Virus, fotografie e sogni erotici
*BREVE RIASSUNTO DEL CAPITOLO PRECEDENTE*
Draco vorrebbe andare da Hermione e dirle di essere stato stupido, ma non lo fa perché è stupido. Oh, anche perché viene interrotto dalla McGranitt (ma sappiamo benissimo tutti che non è quello il vero motivo).
Poco prima Blaise e Pansy danno prova di essere molto maturi e litigano durante la colazione.
(Ho intenzione di inserire altre scene con Pansy e Blaise in futuro perché sono adorabili quando si insultano-flirtano. Ok, ora basta, buona lettura!)
*FINE RIASSUNTO*
Nessuno sospettò che ci fosse lo zampino di Malfoy quando McLaggen contrasse un raro virus — che somigliava più ad una maledizione — che gli avrebbe impedito di seguire le lezioni per più di un'intera settimana.
Alcuni dicevano che la sofferenza provata da McLaggen fosse talmente insopportabile da spingerlo a strapparsi i capelli dal dolore, altri che le bolle violacee che ricoprivano interamente il suo corpo avrebbero lasciato cicatrici che non sarebbero più scomparse.
Tutti avevano qualcosa da dire sulle condizioni di McLaggen, tutti tranne un distaccato Malfoy che osservava da lontano, con un sorriso compiaciuto, la buona riuscita del suo piano.
Era dispiaciuto che nessuno sapesse che il colpevole dietro alle condizioni critiche di McLaggen fosse lui, ma non poteva permettersi di farsi scoprire dai professori.
Gli unici che conoscevano la verità erano Blaise Zabini e Pansy Parkinson, i quali si erano complimentati con lui appena era giunta loro voce delle condizioni di McLaggen.
Quando fu il turno di Hermione Granger di venire a sapere del virus contratto da McLaggen, temette che il ragazzo potesse averla contagiata durante la serata del Lumaclub, con quell'insulso bacio che aveva osato rubarle.
Decise quindi di recarsi subito in infermeria, dove Madama Chips dopo un veloce controllo, le assicurò che non aveva nulla di cui preoccuparsi.
Invece di andarsene subito, Hermione approfittò della distrazione di Madama Chips per sbirciare lo stato orribile in cui si trovava McLaggen. Si riscoprì in parte dispiaciuta per le condizioni del ragazzo, ma era allo stesso tempo segretamente soddisfatta nel vederlo in quello stato. Era dell'idea che se lo meritasse, che fosse stato il karma a punire il ragazzo che ora si trovava privo di coscienza in quel letto.
Forse il karma aveva leggermente esagerato nella punizione, ma chi era lei per lamentarsi?
Era dalla sera della cena del Lumaclub che McLaggen aveva continuato a perseguitarla, continuando a chiederle di uscire e di passare del tempo insieme.
Una volta si era presentato anche in Sala Grande con una scatola di cioccolatini a forma di cuore.
Hermione se ne vergognava, ma quando aveva visto McLaggen avvicinarsi a lei con un tale regalo aveva gettato uno sguardo al tavolo di Serpeverde, per vedere la reazione di Draco Malfoy. Era rimasta delusa quando si era resa conto che il biondo era troppo concentrato a parlare con Daphne Greengrass e un'altra ragazza di Serpeverde, della quale la Grifondoro non si era mai presa la briga di imparare il nome, per rendersi conto che McLaggen stava dichiarando il suo amore proprio a lei, l'insopportabile-so-tutto-io-Mezzosangue-Granger, di fronte a tutta la Sala Grande.
Si vergognava di aver pensato e sperato che Malfoy le mostrasse un qualsiasi segno di gelosia, anche il più misero. Sarebbe bastata una frecciatina quando si erano incontrati poche ore dopo a lezione di Pozioni, o un'occhiata infastidita quando McLaggen l'aveva trattenuta fuori dalla biblioteca per chiederle — di nuovo — un appuntamento e Malfoy era passato loro accanto diretto verso i sotterranei.
