CAPITOLO 15 IL RITORNO DI MALE (parte prima)
Erano passati molti giorni ormai, Aprile era
arrivato. Le giornate si erano allungate con gioia
di molti. Giorno prolungava la sua permanenza
tra le vie e i luoghi. Molte facce aveva cambiato, molte sembianze aveva assunto ma non si
stancava mai di farlo. Destino e Speranza erano
sempre all'opera così come Notte. Sembravano
essersi abituati all' 'assenza' di Male, insomma,
lì.... In realtà lo avevano rincorso in più occasioni,
seguito in ogni luogo, bloccato e aggirato in tante
situazioni, ma non sempre però.... Quello che
però era quasi rassicurante è che in quella città
non c'era, non c'era da Clara, non c'era a fare
danni al Thron o in qualsiasi altro locale, banca o
negozio della città.....
Era come una sorta di pausa per loro. Si
potevano quasi divertire si poteva osare dire.
Quella mattina Clara si svegliò con un fastidioso
torcicollo. Si alzò a fatica dal letto e fece tutto in
modo rallentato. Quella mattina la madre di
Clara era a casa aderendo ad uno sciopero
generale.
Clara ne approfittò per farsi un giro in solitaria, a
lei piaceva godersi una passeggiata nel centro
cittadino con calma, senza fretta. Si preparò con calma ed era d'accordo con la madre che si
sarebbero incontrate al bar alle 11 per mangiare
li con la nonna.
Si guardò le vetrine, comprò un paio di pantaloni
e dei prodotti per il viso, poi restò a guardare le
vetrine della libreria centrale per poi entrarci.
Restò un po' a guardare le varie sezioni, sfogliare
qualche volume per poi scegliere un libro che
acquistò.
Una volta uscita non poté resistere e prese il
libro da dentro il sacchetto e iniziò a leggerlo
mentre camminava sul marciapiede passando
distrattamente altre vetrine e altri negozio.
Incurante delle persone che le giravano intorno e
accanto continuava a leggere senza guardare
dove stesse andando finché non andò a sbattere
contro qualcuno. Alzò lo sguardo da quello che
stava leggendo mortificata e stava per scusarsi
quando incrociando lo sguardo della persona che
aveva scontrato si bloccò: " Mi scusi io....." restò
in silenzio. Lui la guardò con un espressione
enigmatica, era da quella sera che non lo aveva più visto: " ma tu... sei il fratello di Amelia?" gli
domandò restando a guardarlo un po' sorpresa.
Era proprio Male, tornato da chissà dove.
Sembrava un po' cambiato. Appariva più maturo
agli occhi di Clara. Lo notò più silenzioso del
solito. Attese qualche secondo prima di
rispondere ma un ghigno apparse sul suo volto
che fece stranire Clara: " Amelia... si sono suo
fratello...." Clara ripose il libro velocemente nel
sacchetto: " sei stato molto tempo via... em...
scusa penso che tu non mi abbia mai detto il tuo
nome" osservò con tono un po' dimesso. Non si
era dimenticata del suo comportamento
disturbante ma era pur sempre il fratello di
Amelia e voleva essere gentile con lui. Male alzò
lo sguardo verso il cielo, sospirò, sentiva i
pensieri di Clara, come se li stesse leggendo da
un libro. Avvertiva un certo timore in lei e senso
di soggezione nel vederlo lì . Sorrise per un
attimo, divertito e quasi tentato di aumentare
quel suo disagio ma qualcosa, ancora qualcosa,
smorzò quella sua idea. Cercò di non guardare Clara dritto negli occhi, la cosa gli dava fastidio
perché non era da lui, non lo era affatto, eppure
davanti a quella umana sentiva un disagio mai
avvertito. La guardò di sfuggita per focalizzarsi su
un punto preciso che non sia lo sguardo e si
soffermò sul sacchetto della libreria: " è vero,
quel giorno non ero in me, mi chiamo Cloud" le
porse la mano ma non arrivò a stringerla a Clara.
