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Hayden sussultò per lo spavento dopo aver finito di vedere un video, di quelli che al termine appariva un mostro, che Cole gli aveva detto di guardare sul suo cellulare per poi afflosciarsi sul divano di casa Powell.

«Porca troia!», esclamò lui a gran voce, coprendosi poi il viso poiché stava morendo dall'imbarazzo e di certo la risata cristallina di Cole non lo aiutava a sentirsi meno in quel modo.

«T-ti sembra normale mostrare un video del genere alla ragazza che ti p—», Hayden non fece in tempo a finire la frase che le labbra squadrate e morbide di Cole si fiondarono sulle sue in un bacio casto, facendogli spalancare gli occhi per lo stupore.

I battiti del cuore di Hayden incominciarono a battere velocemente contro la gabbia toracica, tant'è che pensò che da un momento all'altro sarebbe schizzato fuori dal petto mentre percepiva le labbra di Cole muoversi lentamente sulle sue, ancora serrate perché quello era il suo primo bacio e non sapeva bene come comportarsi.

Quando però sentì una mano del biondo sfiorargli una guancia accaldata, come a volerlo tranquillizzare, chiuse gli occhi e si abbandonò a quel dolce bacio, portando le mani dietro la sua nuca per poi giocherellare con dei ciuffetti ribelli mentre la sua lingua tentennò un po', prima di intrecciarsi goffamente con la sua gemella.

Entrambi percepivano il calore che trasmetteva l'altro sulla propria pelle, le farfalle che tormentavano i loro stomaci, le budella che si attorcigliavano tra loro e i loro cuori che battevano all'unisco mentre i loro petti si sfioravano timidamente durante il loro bacio.

Cole accarezzò delicatamente il viso di Hayden che tremolò sotto al suo tocco, ma poi sorrise contro le sue labbra, cosa che fece perdere un battito al più grande, anche se di pochi mesi, tra i due perché non c'era sensazione migliore di sentire l'altra persona felice grazie ai propri gesti.

«Sei così bella, Hays», mormorò il biondo col fiato corto dopo essersi staccato dalle labbra di Hayden e averle accarezzate con i pollici. Il moro sorrise timidamente, facendo poi scontrare i loro nasi mentre il suo cuore non cessava dal battere così freneticamente.

Hayden si leccò il labbro inferiore, ma subito se ne pentì poiché lo sguardo di Cole divenne malizioso e quel piccolo accenno di sorrisetto che gli nacque sulla bocca, lo fece sentire ancora più in imbarazzo. «A-anche tu sei b-bellissimo», balbettò lui impacciatamente, abbassando lo sguardo verso le loro mani che con timidezza si sfioravano sul divano.

All'improvviso la porta di casa si spalancò e fece la sua comparsa Cameron che emise un sonoro sbuffo, passandosi una mano nei capelli con fare seccato perché quel giorno non avrebbe visto Elizabeth fino a tarda serata e la cosa non gli piaceva per niente.

Hayden sussultò spaventato poi si coprì il viso per la vergogna; non voleva farsi vedere da Cameron e non perché si trovasse brutto in quel momento, ma perché il suo viso era più rosso di un pomodoro maturo e la cosa lo faceva imbarazzare ancora di più. Mentre Cole alzò gli occhi al cielo, infastidito dalla presenza di suo fratello.

Aveva appena interrotto il loro appuntamento, dannazione.

«Cole, sono a cas— oh, cazzo ma sei in compagnia!», il maggiore spalancò gli occhi quando notò quella ragazza mai vista al fianco di suo fratello che abbassò subito lo sguardo, «Sei la fidanzata di mio fratello? Cazzo, lo sapevo che avevi qualcosa di strano! Ti sei fidanzato, porca vacca.»

Cole non fece in tempo a replicare che Hayden scattò in piedi come se avesse avuto una molla sotto al sedere poi tenendo la testa china e il labbro inferiore intrappolato tra i denti per l'imbarazzo, scappò da quella casa col viso in fiamme. E tutto quello solo perché si vergognava del fratello di Cameron, nonostante lo avesse già conosciuto, anche se non quando indossava abiti femminili.

«Hays, aspetta!», gridò Cole a pieni polmoni, balzando giù dal divano per poi correre fuori di casa per fermarlo, ma non lo trovò già più. Era come se si fosse dissolto. Non lo vedeva da nessuna parte.

Cazzo. Cazzo. Cazzo. È colpa mia per averlo baciata all'improvviso? O per colpa di quel cretino di mio fratello che non sarebbe dovuto tornare a casa fino a stasera? Pensò con rabbia il biondo, sferrando pugni all'aria per il nervoso. Non poteva aver rovinato ogni cosa. No, cazzo.

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