di Lauren e la sua spalla.

"Hai nuotato tutto il giorno, sicuramente devi essere stanca dell'acqua", disse, accarezzando il braccio di Lauren con la punta delle dita.

"Al contrario, amore mio. Ho più energia di un bambino di cinque anni... Che taglia porti di costume?", chiese Lauren, allontanandosi da Camila.

"La più piccola che hai."

"Sarebbe una taglia da bambino e non credo che il tuo sedere entri in uno di quelli..."

"Lauren!", Camila la rimproverò scandalizzata.

"Ero solo sincera", Lauren alzò le mani innocentemente. Quindi posò un bacio sulla fronte di Camila e scomparve nello spogliatoio per trovare un costume da bagno. Ne trovò uno nel suo armadietto e, prima di tornare in piscina, trovò Nick che le lanciò uno sguardo interrogativo.

"Per chi è?", chiese, indicando il costume da bagno.

"Tu sai per chi è", rispose Lauren con un sorriso. Nick annuì lentamente.

"Se non sapessi che ti sei allenata più duramente oggi rispetto agli altri giorni, non approverei. Ma Camila sembra una brava persona e fate una bella coppia."

Lauren sorrise.

"Sai anche che se non mi avessi dato il permesso, l'avrei fatto comunque... E grazie per il resto."

Lauren uscì dallo spogliatoio e porse a Camila il suo costume da bagno in modo che potesse vedere se quella taglia le andasse bene. Dopo l'approvazione, Lauren la condusse in uno dei bagni in modo che potesse cambiarsi, e le porse un asciugamano e le infradito.

Camila si tolse i vestiti, sentendosi improvvisamente incerta su cosa Lauren potesse pensare di lei in costume da bagno. E se dopo averla vista avesse smesso di piacerle? E se fosse rimasta delusa quando sarebbe uscita? Ma, lasciando da parte le sue insicurezze, lasciò il bagno e trovò Lauren appoggiata al muro. La sua espressione nel vederla fu la stessa di sempre: i suoi lineamenti si rilassarono, un piccolo sorriso si formò sulle sue labbra e uno speciale bagliore raggiunse i suoi occhi.

Raggiunsero il bordo della piscina, dove Lauren porse a Camila degli occhialini in modo che l'acqua non le entrasse negli occhi, ed era più facile per lei. Lauren entrò in piscina in un'immersione perfetta e Camila attese che tornasse in superficie per entrarci.

"Entra, polla."

Camila roteò gli occhi ed entrò lentamente con l'aiuto della scaletta, senza sapere quanto fosse profonda quella parte della piscina. In nessun momento lasciò andare la scaletta, temendo di affondare se lo avesse fatto, ma sentì la risata di Lauren e si voltò per guardarla. L'acqua arrivò più o meno al centro del suo petto e Camila decise che era sicuro scendere dalla scala.

"Questa sarà la migliore lezione di nuoto che ti faranno nella tua vita", assicurò Lauren.

"Beh, non credo che in altri posti abbiano un'istruttrice così attraente, quindi hai già ragione."

"Cominciamo allora... Sai galleggiare?"

"Sdraiata? Neanche morta. Tutto quello che posso fare è muovere rapidamente le gambe in modo da non affondare."

"Meglio di niente... Prendi", Lauren passò una tavoletta a Camila. "Afferrala per i bordi. Ora, ho bisogno che tu provi a piegarti in modo che il busto sia nell'acqua... Va bene, ora inizia a sollevare le gambe."

"Che? No, no, no."

"Camila, non è profondo, hai una tavoletta che funziona come un galleggiante e io ti terrò mentre lo fai."

Camila fece un respiro profondo e fece ciò che Lauren le chiese. Presto galleggiò - con l'aiuto della tavoletta, mentre Lauren teneva le sue gambe sott'acqua, ma qualcosa era qualcosa.

"Vedi che non ti succede niente?"

"Ho ancora paura."

