24 🌻
«Tu, Angel.»
Il suo commento mi toglie il fiato.
Un piccolo barlume si accende negli occhi di Archie. Oserei dire che tutte le stelle che ci sono in cielo sono finite riflesse nelle sue iridi. «Ti luccicano gli occhi» sussurro con voce roca.
Archie nel frattempo mi accarezza la guancia. Il suo tocco risulta così infernale da farmi venire la pelle d'oca in punti immaginabili del mio corpo. Socchiudo leggermente la bocca per provare a incanalare un po' più d'aria ma con scarsi risultati. La sua mano passa poi al mio orecchio. Segue ogni mio millimetro della mia faccia.
Percepisco le viscere tremare. Un tremore doloroso parte dalle arterie e si propaga in tutto il corpo.
Capisco di essere in un punto in cui o mi butto o me la do a gambe levate.
Inizialmente sento il bisogno morboso di fuggire da lui, dal suo sguardo che è capace di annebbiarmi il cuore, dal suo tocco che provoca incendi.
«C'è una bellissima luna piena, magari si riflette dentro» risponde con il mio stesso tono di voce.
Le sue braccia mi stringono ancora più forte a lui. La tensione ancora più ravvicinata del suo corpo mi ghiaccia completamente.
Angel, è il momento di dire altro, mi incoraggio.
Penso a tutto quello che ho passato negli anni precedenti. Sono dovuta scappare. Sono dovuta sopravvivere. Ho cambiato paese. Ho lasciato tutta la mia vita precedente. Non posso provare un minimo di sentimenti per Archie. Non me lo posso permettere. Non posso illuderlo, non si potrà mai innamorare di me. Nemmeno io mi innamorerei di me. Non sono per niente una persona facile: preferisco il mare mosso a quello calmo, cerco confusione che al tempo stesso sia anche ordine. Potrebbe non reggere il passo della mia mente quando torna al passato.
Devo darci un taglio netto.
Ora.
«Archie, quello che stiamo facendo è sbagliato. Non possiamo...» tento.
«E cosa stiamo facendo? Stiamo facendo un bagno in un lago come semplicissimi amici» mi fa notare, facendo finta di non capire a cosa mi riferisco.
«Gli occhi parlano, non puoi mentire...» Punto gli occhi nelle sue iridi e capisco tutto ciò che pensa con un solo sguardo.
«Davvero?» domanda un po' stranito.
«Sì» affermo.
«E ora, cosa dicono i miei occhi in questo momento?» mi provoca fino a farmi scendere un certo calore nel basso ventre.
«Mi stanno mangiando» riesco a balbettare. Quasi mi va di traverso la saliva con quella ammissione.
«Esatto.»
Archie non mi da nemmeno il tempo di reagire, che le sue labbra si scontrano contro le mie.
La sua lingua calda mi sfiora l'estremità della bocca e cesso completamente di respirare. Il mio cervello va completamente in tilt, le ginocchia tremano nonostante siano avvinghiate ad Archie e il mio cuore si tende. I nostri respiri si mescolano e il suo profumo mi finisce in gola. Ho gli occhi chiusi, ma mi sembra di avere le vertigini.
Per un secondo ho la sensazione che anche le sue dita tremano a quella vicinanza.
Si stacca da me, si lecca il labbro inferiore.
Io lo guardo smarrita. Non so più dove sono, come mi chiamo e cosa stavo facendo prima di questo maledetto immenso bacio. Sono impaurita dalle reazioni del mio corpo, da tutto quello che si è mosso dentro di me.
I suoi occhi ancora bruciano, vogliono far prendere fuoco alle mie labbra carnose.
Richiudo gli occhi.
Fanculo tutte le regole che mi sono imposta da quando sono arrivata qua. Per Archie sento qualcosa di troppo grande che mi divora lo stomaco per far finta di nulla.
Che sia per una notte o per tutta la vita, mi butto. Gli stampo la mia bocca sulla sua e faccio intrecciare subito le nostre lingue.
Per la prima volta, da quando sono scappata dalla California, mi lascio invadere da un sollievo disumano.
Mi getto nel baratro a occhi chiusi senza sapere cosa mi aspetta dopo.
Forse mi farò divorare dalla tempesta.
O forse atterrerò su un prato fatto di petali di rose.
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