10. Camila

La ragazze e i Signori White si trovano nella sala d' aspetto dell' Ospedale Kenneth, nell' arcipelago Ninive, a venti minuti da Pablova con un aliscafo.

Elizabeth White è stata ricoverata due giorni fa, sono tutti veramente preoccupati per le sue condizioni.

I medici parlano di un leggero trauma cranico e per ora dorme indisturbata.

''Liz... amore mio, sono Erick''

''Erick! Ma tu non sei più qui, perché posso toccare la tua pelle, udire nitidamente la tua voce e guardare i tuoi profondi occhi neri così vivi...''

''Stai sognando tesoro. Ma c'è dell' altro. Tu sei speciale. Non tutti possono parlare con chi è nell' aldilà, nel mondo ultraterreno. ''

''Io non mi sento speciale, semplicemente mi manchi molto e ti penso ogni giorno da quando ti sei spento, qui, da questo lato di mondo.''

''Esatto. Tu mi cerchi e io stabilisco un contatto con te.
Tu puoi parlare con i morti, Elizabeth! Sarebbe stupendo ma tutto questo ha un costo...''

''Di che parli?''

''La morte vuole in cambio un po' di vita da te. Ogni volta che stabiliamo un contatto, lei prosciuga parte del tuo soffio vitale. Morirai lentamente. ''
Devi smettere di cercarmi, Elizabeth. Io voglio che tu viva. È un gioco pericoloso e non abbiamo i mezzi per affrontarlo. Tu devi stare alla larga da tutto questo o mi raggiungerai poco a poco nelle tenebre e avrai un riposo tormentato da lei...''

''Da lei chi! No! Torna indietro Erick! Ti prego, ho bisogno di te!''

''NO, NO!''
Di colpo, Elizabeth si sveglia. Trova a bordo del letto d' ospedale i suoi genitori e le altre, con uno sguardo tormentato e stranito.

''Tesoro, sei sveglia! Finalmente! Pensavo di averti perso...'' dice la madre, Lily.

''Non me ne sono mai andata.'' ribatte Liz.

''Voglio tornare a scuola, sto bene, non ho bisogno dell' Ospedale, mamma. ''

''Va bene, Elizabeth.''
Così, vengono chiamati i medici competenti che constatano i parametri vitali della signorina White.

''È tutto apposto, possiamo dimetterla.'' sorride il primario.

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Dirimpetto al San Christophe, si trova la Demius Academy, un collegio maschile.

Camila passeggia sola nel giardino di fronte al College. Sta leggendo un libro ormai poco recente, La solitudine dei numeri primi.

Come è suo solito fare, ha  dimenticato la cartella in camera e con una mano sorregge il libro da passatempo e con l'altra quelli scolastici che le servono per la giornata.

Sulla spalla porta una tracolla Chanel bianca regalata dai suoi genitori per il compleanno.

Proprio per non dimenticare qualche piccolo dettaglio, Camila indossa le sue fedeli all-star azzurre, indubbiamente per metà slacciate.

Il giardino del College è semplicemente uno spazio verde con giusto qualche panchina sparsa qua e la.

Immezzo si trova una bellissima fontana di pietra rappresentante un guerriero a cavallo, completamente ricoperto da un manto d'oro massiccio.

Camila è immersa nella lettura e non si è accorta di stare per cadere nella fontana quando...

''Oh, ti ho presa.'' dice divertito il ragazzo sconosciuto.

''Grazie mille, mi sarei bagnata totalmente e con me i miei libri, non so proprio come ringraziarti, io...''

''Mi basta conoscere il tuo nome.''

''Emh, io sono... Camila''

''Che nome meraviglioso, significa ministra, messaggera. Comunque io mi chiamo Ian, piacere.''

-Spazio Autore-
Buonsalve! 🔥
Direi che questo capitolo si è rivelato molto breve ma davvero importante per il continuo della storia.
Ho introdotto un nuovo personaggio, vi piace l' idea? Ovviamente aggiungerò il credito che va a Ian Somerhalder il mio attore preferito di The Vampire Diaries. 💞
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto e continuate a seguirmi e a commentare in tanti! Vi voglio bene!
-Kiss,
Silvia 🌙

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