Capitolo 44
Pov Anya...
Mi sveglio carica, felice stanotte è stata una notte che non dimenticherò.
Mi ha amato, l'ho sentito fino nelle viscere.
Non capisco se è solo un momento o se davvero ci tiene a me, ma, per ora devo pensare solo al bene di Bea.
Come va, và...
Mi alzo, almeno ci provo perché lui mi afferra e mi mette di nuovo a letto.
- Dobbiamo andare Thomas, almeno io devo andare. Hai cambiato idea? - lui mi stringe forte a sé.
- No, ora andiamo, stringimi ancora un po' Anya.- non pensavo che fosse così coccoloso.
Lo stringo a me forte godendo il momento.
Mentre mi preparo penso a come devo organizzarmi. Vivrà da me? O è meglio che vada in una casa da solo? E Bea? Oddio sarà contenta! Mi si stringe il cuore al solo pensiero.
- A che pensi? - mi domanda stringendomi da dietro, mi rilasso un attimo dimenticando i miei pensieri.
- A Bea, sarà contenta di vederti. Vuoi stare con noi o in un altro appartamento? Non voglio che ti senti costretto a stare con noi. -
- Ma io voglio stare con voi. - il mio sorriso è forzato e ora capirete il perché.
- Non ci sono problemi Bea, ti conosce, sa chi sei perché. - bussano alla porta interrompendo la mia confessione, ma forse può aspettare.
- Chi è? -
- Sono la cameriera signora, sua madre l'attende per la colazione. -
- Sì, arrivo. - massaggio le tempie per pensare.
- Te ne devi andare, senza farti vedere, non voglio che si costruiscono pensieri su di noi costringendomi a sposarti. -
- Ok, vado. Ci vediamo in aeroporto. - si allontana dandomi un bacio.
- Aspetta vado prima io così li distraggo, sono sicura che mia madre si aggira qui intorno cercando di carpire qualche indizio visto che ieri sapeva che venivi qui. - dico tutto d'un fiato.
- Ehi! Stai calma sono bravo a fuggire dalle case delle donzelle. - mi bacia la fronte ed io esco di corsa ma dopo tre passi.
- Ti mando un messaggio quando la via è libera.- torno sui i miei passi e cerco di non fare trapelare il mio fastidio sulla sua ultima frase.
- Sono qui! - cerco di attirare l'attenzione di mia madre.
- Buongiorno! Hai visto Thomas? Sua madre mi ha chiamato dicendo che non è rientrato a casa stanotte. Tu ne sai qualcosa?- deglutisco ma mi riprendo in batter d' occhio.
- È venuto qui ieri sera e abbiamo chiarito ma se n'è andato via subito. -
- Capisco, capisco... A che ora parti? - si avvicina al tavolo per sistemare le posate d'argento, cosa che non ha mai fatto in vita sua, forse è sospettosa?
- Tra un'ora mamma, vuoi dirmi qualcosa? - alza gli occhi dal tavolo irritata.
- Con la paura che tu scompaia di nuovo Anya, non so più come comportarmi con te, non sei più una bambina e non mi posso intromettermi.-
- Se l'unico tuo scopo è quello di unirmi nel matrimonio a qualcuno cercando di imporre il tuo volere e quello che io dovrei fare! Stare in silenzio? Subire? Essere infelice? No mamma grazie. -
- Tu e Thomas vi stavate sposando ... - entra mio padre nella stanza furioso.
- Ora smettila! Ti non sai che cosa è successo tra di loro. - l' interrompe mio padre.
- Ma caro, io voglio il bene per Anya. - mio padre si siede e inizia a servirsi.
- Lei sà cosa vuole, lo ha dimostrato in questi 5 anni che anche senza di noi se la cava da sola, fattene una ragione e ora mangia. -
Non ho mai visto mia padre così arrabbiato è sicuro di sé, sono sconvolta ha zittito mia madre che ora guarda il suo piatto mangiando senza dire una parola.
- Anya, mi piacerebbe incontrare mia nipote. - mi guarda mio padre per una conferma con la forchetta a mezz'aria avvolta da un pezzo di bacon.
- Quando vuoi tu papà, l' unica cosa che vi chiedo e che dovete venire voi da noi. Io ho un'attività e non mi posso allontanare per troppo tempo. Come vi ho detto, voglio che fate parte della vita di mia figlia.-
- Perfetto, tra due settimane va bene? - finisco di inghiottire prima di rispondere.
- Certamente, potete stare da me ma vi avverto non è un posto lussuoso e fa molto caldo. -
- Dove vivi cara nel deserto? - mio padre sorride.
- Quasi. -
- Ok, va bene, non vuoi dirmelo? -
- Vivo nel New Messico. - tanto vale dirlo tra due settimane saranno lì e poi mio padre è dalla mia parte.
