157 👗

Lucas osservò mortificato il ragazzo del suo fratellastro dopo che quest'ultimo gli ebbe scaraventato addosso tutta la rabbia repressa che non era riuscito a buttar fuori durante il litigio con un suo amico che ci aveva provato con Hayden, non appena era tornati a casa del loro giro e si erano presentati per buona educazione a tutto il gruppetto che avevano incontrato in salotto.

«Mi dispiace davvero Cole. Non so cosa dire. Non so cosa sia preso a Michael... Stava sicuramente scherzando perché non è assolutamente e gay e poi non ci proverebbe sul serio con uno più piccolo di lui di ben otto anni!», provò a spiegare nuovamente, ma Cole lo fece tacere col suo schiocco della sua lingua contro al palato con fare infastidito. Lucas deglutì a fatica, sentendosi veramente mortificato nei confronti di Hayden perché non avrebbe mai pensato che un suo amico potesse fare una cosa del genere, persino dopo avergli parlato e spiegato che con Cole non andava proprio d'accordo.

Che fosse o non fosse stato gay, quello le mani addosso ad Hayden aveva comunque cercato di mettergliele e se non fosse intervenuto, chissà cos'avrebbe cercato di fargli. Erano quelli i pensieri che continuava a ronzare nella mente del giovane Powell e che incrementarono la sua furente rabbia nei confronti di quel Michael.

«Cole, amore, ti prego, basta. Lucas si è già scusato innumerevoli volte e anche quel Michael quindi non pensarci più. Non roviniamoci la vacanza per questo», Hayden avvolse le sue braccia intorno al bicipite di Cole, abbracciandolo per poi conficcargli i polpastrelli nella pelle per quanto fosse nervoso in quel momento. Desiderò arduamente che smettesse di agitarsi e di rodersi il fegato per quella cosa perché lui c'aveva già messo su una pietra. Quel ragazzo si era sbagliato e aveva chiesto scusa, questione chiusa. Almeno per lui. Perché Cole proprio non riusciva a digerirla.

Il biondo espirò e inspirò profondamente, percependo le labbra umide e tremolanti per l'ansia di Hayden appoggiarsi sulla sua spalla in un piccolo bacio che riuscì a sciogliergli i nervi tesi e fargli scemare la rabbia. Non voleva farlo preoccupare maggiormente e quel leggero tremolio che aveva percepito sulle sue labbra lo avevano fatto sentire uno stupido perché lo aveva, sicuramente, spaventato, ma quando aveva visto quel tipo prendergli il viso tra l'indice e il medio e avvicinarlo al suo per provare a baciarlo, non ci aveva più visto e un pugno era sfuggito dal suo controllo. La verità però era un'altra. Avrebbe voluto massacrarlo di botte per aver osato toccare il suo ragazzo, ma quello era meglio se lo teneva per lui.

«Va bene, ma quel tipo non deve più avvicinarsi ad Hays per tutta la durata della nostra vacanza qui», minacciò Lucas con lo sguardo, il quale dopo aver deglutito a fatica, annuì in modo da fargli capire che aveva compreso sia la sua minaccia verbale che non. Se quello si presenta e osa toccare Hayden, lo ammazzo di botte.

Dopo quella colossale litigata, Susan chiamò tutti a rapporto poiché la cena era finalmente pronta. Hayden sperò che la donna non avesse sentito tutte quelle grida perché non aveva voglia di spiegare cosa fosse successo quel pomeriggio per far scaturire quella discussione accesa tra i suoi figli, anche se era quasi sicuro non avesse udito nulla poiché la villa era talmente enorme che le camere da letto erano dalla parte opposta alla cucina e al salotto.

Il primo a scendere al piano inferiore fu Lucas che si beccò una pacca di consolazione sulla spalla da Cameron che abbozzando un sorriso, gli disse: «Non farci caso, è la gelosia dei Powell. È una nostra maledizione, purtroppo» che gli strappò una risata e lo rasserenò almeno un pochino.

Elizabeth, d'altro canto non aveva gradito per niente quello che il suo amico aveva fatto e per quello gli disse di riferire a Michael che se provava ad infastidire nuovamente Hayden, ci avrebbe pensato lei a farlo fuori con una mazza di ferro. Lucas si sforzò di sorridere, anche se dentro di sé continuava a sentirsi in colpa per non essere intervenuto prima dell'arrivo di Cole perché adesso il suo fratellastro lo detestava ancora di più.

