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L'aria primaverile di marzo accarezzò il viso di Hayden mentre i raggi solari gli scaldarono la pelle tornata al suo solito pallidume. Era sdraiato su una coperta sul tetto della scuola che aspettava l'arrivo di Cole, il quale gli aveva chiesto di vedersi lì, senza avergli spiegato il motivo di quell'improvvisa richiesta.
Oscillò a destra e a sinistra un piede a ritmo di musica che stava ascoltando con le cuffiette per distrarsi da qualsiasi tipo di pensiero fastidioso, poi afferrò dallo zaino al suo fianco una bottiglietta d'acqua e dopo aver svitato il tappo, ne bevve un lungo sorso che finalmente lo dissetò mentre si domandò come mai il suo ragazzo ci stesse mettendo tanto tempo ad arrivare.
Forse dovrei scrivergli un messaggio per sapere se è successo qualcosa... Però magari è semplicemente in ritardo perché un professore l'ha fermato per fargli qualche domanda sui voti che si sono rialzati improvvistamente, grazie al mio aiutarlo nello studio. Un sorriso sghembo e fiero di sé nacque sulle sue labbra. Cole era riuscito a recuperare tutti i voti che fino all'anno prima avevano a malapena sfiorato la sufficienza, grazie alle sue esclusive ripetizioni solo per lui.
All'improvviso la porta di ferro che dava, per l'appunto, sul letto cigolò rumorosamente, aprendosi con violenza e subito dopo vi comparve Cole, il quale aveva il fiatone e uno strano pacchettino stretto in una mano. Solo dopo aver sentito la porta sbattere contro il muro, Hayden si tolse le cuffie per lo spavento di quella botta improvvisa e quando voltò lo sguardo verso essa, il suo sguardo si illuminò all'instate e sulle sue labbra fiorì un tenero sorriso.
«Ciao amore», si tolse le cuffie dalle orecchie e sventolò una mano per aria a mo' di saluto verso il suo ragazzo che ricambiando il sorriso, si andò subito a sedere al suo fianco per poi stampargli un soffice bacio sulle labbra.
«Sai che giorno è oggi?», gli domandò Cole, carezzandogli il viso coi polpastrelli per poi strofinare il proprio viso su una sua guancia che percepì riscaldarsi a contatto con la sua pelle e quando si staccò per osservarlo in volto, notò subito le gote rosse. Vediamo se indovini, amore!
Hayden scuote il capo mentre le labbra si schiusero e il suo capo si inclinò impensierito, «No...?» è un giorno importante per noi? Qualcosa per cui dobbiamo festeggiare? Non mi ricordo, dannazione! Spero solo di non farlo rimanere male per via della mia dimenticanza.
«Oggi è un anno», spiegò nel modo più vago possibile il biondo mentre sul suo viso nacque un sorrisetto furbo e ciò mandò il moro ancora più in confusione. Un anno di cosa, esattamente?
Hayden gli pizzicò teneramente una guancia, quasi certo lo stesse prendendo per fondelli. Lo stesse testando per vedere se si ricordava le loro date importanti, come il giorno in cui si erano messi insieme, la prima che avevano fatto l'amore e la prima volta del Ti amo, ma ovviamente quelle le rimembrava alla perfezione.
«Un anno? Amore, guarda che non siamo già a giugno... Cioè, capisco la tua voglia di finire 'sto anno, ma siamo ancora a marzo», lo punzecchiò teneramente mentre l'altro si mise su un fianco e l'osservò di sbieco per poi ridacchiare sommessamente.
Cole gli morsicchiò una guancia, facendolo strillare acutamente perché non se l'era aspettato poi ci lasciò sopra una leccata che ovviamente lo fece imbarazzare talmente tanto da incominciare a sentirsi andare a fuoco il viso, «Scemo, lo so! Intendo un anno da quando siamo finiti insieme in punizione. Un anno da quando siamo diventati amici fino ad arrivare a quello che siamo ora», spiegò infine con dolcezza.
Hayden strabuzzò gli occhi mentre i battiti del suo cuore accelerarono per la dolcezza infinita del suo ragazzo. Cole voleva festeggiare un anno da quando erano diventati amici? Lui si era ricordato perfettamente quella data per poterla celebrare... Non poteva crederci. Esisteva davvero qualcuno di così dolce e buono? Se lo meritava sul serio? Meritava una persona così meravigliosa nella sua vita? Dannazione, sì e non l'avrebbe ceduto a nessun altro!
«Quindi noi stia per festeggiare un anno da quando siamo passati dall'essere semplici compagni di classe ad amici...?», gli domandò in un sussurro per una riconferma, nonostante avesse capito alla perfezione cosa stessero per festeggiare sul tetto della scuola.
«Esatto», Cole gli schioccò un bacio sulle labbra che si incurvarono subito in un sorriso affettuoso che gli mandò in estasi il cuore. Non possiamo non festeggiare questo giorno perché la nostra relazione fatta di salite e discese ripide, come montagne russe, è incominciata quel pomeriggio di un anno fa. E per me, come per Hayden ne sono certo, ha un'importante significato questo giorno, anche se non si è ricordato la data precisa.