La mise quasi subito giù. Clara notò la cosa e
rimase ancora più stranita ma evitò di starci
troppo a pensare. Cancellò i pensieri con un
sorriso: " Cloud! Be io sono Clara, ma penso che
tu lo sappia. Sei stato tanto tempo via..." la
ragazza si affiancò a lui . Male restò piuttosto
irrigidito, non sopportava le persone e trovava
Clara una gran rompiscatole, ma dovette
soprassedere a quel pensiero e finse: " sono
stato via per lavoro... faccio il rappresentante...
diciamo così" Clara lo guardò un po' confusa: " '
Diciamo così'? Non sei sicuro di fare il
rappresentante?" per Male Clara era troppo
curiosa e la cosa lo infastidiva non poco ma mantenne un atteggiamento calmo: " ho un
ruolo importante nella mia... azienda che mi
porta a viaggiare ovunque" Clara annuì " ah!
Ecco perché tutto questo tempo..." avrai visto
tanti luoghi bellissimi, sei fortunato" Male non
era interessato ai luoghi, in realtà non li aveva
nemmeno mai considerati, il suo intento era solo
quello di agire portando con sé problemi. Non
rispose a quella considerazione di Clara ma
doveva comunque fare un minimo di
conversazione con lei. Era tornato ma si era
allontanato proprio per lei, qualcosa lo aveva
fatto scappare e voleva studiare la ragazza: " è
un libro quello che hai in quel sacchetto di
plastica?" domandò Indicando il sacchetto a
Clara che lo sollevò quasi di scatto: " em, si, mi
piace leggere. È una storia strana, Apocalisse
Notturna" prese fuori il libro facendolo vedere.
Male lo guardò incuriosito, un po' stranito: " che
strano, avrei detto che eri una di quelle persone
da storie romantiche...." Commentò guardando il
libro. Clara fece una smorfia strana: " oh, no.... Non amo le storie smielate, non le reggo né da
leggere né da guardare" Male a quella
affermazione scoppiò a ridere facendo restare
Clara stranita: " ma guarda, non lo avrei mai
immaginato....interessante...." prese poi il
volume guardandolo meglio: " Apocalisse
Notturna.... Ti piacciono queste cose... sembra....
Interessante..." non si capiva se Male parlasse
del libro o di Clara ma sembrava in quel
momento come più interessato, più partecipe a
quel momento: " sai, sto facendo una sorpresa ai
miei fratelli.... Non sanno che sono tornato... lo
hanno sentito" Clara lo guardò: " Sentito? Il
telefono?" Male fece una specie di sorrisetto: "
siii... il Telefono, comunque penso che ora andrò
da loro. Lavori sempre al Thron?" domandò poi
alla ragazza che confermò la cosa: " si lavoro
sempre al Thron, ti direi di passare ma so che
non ami molto stare in mezzo alla confusione..."
Male la guardò stranito: " e chi te lo ha detto
questo?" Clara lo guardò: " me lo ha detto
Takashi.... Oh... forse non dovevo dirtelo..." Male era divertito per le stronzate che Destino sparava
per mantenere su il teatrino che avevano creato:
" non ti preoccupare.... E comunque.... Chissà,
magari potrei riprovarci" tirò fuori il pacchetto di
sigarette per fumarne una, ne offrì una a Clara
che non rifiutò la cosa e lui si avvicinò per
accenderla. Clara notò il polso del ragazzo, il suo
bracciale, le suscitò una sensazione strana, poco
piacevole: " che strano il tuo bracciale... sembra
molto prezioso..." commentò, lo stava quasi per
toccare ma Male indietreggiò immediatamente,
nessun umano avrebbe mai e poi mai dovuto
toccarlo quando Serpentino era dormiente: " È
MIO!" esclamò con tono brusco e nervoso. Clara
si allontanò da lui, non le era piaciuto il suo tono:
" OOK....SCUSA" aggrottò la fronte. Ci fu un
attimo di gelo tra i due, da lui perché sapeva
bene le conseguenze di una cosa simile, da lei
perché il suo brusco gesto l'aveva quasi
spaventata. Quasi si salutarono appena, Clara
voleva allontanarsi il prima possibile da quel tizio
che si è sempre mostrato strano, Male invece aveva più che altro fretta di iniziare a far sentire
il suo ritorno. L'incontro con Clara non era certo
previsto e lo aveva un po' disorientato.
Continua..
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