22 🌻
«Kenton, scusami, so che hai appena finito di lavorare ed è anche tardi perché hai fatto chiusura. Ma, mi chiedevo, se ti va di andare a bere qualcosa. Non ce la faccio più a stare chiusa in casa con un dito messo così...»
«Certo. Solito posto?» propone.
«Va benissimo. Grazie di cuore, sei un tesoro» lo ringrazio infinitamente.
«Passo a prenderti io.»
Dopo mezz'ora lo trovo sotto casa mia. Non suona il campanello come le persone normali, ma il clacson. Quando lo sento, esco subito di casa perché stavo solo aspettando lui.
Sto per attraversare la strada, ma una BMW nera sfreccia a tutta velocità lungo la via. Mi fermo per non essere investita e poi attraverso. Giurerei di aver visto Archie alla guida di quella macchina, ma probabilmente è solo la mia immaginazione. Dopo che ho ammesso a me stessa di provare una certa attrazione verso di lui, continuo a pensare a quanto sia sbagliato tutto ciò.
Saluto Kenton e gli chiedo come va al lavoro durante la mia assenza. Ormai siamo arrivati a metà, ma mi dice che sia lui che Cate sentono la mia mancanza.
Al bar ordiniamo da bere. Per gli antidolorifici prendo qualcosa senza alcol. A Kenton arriva subito la sua birra e a me una Coca Cola alla spina. Bevo due sorsi enormi per dissetarmi e parliamo un po' del più e del meno.
«Quando sono venuto a casa tua l'altro giorno ho visto i due cartoni delle pizze, Angel» tira fuori un discorso che speravo avesse dimenticato per sempre.
Inizialmente faccio finta di nulla, poi mi tocca ammettere la verità. «Archie ha mangiato a casa mia quella sera...»
«Angel, io non voglio ficcare il naso nelle tue cose così personali, però io ti voglio bene e mi sento in dovere di proteggerti.»
«Proteggermi da Archie?»
Cosa potrà aver mai fatto di così male quell'uomo?
«Sì, insomma, io lavoro con lui da un po' e non sono mai riuscito nemmeno a farlo ridere. Arrivi tu, con la tua semplicità, e riesci a farlo parlare, uscire di casa e portare sempre buon umore in reparto. Mi spieghi che potere hai?» Sto per rispondere che non ho nessun potere magico, ma Kenton ricomincia a parlare subito. «C'è qualcosa tra di voi, ammettilo Angel. Si vede lontano un miglio da come vi guardate, dal vostro scambio di sguardi continui. C'è una connessione tra voi che va oltre l'essere semplici colleghi, o semplici amici come siamo io e te.»
Chiudo gli occhi per un secondo e rifletto. «Hai ragione, Kenton. Tra me e Archie c'è una certa affinità mentale» ammetto.
«Anche fisica, Angel. Voi due vi cercate sempre. Probabilmente neanche lo notate, ma da fuori si vede» sembra quasi rimproverarmi, ma dall'altro lato un avvertimento.
«Però non è mai successo nulla con lui e non credo neanche succederà. Siamo troppo diversi, uno acqua e l'altro fuoco. E poi mi sono fatta una promessa quando sono andata via dalla California: mai più una relazione amorosa.»
«Perché?»
Mi maledico da sola per aver parlato di questo argomento. Adesso cosa gli dico? Cosa mi invento?
Il cuore inizia a palpitare forte nel petto e un leggero tremolio si fa strada nelle mie mani.
«Ho sofferto abbastanza. Non voglio rivivere ciò che mi sono lasciata alle spalle» affermo.
«Io non ti sto dicendo di non viverti la vita al massimo. Hai vent'anni, tutta una vita davanti. Meriti di farti tutte le esperienze di questo mondo. Io non ho nessun problema se te la fai con Archie, ma voglio solo avvertirti. Non innamorarti di lui, ti spezzerà il cuore prima o poi...»
Io, innamorarmi di lui? Mai.
*
«Grazie per la serata e scusami se ti ho afflitto con i miei problemi...» mi scuso.
«E di cosa? Quando vuoi. Buonanotte.»
«Buonanotte.»
Guardo la sua macchina ripartire e, solo quando arriva in fondo alla via, rientro. Noto subito qualcosa di colorato nell'ombra della porta. Mi avvicino pian piano, con il cuore in gola.
Cosa sarà mai?
Metto a fuoco nell'oscurità.
Vedo del colore giallo.
Un altro girasole.
Lo raccolgo. Giro la chiave nella serratura e mi chiudo la porta alle spalle. Lascio il cappotto sul divano e preparo un piccolo vaso con dell'acqua per il girasole. Quando lo lascio bere, noto che tra i petali c'è un bigliettino.
Un altro...
Se mi è possibile ridere con te,
allora mi è impossibile non amarti.
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