- Non lo mai visitato, sarà un movente per farlo ora, cara fai comprare il neccessario, mi raccomando niente di lussuoso. Sono sicuro che mi piacerà. -
Conclude.
Mia madre guarda di traverso mio padre che sembra entusiasta della nuova avventura mentre lei un po' meno.
Sono proprio diversi, non capisco come fanno a stare insieme.
- Bene, Bea ne sarà felice di conoscere i nonni. - mi alzo dal tavolo e abbraccio i miei genitori prima di andare via, Thomas mi aspetta in aeroporto.
- Allora ci vediamo tra due settimane, mamma rilassati vedrai che ti piacerà. -
Mi dà un bacio, io prendo il mio borsone e mi avvio verso la porta.
- Prenditi cura di te Anya. -
- L'ho sempre fatto mamma. - chiudo la porta dietro me e salgo in macchina finalmente torno da mia figlia, la mia vita almeno per ora, poi diventerà grande e prenderà la sua strada.
Peter e Denise saranno al casale per il loro viaggio di nozze, devo avvertire la presenza di Thomas, tanto prima o poi è un argomento che bisogna affrontare.
Mando un messaggio a Peter e per risposta ricevo " Porca puttana e adesso? "
" Risolveremo tutto Peter, via il dente, via il dolore. Ah! Non dire nulla a Bea."
Chiudo il telefono con un sospiro, ho una certa ansia, speriamo in bene.
Arrivata all'aereoporto Thomas mi aspetta sulla scaletta del velivolo sorridente.
- Finalmente sei arrivata, pensavo che ti avevano messo nelle segrete. -
- Ho fatto tardi ci siamo organizzati con mio padre che tra circa due settimane verranno a conoscere bea.-
- Ok, ora entra non vedo l' ora di vedere Bea. - lo fa con un mezzo sorriso, capisco che non si fida di me, ma appena la vedrà cambierà idea. Assomiglia tutta a lui, anche nelle movenze.
Mi accomodo sulla poltrona e lui difronte a me.
- Che tipo è Bea? -
- Rilassati, è una bimba gioiosa non ti annoierai. Devi sapere che tu in tutti questi anni non sei potuto essere presente nella vita di Bea per il lavoro che ti ha portato lontano.-
- Ok, quindi lei ha sempre sperato di vedermi? -
- Sì, non avevo in programma di nasconderlo a lungo. Avevo bisogno di tempo, e poi come ti ho detto non sapevo che Thomas trovavo. Certo che se eri come cinque anni fa non te lo avrei mai detto. - le dico la verità.
- Lo avrei fatto anch'io Anya. Non ti preoccupare, sono consapevole di essere stato un bastardo con te. - sì lo è stato ed è per questo che prenderò delle distanze già da ora.
- Thomas, senti, tu sei cambiato ma sono cambiata anch'io. Davanti a Bea siamo una coppia ma io mi ritengo libera. Non voglio legami per ora.- metto in chiaro la mia posizione.
- Dove andiamo ora sarà un posto dove la tua realtà non esiste, ti troverai spaesato all'inizio ma ci farai l'abitudine. Almeno lo è stato per me.- Non durerà tanto, non è il suo stile e io da qui non mi muovo.
Mi guarda confuso non dice una parola.
- Ho capito. - dice rassegnato. - Sembra che tu non mi voglia lì. Hai qualcuno? - domanda con un briciolo di fastidio.
- Come ti ho detto sono libera.- ripeto calma.
- Ma mi stai dicendo che potresti avere qualcuno se vuoi, Anya non sono stupido, si vede dal tuo abbigliamento da come ti comporti che sei un hippy. - sono a bocca aperta.
- Cosa credevi, che sono uno stupido, un ragazzino che non ha visto nulla nella sua vita? Anya io per lavoro giro il mondo conosco le culture diverse dalle nostre. Va bene. Ok . Non ti preoccupare, non ti starò addosso.- sembra ferito, ma non capisco se perché lo allontano o perché lo ho reputato stupido per un momento, si alza e va in bagno, credo che vada per sbollire la sua rabbia o qualunque cosa sia.
Tiro un sospiro rilassandomi nella poltrona. Gli passerà...
Appena l'aereo va in quota mi addormento come al solito ma anche perché stanotte non ho dormito un granché.
Pov Thomas...
Ho sperato in suo perdono, ho sperato nel suo amore per me. Ma ha dimenticato tutto, la capisco, sono stato troppo malvagio con lei, ora sono qui chiuso in bagno per non sbottare davanti a lei.
È diventata dura, forte come uno scoglio difficile da scalfire, sarà un lungo lavoro per me per fargli capire che la desidero fino a dentro le mie ossa la mia anima...
Non voglio che vada con altri uomini, lei è mia.
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