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Il sole scaldava le loro pelli con i suoi raggi roventi mentre l'acqua fresca in cui erano immersi, dal primo pomeriggio nella piscina a casa di Cole, donava loro una sensazione rinfrescante in tutto il corpo. Un contrasto molto piacevole, considerando quanto facesse caldo in quel giorno di inizio estate.
Hayden mosse appena le braccia e una minuscola onda si infranse contro il corpo del suo ragazzo che se ne stava di fronte a lui con gli occhiali da sole ben saldi sul naso e lo sguardo, nascosto dalle lenti scure, puntato sul suo viso arrossato dal sole.
«Certo che oggi fa proprio caldo», si lamentò il moro, sventolandosi una mano davanti al viso accaldato per farsi un po' d'aria poi sprofondò in acqua, lasciando fuori solo metà del volto, col naso che sfiorava appena la superficie cristallina della piscina.
Il biondo si passò una mano nei capelli, bagnandone alcune ciocche che si appiattirono sulla sua testa e arricciò le labbra, dove aver percepito la pelle delle spalle bruciare e tendersi fastidiosamente, non potendone più di tutti quei raggi puntati addosso. Sono proprio un cretino! La crema solare, forse, avrei dovuto mettermela dato che ora sembro quasi una aragosta che sta bollendo in pentola.
«Hai ragione», sbuffò seccato poi andò sott'acqua con ancora gli occhiali da sole sul naso e finalmente si diede una refrigerata il corpo bruciacchiato dal sole, sentendosi subito molto meglio. Riemerse, dopo qualche secondo, a pochi millimetri dal corpo del suo ragazzo che ritrovandoselo così vicino — senza più occhiali da sole, ora sul fondo della piscina —, tese subito le labbra verso l'alto in un sorriso malizioso.
Hayden avvolse le gambe intorno ai fianchi di Cole, il quale portò le mani ai suoi glutei per sorreggerlo e le braccia al collo per avvicinarlo col petto a sé poi fece combaciare le loro bocche sott'acqua. L'acqua gli entrò subito su per il naso e per poco non soffocò, dovendosi a tutti i costi staccare dalla bocca del suo ragazzo che sentendolo e vedendolo tossicchiare, scoppiò in una risata.
«Hai bevuto un po', eh amore?», domandò il biondo retoricamente, sghignazzando divertito mentre continuava a sorreggere il suo ragazzo che appoggiando la fronte contro la sua e inspirando e espirando profondamente per cercare di placare la tosse, annuì, «Più che bevuto, l'acqua ha voluto farsi un giro su per le mie narici», borbottò infine.
Cole rise ancora, sfiorando con le proprie labbra quelle dell'altro poi, desideroso di assaporarle ancora, si attaccò ad esse, infilandogli sin da subito la lingua nella bocca. Il moro si aggrappò con più forza alle sue spalle, stringendo con fermezza le gambe intorno alla sua vita e mugugnando per la sorpresa nella sua bocca poi ricambiò all'istante il bacio, voglioso di giocare con la lingua del suo ragazzo che a quanto pare stava pensando alla stessa cosa poiché incominciò a muoverla contro la sua. Lo scontro tra i loro bacini fece sospirare entrambi di piacere.
Hayden si intrecciò nelle dita alcune ciocche di capelli del biondo per poi strattonargli debolmente la testa, facendolo mugugnare dal piacere nella sua bocca. Usufruendo di quel attimo di distrazione da parte del suo ragazzo, gli intrappolò il labbro inferiore tra i denti per poi succhiarlo con veemenza, percependo le mani dell'altro muoversi lentamente sul suo corpo accaldato, nonostante si trovassero immersi in acqua. Cole affondò le proprie dita nelle cosce del biondo che ansimò di piacere contro la sua bocca poi gli tracciò una scia di carezze lungo la spina dorsale, sentendolo rabbrividire sotto al suo tocco.
In quel momento non esisteva nient'altro che loro due. Il sole rovente, l'acqua che li stava abbracciando e i pensieri. Tutto ciò era stato completamente eclissato dalla passione travolgente che quel bacio aveva causato in loro e nei loro corpi bollenti e eccitati. C'erano solo le loro labbra che si prendevano, si mordevano alla continua ricerca delle proprie compagne e delle lingue gemelle.
«Cole...», ansimò ancora il moro, buttando la testa all'indietro con la bocca semi aperta in cerca d'aria fresca e fremendo sotto al tocco aggressivo delle mani di Cole che si erano aggrappate con vigore ai suoi glutei, «Voglio fare l'amore con te», ammise infine, desiderando con tutto il suo cuore di fare l'amore con lui.
Voleva diventare una cosa sola con Cole. Lo desiderava con ogni fibra del suo essere, del suo corpo voglioso di sentire su di sé e dentro di sé quello del suo ragazzo.
Il biondo lo trasse a sé e Hayden strinse con più energia le gambe sulla sua schiena, facendo scontrare nuovamente i loro bacini e ansimare pesantemente per il piacere. Le loro lingue si scontrarono prima ancora che le loro labbra turgide potessero toccarsi e una goccia di saliva colò giù dal mento del moro, il quale ansimò nuovamente nella bocca dell'altro. Hayden spostando le sue mani dietro al collo del suo ragazzo, lo tirò verso la sua bocca, inclinando il capo per approfondire al meglio il bacio. Cole giocò con le loro lingue fin quando il fiato non divenne affannoso e dovettero staccarsi.