Invece il Serpeverde aveva mantenuto la sua espressione impassibile e non le aveva rivolto la parola in nessuno dei due casi.
E Hermione sapeva che avrebbe dovuto esserne felice e ringraziare la sua buona stella se Malfoy sembrava aver perso ogni tipo di interesse per lei. Ma non era così.
Lei rivoleva i loro incontri nella Stanza delle Necessità, voleva ancora le sue mani sul suo corpo...
Si riscosse dai suoi pensieri, rendendosi conto di essere ancora accanto al letto di McLaggen e di star fantasticando su Malfoy.
Aveva provato a liberarsi di lui la sera prima, quando si era bevuta una fiala di "Vividi sogni", una pozione che utilizzava di rado perché temeva potesse diventare una dipendenza. La pozione permetteva di realizzare in sogno le proprie fantasie, avendo il pieno controllo degli eventi.
Hermione aveva passato la notte a realizzare le proprie fantasie sessuali con Draco Malfoy, convinta che, così facendo, sarebbe riuscita a eliminare completamente il Serpeverde dai propri pensieri.
Tutto quello che aveva ottenuto invece era stata un'ulteriore intensificazione della sua attrazione per il biondo.
Si trovava in infermeria, con vicino McLaggen ad un passo dalla tomba e tutto quello che riusciva a pensare in quel momento era che aveva bisogno di un altro orgasmo, uno di quelli che solo il Malfoy dei suoi ricordi era in grado di farle avere, uno che solo grazie alla pozione "Vividi sogni" era in grado di ottenere ancora.
Era talmente presa dai suoi pensieri che non si era resa conto di una figura sulla porta dell'infermeria, la quale aveva tirato fuori la sua fedele macchina fotografica e le aveva scattato una foto, prima di correre via.
Quella persona era Dennis Canon, fotografo ufficiale della "Rivista dello Studente" — progetto giornalistico approvato da Silente — e sorrideva da orecchio a orecchio mentre raggiungeva la piccola aula che veniva usata come sede del giornale. Era certo che Astoria Greengrass sarebbe stata molto felice di quello scatto, erano giorni che non scriveva un articolo di gossip e una foto inedita della Granger al capezzale di McLaggen avrebbe fatto scalpore.
Hermione intanto, uscita dall'Infermeria, non fece caso a Dennis Canon che correva pochi passi davanti a lei, o meglio, ci fece caso ma non gli prestò più di tanta attenzione, dato che tutto quello a cui riusciva a pensare era alla fiala di pozione "Vividi sogni" che l'aspettava nel baule di camera sua.
Appena entrata nella torre di Grifondoro ignorò tutto e tutti, salendo le scale come una furia.
Harry e Ron si guardarono con la fronte aggrottata chiedendosi cosa avessero fatto di male quella volta per spingere la Grifondoro ad ignorarli così. Harry cominciò a temere di non averle augurato il buon giorno quella mattina a colazione, mentre Ron temeva che l'amica si fosse offesa quando le aveva ruttato in faccia durante il pranzo.
Una volta in camera Hermione sorrise soddisfatta nel trovare la stanza vuota e non perse tempo prima di recuperare la fiala dal baule e bere la pozione celeste in un solo sorso.
Si coricò, tirando le tende del letto per non essere disturbata dalla luce pomeridiana, e aspettò qualche minuto che la pozione facesse effetto, poi le sembrò che il letto scomparisse da sotto di sé e si trovò in piedi, di fronte a una porta.
Esitò giusto un istante, poi la spalancò e si trovò accecata da una forte luce bianca.
Portò le mani a coprirle gli occhi.
Delle dita che conosceva fin troppo bene le avvolsero i polsi e con una leggera pressione la costrinsero a togliere le mani dal proprio viso.