Una volta che furono tutti seduti a tavola, Susan notò all'istante la tensione che si era creata tra Lucas e Cole, ma non si azzardò a chiedere per paura di creare altre crepe nel suo rapporto con quest'ultimo, con suo figlio, anche se avrebbe voluto tanto sapere cosa li stesse tormentando.

Hayden lasciò una carezza sul braccio del suo ragazzo e un fugace bacio su una guancia e subito il suo viso sembrò rilassarsi e la sua voglia di far conversazione ritornò poiché domandò a Bryce se l'indomani mattina avesse potuto accompagnarli a fare un giro in centro. Il moro sentì subito gli angoli della bocca tendersi verso l'alto in un sorriso mentre la sua mano andò a cercare quella di Cole e quando l'ebbe trovata, fece intrecciare le loro dita sulla sua coscia. Era bello sapere di essere in grado con una semplice carezza o un bacio di cambiare l'umore al suo ragazzo perché non aveva assolutamente voglia di vederlo col broncio sino alla fine della loro vacanza, anche se era meglio se fosse sempre sorridente e felice piuttosto che il contrario.

Bryce sembrò molto sorpreso della domanda di Cole, ma poi dopo essersi scambiato un'occhiata d'intesa e un sorriso con sua moglie che stava servendo la cena, accettò la sua richiesta, «Ma certo. Mi farebbe molto piacere.»

«Potrei accompagnarvi io se per voi non è un problema», si offrì Lucas, sperando in una risposta positiva perché voleva assolutamente sistemare le cose con suo fratello. Non voleva farsi odiare da lui perché tutto quello che desiderava era avere un bel rapporto anche con lui, oltre che con Cameron.

Hayden esclamò subito che sarebbe stato bellissimo se per il giro in città si fossero aggregati anche Lucas e Dean, facendo entusiasmare quest'ultimo che gridò di voler assolutamente uscire con loro. Cole udendo ciò emise uno sbuffo adirato, passandosi una mano davanti agli occhi per nascondere la sua espressione seccata. Bryce era un conto perché quasi sicuramente gli avrebbe accompagnati dove volevano e poi se ne sarebbe andato per i fatti suoi, ma con Lucas che sopportava a malapena e Dean era diverso poiché gli avrebbero seguiti ovunque, togliendogli la possibilità di restare da soli e lui non aveva voglia di rovinarsi la mattinata in quel modo.

«Non penso che il tuo ragazzo sia della tua stessa idea», Lucas indicò Cole mangiarsi le mani dal nervoso all'idea del loro appuntamento rovinato da lui e il suo fratellino, ma, come prima, bastò un bacio da parte di Hayden per fargli tornare il sorriso.

Cole si morse l'interno guancia poi scambiandosi un'occhiata con il suo ragazzo che gli mostrò un dolce sorriso, arricciando teneramente il naso, emise un sospiro snervato, «A patto che tu e Dean ci lasciate i nostri spazi!», borbottò lui, osservando come il viso di sua madre si fosse illuminato all'improvviso alla sua risposta di uscire anche con loro due.

Si vedeva proprio che desiderava che i suoi figli andassero tutti d'accordo, anche se per Cole risultava ancora abbastanza difficile. Era tutto così nuovo per lui che non sapeva bene dove battere la testa e poi Lucas proprio non lo sopportata. Su Dean invece si era ricreduto poiché era molto affettuoso ed educato.

Lucas sorrise raggiante, «Ma certo! Avrete tutti gli spazzi che vorrete.»

Bene, e speriamo che sia davvero così, pensò Cole ricambiando a fatica il sorriso per poi appoggiare il capo sulla spalla di Hayden che prese a giocare con la mano libera coi suoi capelli e subito si rilassò sotto al suo tocco gentile. Mi basta veramente averlo accanto per stare meglio. Hayden è un toccasana per me e per il mio cuore ancora tormentato all'idea di tutta quella situazione con mia madre e la sua famiglia. Ti amo, piccolo mio. Sempre.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top