«Sono serio, Cole,» annaspò in cerca d'aria il moro, «voglio fare l'amore con te. Sento che è giusto così perché sei l'unico con cui vorrei mai farlo», quelle parole uscirono con così tanta sicurezza dalle sue labbra che il ragazzo stesso si meravigliò di sé, ma voleva fargli capire quanto lo desiderasse davvero. Cole era l'unico ragazzo con cui avrebbe mai voluto fare l'amore perché lo amava con tutto se stesso e voleva che fosse lui il primo e anche l'unico.
Cole aveva il cuore che gli batteva violentemente nel petto e risuonava nelle orecchie come un grido misto tra paura e gioia perché l'idea di fare l'amore con Hayden lo riempiva di felicità, ma lo spaventava anche poiché non sapeva bene come muoversi, dato che non era mai stato con un ragazzo prima d'ora, «Ne sei davvero sicuro, piccolo mio?», glielo chiese in un sussurro, accarezzandogli gli zigomi arrossati con i pollici.
«Sì, sicurissimo, ma sono chiaramente nervoso perché è pur sempre la mia prima volta», ammise il moro, sciogliendosi sotto alle carezze gentili del suo ragazzo che dopo aver udito la sua risposta, lo aveva tratto a sé e lo aveva stretto tra le sue braccia sino a far scontrare dolcemente i loro petti e le loro fronti, «Anche io voglio fare l'amore con te, ma non adesso... Non voglio farlo in una piscina e né tantomeno con mio padre a casa», ridacchiò infine con le guance arrossate.
Hayden sbuffò una mezza risata mentre il suo viso prendeva, letteralmente, fuoco poi annuì, sfiorando di proposito il naso del suo ragazzo che abbozzò un radioso sorriso, «Hai ragione e grazie.»
«Grazie? Per cosa, amore mio?», Cole gli baciò la punta del naso poi passò a lasciargli un bacio su uno zigomo, successivamente scese verso il basso sino a sfiorargli le labbra con le proprie. Le baciò. Un piccolo bacio fugace che fece comunque sorridere l'altro. Ti amo Hayden. Ti amo da morire.
«Grazie di tutto. Di essere così gentile con me. Di essere un ragazzo dannatamente perfetto e amorevole e perché tieni a me, dimostrandomelo tutti i giorni», il moro conficcò il viso nell'incavo del collo del biondo, imbarazzato per poi prendergli tra i denti un lembo di pelle e mordicchiarlo, cosa che lo fece gemere rocamente, «Ti amo Cole», mormorò infine, sentendo il cuore pompargli direttamente in gola, in preda all'ansia. L'ho detto! Gliel'ho finalmente detto!
Anche il cuore del biondo prese a pompargli con violenza nel petto, percependo la bocca dello stomaco comprimersi e le budella attorcigliarsi al solo udire nuovamente quelle poche lettere che per lui avevano un'enorme importanza. Me lo ha detto di nuovo! Hayden, amore mio, ti amo tanto anche io.
«Ti amo anche io, tantissimo», mormorò lui, lasciandogli poi un bacio tra i capelli zuppi d'acqua e stringendolo con più energia al suo petto, come a non volerlo più lasciare andare via e in parte era così. Sentì il fiato caldo di Hayden sfiorargli la pelle del collo e le sue mani aggrapparsi alle sue spalle con forza e subito dei brividi di beatitudine gli percorsero la schiena.
Desiderava con tutto il suo cuore che Hayden gli restasse sempre accanto perché solo quando erano insieme, riusciva davvero ad essere felice, ma ovviamente non poteva obbligarlo a stare con lui per tutto il tempo, anche se lo vorrebbe tanto.
«Restami sempre accanto e non lasciarmi mai andare», Cole, senza rendersene conto diede voce ai suoi pensieri e quando percepì l'altro sussultare contro il suo petto e tra le sue braccia, capì di non averlo solo pensato e per quello avvampò, totalmente travolto dall'imbarazzo. Cazzo, ora penserà che sono troppo appiccicoso! Complimenti Cole!
«Non ti lascerò mai andare e ti resterò accanto per tutto il tempo che vorrai perché ti amo e non voglio nessun altro a parte te nella mia vita», farfugliò Hayden, pure lui molto imbarazzato, ma gongolante poiché il suo ragazzo voleva le sue stesse cose: stare insieme per sempre e, poi gli aveva detto che lo amava, dannazione! Come non poteva sentirsi al settimo cielo?
Il biondo emise un ridacchiò di sollievo. Hayden mi resterà accanto per tutta la vita, non è come mia madre che ha abbandonato mio padre per un altro uomo, pensò felicemente. Poi prendendogli il viso tra le mani messe a conca, lo baciò e un'immensa emozione travolse entrambi, facendoli rabbrividire uno nelle braccia dell'altro.
Vorrei che questo momento non finisse mai, pensarono insieme i due ragazzi, dando vita ad un nuovo bacio romantico che ben presto venne sostituito dall'eccitazione. Le loro lingue si scontrano, si avvolsero calde e vogliose mentre le mani vagarono uno sul corpo dell'altro in cerca di più contatto possibile. Tempo, per favore, fermati e lasciaci vivere questo momento in tranquillità.
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