«È una cosa dolcissima, amore mio!», esclamò il moro poi si tuffò sulle labbra squadrate e morbide del suo ragazzo e diede vita ad un dolcissimo bacio, fatto solo di scontri tra bocche e respiri caldi che graffiarono i loro visi accaldati.
Il biondo schioccò un ultimo bacio sulle labbra di Hayden poi sogghignò perfidamente, perché non vedeva l'ora di metterlo nuovamente in imbarazzo e proprio per quello diede voce ai suoi pensieri. «Ricordo ancora di quando scappasti dopo esserti eccitato a contatto col mio corpo», lo punzecchiò, strofinando il proprio naso contro una sua guancia che stava già prendendo colore oltre che calore.
Hayden agitò le mani per aria per poi portarsele davanti al viso, dove il sangue stava affluendo copioso donandogli un colorito rossastro, soprattutto sulle gote, «Aah, cancellalo dalla mente che è meglio!», strillò, sentendosi sprofondare dalla vergogna. Per lui quel giorno era solo da dimenticare e non da riportare a galla come aveva fatto Cole!
«Però se non sbaglio, solo quella volta ti eccitasti per m—», la bocca di Cole venne tappata prepotentemente dal moro, il quale gli rifilò anche un'occhiataccia che lo fece sogghignare contro il palmo di una mano per poi passarci sopra la lingua e umettargli la pelle con la sua saliva, aumentando così il suo imbarazzo, «Ho fatto ricorso a tutte le mie forze per far sì che non capitasse più quindi ora smettiamola di parlarne», replicò lui, volendo mettere una fine a quel discorso che non sarebbe dovuto uscire in ogni caso.
Una volta liberatosi dalle mani del suo ragazzo, Cole si sdraiò al suo fianco, appoggiando la testa sul suo petto dove ci depositò un soffice bacio per poi udire il suo cuore pompare più velocemente al suo gesto, «Sai... Non mi sarei mai aspettato di finire in questo modo con te, ma sono davvero felice che sia successo. Ringrazio quella punizione per avermi fatto avvicinare a te», mormorò infine un filo di voce mentre anche le sue guance presero un po' di colore, sfumando nel rosa pesca.
Hayden prese a lasciargli carezze sulla testa, giocherellando con alcune ciocche di quella zazzera bionda che gli aveva proibito di accorciare poiché stava benissimo poi gli premette le labbra sulla fronte e gli schioccò un soffice bacio, «Già... Però dimentichi quello che ho fatto e che ha quasi portato alla rottura completa della nostra amicizia», biascicò infine, sentendosi nuovamente in colpa per quanto fatto in passato. Non smetterà mai di tormentarmi, vero? Il passato tornerà sempre a rinfacciarmi il dolore che ho causato ad entrambi? Non mi lascerà mai stare...
«Sì, be', ma non è capitato quindi non pensarci più, okay? Stiamo insieme ed è solo questo quello che conta», Cole gli lasciò un altro bacio sul petto mentre sulle sue labbra fiorì un sorriso, rasserenato dalle dolci carezze dell'altro. Non penso più al passato o almeno a quel periodo quindi non farlo nemmeno tu, amore mio. Smettila di soffrire perché non hai niente da cui farti perdonare. Ti ho già perdonato e d'allora è quasi passato un anno.
«Sono tanto, ma tanto felice di averti nella mia vita, Cole», Hayden avvolse un braccio intorno alla schiena e l'altro intorno alla vita di Cole per poi stritolarlo contro di sé, tant'è che lo fece finire con tutto il suo peso sul suo corpo. Gli schioccò tanti piccolo bacini sulla fronte fin quando non l'altro non alzò il viso e fece scontrare le loro bocche in un bacio favoloso.
«Non dirlo a me... Non potrei proprio vivere senza di te, ora come ora», sussurrò il biondo con mielosità. Mielosità che aveva scoperto ed imparato a conoscere dopo essersi fidanzato con Hayden. Non aveva mai pensato potesse possedere un lato così dolce, così mieloso e a tratti diabetico, ma l'amore glielo aveva fatto uscire allo scoperto. All'inizio se n'era un po' vergognato perché non era da lui essere così, ma poi aveva imparato a conviverci e ad accettare quel lato di sé che faceva sempre illuminare e arrossire il volto del suo ragazzo.
«Ora come ora?», il moro inarcò un sopracciglio dubbioso mentre osservava di sottecchi il biondo ancora sdraiato sopra di sé.
Cole emise un ridacchio zuccheroso, «Scusa, mi correggo: non potrei mai vivere senza di te perché sei tutto ciò che ho di più bello nella mia vita.»
«Ti amo da impazzire», mormorò Hayden, accarezzandogli dolcemente il viso coi polpastrelli poi gli lasciò due baci fugaci sulle palpebre che aveva appena chiuso per godersi quelle carezze.
«Io invece sono già impazzito per te», ammise il biondo col cuore che gli martellava violentemente nella gabbia toracica e gli rimbombava con rabbia nella gola. Sono completamente impazzito per te, Hayden.
FINE.
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