Hayden era un fascio di nervi mentre attendeva di venir chiamato dal preside, rigidamente seduto su una sedia richiudibile imbottita in segreteria.
Era la prima volta nella sua vita da liceale che rispondeva malamente ad un professore, ma proprio non ce l'aveva più fatta. Ogni giorno era un continuo subire prese in giro, umiliazioni e insulti per via del suo orientamento sessuale e i professori mai che lo avessero aiutato o almeno lo avessero guardato più attentamente per notare i vari lividi che quasi tutti i giorni comparivano sul suo corpo. Loro sapevano quello che i suoi compagni facevano eppure voltavano lo sguardo dall'altra parte e continuavano per la loro strada, facendo finta di non aver visto nulla. Li schifava.
Guizzò con lo sguardo da una parte all'altra della stanza, percependo l'ansia divorargli lo stomaco mentre nervosamente si tirava le pellicine delle dita, attendendo il suo turno.
Deglutì faticosamente, quando vide Cole entrare in segreteria col volto nero dalla rabbia; si domandò anche per quale motivo fosse lì poi arrossì violentemente, quando si sedette in modo stravaccato al suo fianco.
Hayden lo guardò con la coda dell'occhio, percependo le guance scaldarsi ancora e ancora; era così bello da fargli perdere la testa. Il ragazzo al suo fianco invece, sbadigliò rumorosamente, grattandosi poi con indifferenza una coscia fasciata da dei skinny jeans neri.
«Be', che hai da guardare? So di essere un gran figo, ma così mi sciupi, Morrison», mormorò rocamente Cole, passandosi una mano nei capelli poi dopo essere stato ripreso da una segretaria scorbutica, si mise seduto in modo composto sulla sedia e sbuffò.
Il ragazzo più basso avvampò come una fiamma, abbassando fulmineo lo sguardo sulle sue mani dalle pellicine insanguinate. Cavolo, si era proprio distrutto le mani per colpa dell'ansia. Poi mormorò «scusa» al ragazzo al suo fianco che fece subito spallucce, indifferente alle sue scuse.
«Perché sei qui? Che hai combinato, Hayden?», gli domandò il biondo, scrutando con curiosità il ragazzo al suo fianco, il quale aveva il viso purpureo e lo sguardo basso per la vergogna.
«Ho risposto male e insultato la professoressa Barnes dopo che mi ha ripreso perché avevo sbottato contro dei miei compagni che per quasi metà dell'ora non hanno fatto altro che lanciarmi pezzettini di carta umida di saliva. Tu?», mormorò lui con voce bassa poi storse il naso, ripensando a quanto fossero stati disgustosi quei bigliettini umidi che lo avevano colpito in volto.
«Oh, be', hai fatto benissimo. I professori vedono solo quello vogliono... Io invece ho detto al professor Smith di scopare un po' di più perché sono stanco di venir usato come sacco da boxe quando è frustato e lo è quasi sempre, quel bastardo», borbottò seccato il biondo, incrociando poi le braccia al petto e sospirando perché il preside era ancora occupato a parlare con chi lo sapeva solo lui e quindi sarebbe dovuto rimanere per molto in segreteria ad aspettare.
Hayden ridacchiò annuendo, «Hai proprio ragione! Ce l'ha anche con me e vuoi sapere per cosa? Perché quando aveva in classe mio fratello, lui lo ha preso in giro con i suoi amici e be', appena mi ha visto il primo giorno di scuola, mi ha subito detto che mi avrebbe messo nella sua lista nera e così è stato.»
Cole emise un grugnito di fastidio, stringendo un pugno lungo un fianco, «È proprio un figlio di pu—»
«Morrison e Powell entrate pure», il preside McAllister aprì la porta del suo ufficio e chiamò con severità i due ragazzi che trasalirono un po' spaventati dalla punizione che si sarebbero beccati da lì a poco, ma mettendosi poi subito in piedi.
Dall'interno della stanza uscì sua figlia Morgana che lo salutò con un bacio su una guancia e un «non essere troppo severo» poi se ne andò via, lasciando soli i due ragazzi con suo padre, il grande preside della Maddison Town High School.
🌸 Angolo Julis 🌸
Vi sta piacendo la storia? 💗
PS: grazie al fatto di poter scrivere col portatile di mio padre, sto riuscendo ad andare avanti con questa storia che sarà molto lunga 💪🏻
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