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Cole si sistemò ancora una volta i capelli, fissando la sua figura riflessa nello specchio dell'armadio poi emise un sospiro. Era la prima volta che si sentiva nervoso nell'uscire con una ragazza, anche perché tutti i suoi "appuntamenti" erano finiti con lui e la tipa in qualche squallida camera di un motel a rotolarsi tra le lenzuola.
Mentre ora, Hays, aveva messo in chiaro che non voleva fare sesso con lui e in un certo senso anche lui voleva solo provare a conoscerla meglio, anche se non capiva per quale motivo fosse così interessato a quella ragazza.
Un altro sospiro fuoriuscì dalle sue labbra mentre ansiosamente lanciò uno sguardo all'orologio che teneva sul comodino, notando che mancavano meno di venti minuti al suo incontro con Hayden.
Alzò gli occhi al cielo, maledicendosi mentalmente per quanto fosse stupido in quel momento e perché doveva darsi una regalata; era solamente un'uscita, mica le stava per chiederle di sposarlo!
«Per chi ti fai bello, eh? Una ragazza?», Cameron entrò nella camera del fratello e ghignando divertito, si appoggiò contro la stipite della porta in attesa di una risposta.
Cole sbuffò sonoramente poi voltandosi verso di lui, gli mostrò il dito medio. «Sono cazzi miei», gli rispose aggressivamente. Non voleva innervosirsi maggiormente per colpa di suo fratello quindi, Cole pensò fosse meglio uscire di casa e avviarsi verso il punto di incontro.
Cameron roteò gli occhi poi incrociò le braccia al petto ed infine abbozzò un sorriso divertito, «Sei sempre così simpatico, fratellino — emise una breve risata —. Comunque sono venuto a trovare Hulk e Archie che mi mancano tantissimo. È così brutto non poterli tenere in appartamento», mormorò con un tono di voce rattristato.
Il più piccolo dei Powell scrollò le spalle con nonchalance, «Sì, okay, ciao. Io me ne vado», borbottò lui, passando al fianco di suo fratello poi scese velocemente le scale e senza dargli il tempo di replicare, uscì di casa.
Tutto ciò che fece Cameron fu ridacchiare sommessamente mentre dall'interno della camera di Cole si sentì un cane abbaiare teneramente, suono che lo fece sorridere contento. Pochi attimi dopo comparve il piccolo Archie con in bocca una pallina, che successivamente appoggiò davanti ai piedi del ragazzo, muovendo con felicità la coda a destra e a sinistra.
«Piccolo mio, adesso giochiamo!», esclamò il ragazzo, afferrando da terra la pallina e lanciandola nuovamente all'interno della stanza del fratello.
━ ⎔ ━
Le suole delle scarpe scricchiolarono leggere quando vennero a contatto con un pezzo di strada ciottolato mentre l'aria fresca di quel pomeriggio accarezzò il volto del ragazzo dallo sguardo pensieroso.
Sapeva perfettamente di essere in anticipo, ma l'unica soluzione per non sentire suo fratello parlare era stata quella di uscire di casa e di dirigersi verso il bar davanti al quale si sarebbe dovuto incontrare con Hays. Quindi ora gli sarebbe toccato aspettare l'arrivo della ragazza, cosa che non era mai accaduta prima di quel momento.
Di solito erano le ragazze ad aspettare lui e quello lo faceva per incrementare il desiderio che quella scopata avrebbe giovato ad entrambi arrivando in ritardo.
Emise un sospiro snervato quando, una volta davanti al Green Lights, capì che era davvero arrivato prima della ragazza perché di lei non c'era alcuna traccia.
Si appoggiò al muro in legno del piccolo, ma accogliente bar, sospirando ancora una volta poi estrasse il suo cellulare dalla tasca dei jeans e scrisse un messaggio alla ragazza, giusto per sapere a che punto fosse messa.
Però una risposta non arrivò mai. Passarono dieci minuti, quindici, venti minuti, mezz'ora, un'ora, ma di Hayden nessuna traccia.
Non si era presentato all'appuntamento e per quello Cole non ci rimase male, no, si arrabbiò così tanto che con un calcio ammaccò uno dei cestini in metallo fuori dal bar e giurò a se stesso di non provare mai più a conoscere una ragazza e di tornare ad essere il solito ragazzo che se le portava semplicemente a letto.
Era furibondo con Hays perché gli aveva fatto fare una figura di merda, dello sfigato, lì ad aspettarla con impazienza mentre ragazzi e ragazze gli passavano davanti ridacchiando poiché era palese il fatto che non si sarebbe fatta vedere, che gli avesse dato buca.
Con veloci falcate e passi pesanti raggiunse casa sua e nel frattempo scrisse un messaggio ad Hays, facendogli capire che se davvero gli aveva dato buca giusto per ferirlo, be', si era sbagliato di grosso perché ora era semplicemente furioso e schifato da lui.
Cole 🍕:
Ciao Hayden, se davvero pensavi
che dandomi buca mi avresti ferito...
Be', fattelo dire: HAI SBAGLIATO DI GROSSO.
Anzi ora sono veramente tanto incazzato e schifato da te.
Era questo ciò che volevi?
Farmi vedere come ci si sente ad essere bidonati?
Ma devi sapere cara mia che le ragazze
che vengono a letto con me sono consapevoli
del fatto che io non voglio una relazione fissa, a differenza TUA.
Be', addio.
Io me ne torno con una da una botta e via!
16:08 ✔ ✔
Scritto il messaggio, entrò in casa, sbatté con violenza la porta della sua stanza poi si lasciò andare sul suo letto a peso morto, percependo una leggera fitta al cuore che gli fece stringere un pugno intorno alla stoffa della camicia azzurra. I suoi occhi azzurri e ormai non più traboccanti di rabbia, ma di stanchezza, si socchiusero leggermente e nella sua mente pensò a quanto fosse stupido ad aver dato troppo importanza a quella ragazza.
Non doveva più lasciare che fosse il suo cuore ad avere la meglio. Non doveva perché sennò avrebbe sofferto come suo padre in passato.
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