Kenton è proprio di fronte a me. Vedo che sta battendo la punta del piede a terra da parecchio a causa dell'agitazione. Posso anche capirlo, come dice lui, ci si sposa solamente una volta. Mi avvicino e tento di lasciare indietro Archie, non voglio che qualcuno sappia che siamo venuti insieme per il momento.

«Oh, Angel, per fortuna sei arrivata» dice, senza neanche salutarmi. Mi salta addosso, mi stringe forte in un abbraccio. Evidentemente ne ha bisogno e lo stringo forte. Mi prende per mano e mi guarda con occhi tremanti. «Sono un po' agitato, si nota?»

«Ehm...» balbetto. Non so se dirgli la verità o una bugia. Se gli rispondo di sì, diventa ansioso ancora di più. Se gli dico di no, comincia ad agitarsi perché non si sente agitato per il giorno del suo matrimonio. In entrambi i casi comunque gli metterei ancora più agitazione.

«Ok, ho capito, si vede lontano un miglio. Ormai conosco il tuo sguardo, non riesco a non capire ciò che pensi...» si dice da solo. «Verrà Jenn, vero? Non mi molla qua all'altare?»

«Certo che verrà, non è da lei non presentarsi.»

«Ciao, Kenton» Archie dietro di me entra in scena. «Ti sta bene il completo, semplice ma elegante.» Strano, oggi è veramente in vena di complimenti. Poi torna a fare il giro della chiesa e mi lascia da sola con Kenton un paio di minuti. «Angel, posso chiederti una cosa?» Annuisco. «Sei venuta con Archie?»

Cosa rispondo? Sicuramente entrambe le risposte non sarebbe né giuste né sbagliate...

«Guarda che non ci trovo nulla di male se vieni qua con lui. Vorrei solo che stessi attenta, non farti annebbiare la vista, per favore.» Sorrido un po' in imbarazzo, ma la nostra conversazione finisce subito perché tutti gli invitati vedono la macchina della sposa arrivare. «Eccola... Voglio scappare...»

Gli tiro uno schiaffo sulla spalla. «Non ci pensare nemmeno! Oggi ti sposerai!»

Quando Jennifer scende dalla macchina, Kenton ha letteralmente la bava alla bocca. La sua futura moglie è di uno spettacolo incredibile. Ha un abito bianco, lungo, ricamato con il pizzo sul busto. Ci sono dei piccoli fiorellini bianchi attaccati anche sullo strascico della gonna a dare un tocco di semplicità e dolcezza.

Vedo Kenton al mio fianco deglutire e gli dico due parole di incoraggiamento. Poi mi sposto, così i fotografi possono fare il loro lavoro senza che io sia sempre in mezzo.

La parte che mi è piaciuta di più di questa cerimonia è stata il finale: i testimoni hanno ben deciso di non usare il riso, ma le bolle di sapone. Infatti, tutti aspettano che escano con le bolle di sapone dei bambini in mano.

Gli sposi fanno la loro uscita mano nella mano, alzando le braccia, e fanno ridere le loro facce quando uno sciame di bolle di sapone si impadronisce del cielo.

Nel frattempo il mio sguardo incrocia quello di Archie, dall'altra parte della fila. Non toglie mai lo sguardo dal mio corpo. Mi osserva così profondamente che i suoi occhi potrebbero tranquillamente perforarmi la gabbia toracica.

Il suo sguardo è affilato e rovente, quasi da far capire i nostri sentimenti.