"Cominciamo a muoverci. Non essere nervosa perché smetterai di galleggiare, ok?", Camila annuì. Lauren iniziò a muovere lentamente la tavoletta, tenendo ancora Camila per le gambe. Camila fu presa dal panico quando furono a pochi metri dal centro. "Se ti innervosisci, ti lascerò andare e ti lascerò annegare."

"Non c'è bisogno di diventare rude", scherzò Camila. Lauren negò divertita.

"Voglio che inizi a muovere le gambe."

"Così?"

Camila prese a calci o qualunque cosa fosse, mentre Lauren faceva del suo meglio per non ridere.

"Prova a muovere le gambe in momenti diversi e farle uscire dall'acqua."

Lauren iniziò a muovere le dita su e giù, mostrando a Camila com'era il movimento che doveva fare nell'acqua. La fotografa annuì e riprovò. Dopo un'ora di pratica, era riuscita a fare qualcosa che si sarebbe potuto chiamare un calcio. Tuttavia, teneva ancora la tavoletta e si rifiutava di mettere la testa sott'acqua.

"Sembra che tu sia pronta, che ne pensi se torni dall'altra parte da sola?"

"No, Lauren. Non ci pensare nemmeno", rispose Camila in preda al panico.

"Bene, allora verrò con te."

Camila tornò in posizione orizzontale e prese la tavoletta da entrambe le estremità. Lauren tenne le gambe e la tavoletta mentre Camila iniziava a calciare. Pochi metri dopo, Lauren lasciò Camila, che non aveva notato l'assenza di Lauren al suo fianco perché stava molto attenta a non affondare e mantenere un calcio costante.

"Nella corsia quattro, Camila Cabello dal Regno Unito per l'oro!", annunciò Lauren, cercando di rallegrare Camila. Quando Camila toccò il muro, Lauren iniziò a schizzare acqua eccitata. "E ci riesce signore e signori! Abbiamo appena assistito ad una leggenda che ha fatto la storia!"

Camila roteò gli occhi divertita e si tolse gli occhialini.

"Ti diverte questo, eh?"

"Non hai idea di quanto."

Camila voltò le spalle a Lauren e prese l'asciugamano per asciugarsi il più possibile e si rimise i vestiti. Si sentiva appiccicosa per il cloro e le sostanze chimiche presenti nella piscina, ma preferiva fare la doccia nel comfort di casa sua, dove poteva mettersi subito dopo in pigiama e non uscire per il resto della giornata.

"Ora non mi parlerai?"

"Può essere."

Lauren si accigliò, vedendo che Camila stesse iniziando a prendere le sue cose per andarsene.

"Camila?", chiese spaventata.

"Mm?"

"Te ne stai andando?"

"Che dici?"

"Perché sei arrabbiata?"

Camila si avvicinò lentamente a Lauren, avvolgendole le braccia attorno al collo, inclinando la testa per avere un migliore accesso alla sua bocca. Lauren chiuse gli occhi in previsione del bacio, ma ebbe solo una risata da Camila.

"Pensi che se sono arrabbiata, ti bacerò?"

"Però Camilaaa."

"Però Laureeen", la derise.

"Se ti invito a mangiare, mi dai un bacio?"

"Lauren, abbiamo appena finito di mangiare."

"Ma ho già fame", si lamentò, imbronciata. Camila le diede un bacio veloce. "Penso che morirò per la fame che ho."

"Non ti darò un altro bacio."

"Ugh, mi fai disperare... Hai qualcosa da fare adesso?"

"Niente di importante."

"Ti dispiacerebbe accompagnarmi a comprare vestiti?", Camila annuì.

"Vai a cambiarti."

"Se mi baci."

Camila negò, ma Lauren le si avvicinò. Camila negò di nuovo e Lauren fece il broncio, sapendo che Camila non le avrebbe negato un bacio dopo quello. Come suppose, non appena Camila lo notò, la baciò.

Mentre si separavano, Lauren le fece l'occhiolino e andò negli spogliatoi per cambiarsi; mentre Camila rimase a bocca aperta per il modo in cui le sue anche si muovevano.








N/A (Originale)

Andiamo lento, ma sicuro. [N/T super loool]

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