L'ora di cena arriva molto velocemente, d'altronde quando ci si diverte il tempo passa molto più velocemente. Giusto?

Ci sediamo tutti e tre a tavola. Archie a capotavola, Lilly alla sua sinistra e io alla sua sinistra. Archie non aveva per niente voglia di accendere i fornelli, così ha ordinato delle pizze. Quella di Lilly è rigorosamente con i würstel, la mia con le melanzane e quella di Archie con il salamino piccante. Dopo averle gustate fetta per fetta, Lilly insiste per un gelato.

«No, Lilly, niente gelato d'inverno. L'ultima volta sei stata male, te lo ricordi?»

Lilly inizia a fare un po' i capricci e per far arrabbiare Archie propongo qualcosa io. «E se facessi dei pancake con panna e fragole?»

«Sì.» Archie risponde subito sia per lui che per la figlia.

Mi ci vuole un attimo per ricordarmi le dosi dell'impasto. Poi inizio a cuocerli, promettendo ad Archie che gli avrei pulito anche la cucina. Compongo i tre piatti e poi glieli porto a tavola improvvisandomi anche cameriera.

«Papà, li fai anche tu a colazione?»

Archie mi guarda. Mi fissa dritto negli occhi come se volesse sapere qualcosa di nascosto dentro di me. Poi apre bocca e il mio cuore inizia a fare qualche giravolta. «Se Angel è così gentile da passarci la ricetta...» Faccio cenno di sì con la testa. «Però ora è il momento di andare a nanna, piccolina.»

La prende in braccio. «Di già? Non possiamo stare ancora un po' con Angel?»

«Se ti addormenti subito magari la trovi anche domani mattina, ma solo se fai la brava.»

É per caso un invito implicito a rimanere a dormire a casa sua?