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cole.powell02 spiegatemi come faccio a trattenermi dal non dargli una pacca sul culo se si mette in queste posizioni 😩 😍

[Persone taggate: @hayden_morrison]

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willymonaghan non penso proprio tu voglia solo dargli una pacca sul culo, so che ci siamo capiti 😏

kylesully_ @willymonaghan lo stavo per scrivere io lol

cole.powell02 @willymonaghan @kylesully_ siete due idioti, ma non avete tutti i torti 🤫

hayden_morrison primo: perché siamo in un luogo pubblico; secondo: perché mi fai male e terzo: perché muoio dalla vergogna. 😒 😒 😒

cole.powell02 @hayden_morrison ma amore mio, il tuo culo è così invitante 😖 è lì che mi grida di essere sculacciato 🙈

hayden_morrison nei tuoi sogni, forse 😑

cole.powell02 @hayden_morrison no, no, nella realtà! Il tuo sedere divino mi vuole 😏

hayden_morrison fjahfksaks idiota 😳 😳

alec_eeevans 🤤 🤤

calebimabeast @alec_eeevans vuoi essere sculacciato per bene, troietta??????

alec_eeevans @calebimabeast maybe 🤣 🤣

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Hayden non si sorprese quando il suo cellulare iniziò a squillare e sullo schermo comparve il nome del suo ragazzo. Era passata meno di mezz'ora da quando si erano scambiati l'ultimo bacio, prima che Cole salisse sull'autobus che lo avrebbe portato sino ad una fermata a pochi metri da casa sua, eppure sentivano già uno la mancanza dell'altro. Erano dipendenti uno dall'altro. Hayden era una potentissima droga per Cole. E Cole era l'eroina preferita di Hayden.

Rispose alla chiamata dopo appena uno squillo e lo fece con un enorme sorriso sulle labbra. ‹Ciao amore mio, sei arrivato a casa?›, gli domandò, nonostante conoscesse già la risposta. Cole lo chiamava tutte le volte: appena entrava in camera sua, faceva subito partire una chiamata, sia per avvisarlo che per sentire la sua voce.

‹Sano e salvo nella mia stanza che sente la tua mancanza, come il sottoscritto›, si tolse una scarpa usando la punta dell'altro piede contro il tallone e viceversa poi si lasciò andare sul suo letto che profumava ancora di Hayden e per quello, conficcò il viso nel cuscino e inspirò a pieni polmoni quella dolce fragranza impregnata nella federa, ‹Tu ti stai cambiando?›, gli domandò infine. Quella sera il suo ragazzo sarebbe andato a cena con suo padre e sapeva quanto fosse nervoso per quello, ma si era rifiutarlo di accompagnarlo poiché era una questione tra padre e figlio e lui sarebbe stato solo d'intralciò. Lo avrebbe conosciuto meglio in un altro momento.

Il moro abbozzò un sorriso addolcito mentre si infilava i jeans saltellando sul posto e tenendo il cellulare intrappolato tra la sua spalla e l'orecchio destro, ‹Anche tu mi manchi già. Comunque sì, mi sto infilando i jeans e sai? Non mi era mancata la sensazione della stoffa sulla mia pelle che mi stritola le cosce... Preferisco l'estate e i miei magnifici shorts›, infine emise un sospiro di sollievo dopo essere entrato negli skinny jeans, ma proprio tanto skinny.

‹Quei meravigliosi shorts che fasciavano alla perfezione il tuo fondoschiena divino›, commentò il biondo maliziosamente e anche se Hayden non poteva vederlo, sapeva che sul suo viso era comparso un sorriso provocante e uno sguardo sognante perché lo conosceva troppo bene. Ogni volta che aveva indossato quei pantaloncini, il suo ragazzo gli aveva analizzato per bene il sedere e poi come un rito, gli aveva tirato una pacca sulle natiche gli lo avevano fatto imbarazzare.

Le guance di Hayden, ovviamente, presero subito colore, ma se lo sarebbe dovuto aspettare da Cole se faceva riferimenti ai suoi shorts, dato che gli aveva più volte ripetuto che li adorava su di lui. ‹Sei uno scemo!›, sbraitò in imbarazzo, anche se gli piaceva l'effetto che aveva sul suo ragazzo, poi appoggiò il cellulare sul letto, mise il vivavoce e solo dopo incominciò a cercare una maglietta o felpa da indossare.

‹Amore, ti prego non mi dire che la mia felpa rossa con le righe bianche è rimasta da te...›, biascicò, sentendo l'ansia ricomparire nel suo stomaco già tormentato dal nervoso per la cena di quella sera poi emise un sospiro fiacco poiché non aveva idea di cosa mettersi. L'unica felpa "sobria" era quella indicata a Cole e che era quasi certo fosse da lui quindi, ovviamente, non poteva indossarla. E se usasse una felpa del suo ragazzo? Gliene aveva rubate alcune in passato...

‹Quella con il 'ventuno' stampato sopra? È qui. Ti serve?›, Cole stava aspettando solo una risposta positiva da parte di Hayden, prima di salire in macchina di suo padre e portargli la felpa che voleva. Sapeva quanto tenesse a quella cena con suo padre quindi, anche lui, voleva che tutto fosse perfetto, filasse liscio e se per fare andare le cose per il verso giusto, serviva quella felpa, lui non si sarebbe fatto scrupoli a portargliela.

Hayden emise un grido pieno d'ansia, passandosi le mani nei capelli per poi spettinarli per il nervoso e infine buttò per aria i suoi vestiti, ‹Sì, è quella, dannazione!›, esclamò.

‹Arrivo piccolo mio. Te la porto subito!›, annunciò il biondo e l'altro ragazzo sentì i suoi passi pesanti scendere velocemente le scale e subito il suo cuore si riempì di gratitudine. Il suo ragazzo era davvero meraviglioso. Stava davvero per portargli una felpa solo perché sapeva quanto tenesse all'incontro con suo padre. Lo amava. Lo amava dannatamente tanto.

‹Grazie amore mio, sei meraviglioso!›, esclamò Hayden, sentendo le lacrime pungergli agli angoli degli occhi per la gioia.

Cole piegò la felpa del suo ragazzo con cura, mettendola dentro ad un sacchetto di plastica trovata in cucina poi avvisò con un misero bigliettino suo padre che sarebbe uscito per andare un attimo da Hayden e infine acciuffò le chiavi della macchina, ‹Adesso parto. Ci vediamo tra un attimo, okay?›

‹Ti amo e grazie davvero!›, singhiozzò il moro mentre ripiegava i vestiti che aveva buttato per aria sennò Sebastian lo avrebbe ucciso, dato che nella sua stanza sembrava essere passato un uragano, o meglio nel suo armadio.

‹Ti amo anche io, Hays.›

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