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Cole gli lasciò una scia di baci dalle labbra gonfie e rosse fino a fermarsi al collo, dove incominciò a lambire minuziosamente con la lingua un lembo di pelle che successivamente intrappolò tra i denti e tirò un po' verso di sé, facendolo gemere con voce roca.

Hayden buttò la testa all'indietro, sfiorando appena la fronte con la testiera fredda del letto poi affondò le mani nei capelli morbidi e un po' sudaticci del suo ragazzo e gli strattonò alcune ciocche, cercando di staccarlo dal suo collo che stava martoriando coi denti.

«N-non lasciarmi segni», ansimò lui, riportando il viso di Cole vicino al suo per poi fiondarsi nuovamente sulle sue labbra, assaporandole sin da subito con la sua lingua umida e strappandogli così un gemito di piacere. Meglio se mi baci, non voglio dover spiegare a tua madre il perché di tutte quelle chiazze scure sul mio collo, anche se penso sarà facile per lei capire, del resto era stata giovane anche lei.

Il biondo si staccò di pochi millimetri dal viso di Hayden poi fece scontrare ancora una volta le loro lingue, ma prima ancora che le loro labbra si toccassero in quel bacio così irruente. Il moro gli allacciò entrambe le braccia al collo e lo tirò ancora più vicino alla sua bocca poi inclinò il capo per approfondire il bacio mentre Cole andò a toccargli la gola con la lingua, sfiorandogli di tanto in tanto il palato. Avrebbe continuato in quel modo fino a quando ad entrambi non sarebbe mancato completamente il fiato e solo a quel punto si sarebbero staccati.

Hayden gli allacciò le proprie gambe intorno alla schiena e i loro bacini si scontrarono, donando ad entrambi delle fortissime scariche di piacere mentre le loro eccitazioni divennero sempre più evidenti e desiderose di essere placate.

Entrambi erano più che coscienti di quello che sarebbe avvenuto tra non molto in quella camera e la fortuna sembrò girare a loro favore poiché le varie stanze erano distanti una dall'altra e insonorizzate, a detta di Susan dopo che gliel'aveva mostrata quella mattina, quindi Cole non vedeva l'ora di sentire il suo ragazzo gemere a gran voce, anche se sapeva avrebbe fatto fatica a strappargliene uno più acuto dei precedenti.

La maglia del moro venne sollevata senza problemi da Cole che dopo avergliela passata oltre la testa e avergli schioccato un bacio a stampo, la buttò da qualche parte nella stanza. Le guance di Hayden presero subito colore, ma ciò non lo fermò da sfilare al suo ragazzo la maglietta bianca e farla finire nello stesso modo della sua, ovvero sparì da qualche parte ma non seppe esattamente dove.

Il biondo ghignò maliziosamente, mordendogli un lembo di pelle vicino al capezzolo sinistro, strappandogli un mezzo urlo acuto che andò a tappare con una mano davanti alla bocca mentre buttava nuovamente il capo all'indietro per il piacere. Ora stava letteralmente morendo dalla vergogna. Nonostante fosse consapevole dell'insonorizzazione della camera, non riusciva proprio a lasciarsi andare in gemiti acuti o forti ansiti che gli avrebbero strappato via quel poco di dignità rimasta.

«Io,» gli morse un altro pezzo di pelle calda del petto e gemette di piacere, «voglio,» leccò la parte martoriata dai suoi denti, strappandogli un altro ansito, «sentirti urlare», infine gli succhiò con forza quella parte mentre con le mani andò a sbottonargli gli shorts di jeans.

Li sfilò velocemente, aiutato da Hayden stesso che aveva arcuato la schiena, alzando di poco il sedere per farli passare senza fatica poi tornò a sdraiarsi con tutto il corpo sul letto mentre lui finì di spogliarsi, levandosi anche i boxer e ciò fece arrossire il suo ragazzo. Arrossisci proprio per tutto, vero piccolo mio? Amo quelle guance sempre rosse.

«Non urler—», non fece in tempo a finire la frase che Cole, dopo avergli sfilato anche i boxer e fatto girare su un fianco senza un motivo preciso, gli schiaffò una sberla sul sedere che gli strappò un acuto urlo e successivamente un «vaffanculo» che lo fece scoppiare a ridere.

«Ti ho già fatto urlare, visto?», il biondo gli mostrò un altro ghigno soddisfatto poi si tuffò sul suo petto e incominciò a tracciare una scia di baci umidi e pieni di saliva che gli mozzò totalmente il fiato in gola, sino ad arrivare sul basso ventre, dove gli lasciò una leccatina veloce che gli strappò un altro ansito di piacere.

Hayden amava quando Cole gli donava quel tipo di attenzioni che prima di lui non aveva mai ricevuto in vita sua, ma si vergognava troppo quando gli chiedeva di alzare la voce perché voleva che fosse una cosa loro e lo era, solo che non voleva farsi sentire anche da tutto il vicinato oltre che da lui.

«Idiota», biascicò con affanno mentre il suo petto umido di baci si alzava ed abbassava velocemente in cerca d'aria.

Cole andò col viso sempre più in basso e quando Hayden percepì la sua bocca umida avvolgerlo, gemette ad alta voce, non riuscendo a contenere il suo piacere mentre con una mano andò ad arpionargli i capelli che strattonò con forza dopo che la sua lingua lo ebbe leccato in un punto che gli donò una miriade di scariche in tutto il corpo.

Era tutto così intenso che ogni volta che Cole gli donava quel tipo di attenzioni, lui rimaneva sempre senza fiato e col corpo stravolto da una tale potenza che riusciva a prosciugarlo di qualsiasi forza. L'intensità e la eccitazione che lo travolse in quell'esatto momento si riversò tutta sul basso ventre, ritrovandosi senza più un briciolo d'ossigeno nei polmoni e per quello annaspò in cerca d'aria mentre Cole si alzò dal suo corpo per andare a prendere ciò che serviva nel cassetto del comodino.

«Sei pronto per urlare?», gli domandò dopo essere tornato con un preservativo in una mano e un sorriso soddisfatto sulle labbra rosse per poi sdraiarsi sul suo corpo accaldato e umido. Hayden, come risposta, riuscì solamente a fargli il gestaccio e ciò lo fece ridacchiare, mentre faceva profondi respiri per riprendere fiato. No, che non sono pronto, ma sono certo che non riuscirò a contenermi, dannazione! Dannato lui e la sua innata bravura a letto!

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