Draco Malfoy era di fronte a lei e le sorrideva maliziosamente, leccandosi il labbro inferiore.
Hermione avrebbe voluto piangere dalla contentezza, ma non lo fece, limitandosi a gettare le braccia al collo del ragazzo e premere la sua bocca contro quella di lui.
Draco rispose al bacio con foga, mordendole le labbra, proprio come piaceva a lei e spogliandola con movimenti precisi e veloci.
Doveva esserci un letto in quella stanza, perché ci si ritrovò sdraiata pochi secondi dopo, con Malfoy nudo sopra di lei.
Non si ricordava di averlo spogliato, ma non si lamentò e lasciò che il ragazzo le togliesse le mutande e iniziasse a masturbarla con le dita.
Hermione gemette piano, gettando il capo all'indietro: «Non ti fermare», gli disse, anche se non ce ne sarebbe stato bisogno. Era il suo sogno, non aveva bisogno di parlare, bastava che pensasse a quello che voleva e l'avrebbe ottenuto.
«Hermione?»
La ragazza chiuse gli occhi, godendosi la maestria delle dita del ragazzo, senza fare caso a quella voce fastidiosa che la chiamava.
«Hermione, stai bene?»
Malfoy abbassò il capo, premendo la bocca intorno al suo clitoride, facendole stringere con forza le lenzuola. Si dovette mordere le labbra per non urlare dal piacere.
Una luce improvvisa la svegliò.
Sbatté le palpebre qualche secondo, abituando gli occhi alla luce e fissando una preoccupata Lavanda Brown, in piedi accanto al suo letto, con il lembo della tenda del baldacchino ancora stretto in una mano.
«Non volevo svegliarti, pensavo fossi sveglia, continuavi a borbottare e a lamentarti, credevo stessi male».
Hermione avrebbe voluto uccidere la ragazza di fronte a sé.
Sentiva il cuore batterle forte nel petto e un doloroso pulsare in mezzo alle gambe.
Lavanda l'aveva svegliata prima che potesse raggiungere l'orgasmo e in quel momento era certa che avrebbe potuto uccidere per molto meno.
«Sto bene», disse tra i denti, prima di sollevarsi a sedere e recuperare il necessario per andare nel Bagno dei Prefetti, dove era intenzionata a completare il lavoro che il Malfoy dei suoi sogni aveva lasciato a metà.
Fu strano incrociare il Malfoy reale per i corridoi pochi minuti dopo.
Era tentata di avvicinarsi a lui e implorarlo di concederle una sveltina nell'aula libera più vicina, ma strinse forte i denti e procedette oltre senza degnarlo di uno sguardo.
Malfoy invece approfittò dell'occasione per studiare la ragazza, accarezzandone il corpo con uno sguardo pieno di desiderio. Era stanco di quella situazione. Continuava a pensare a lei, a fissarla da lontano quando lei non guardava, a fingere indifferenza quando sentiva i suoi occhi su di sé...
Era stanco, doveva trovare un modo per riaverla e sapeva chi era l'unica persona che avrebbe potuto aiutarlo. E no, quella persona non era Blaise Zabini.
*****
Buonasera! ❤️
Come state?
Vi è piaciuto il capitolo? L'ho riscritto almeno tre volte perché continuavo a cambiare idea su ogni cosa, spero che il risultato finale vi piaccia. Malfoy ha finalmente attuato la sua vendetta, Hermione sembra aver trovato un modo per avere Malfoy senza avere davvero Malfoy.
Come pensate che andrà a finire?
L'unica cosa che posso anticiparvi è che nel prossimo capitolo scopriremo il contenuto dell'articolo di gossip di Astoria Greengrass sulla "Rivista dello studente" - progetto giornalistico approvato da Silente.
A presto! 😊
Un bacio,
LazySoul_EFP
P.s. Per chi fosse interessato mi potete trovare anche su Instagram, sempre con il nome lazysoul_efp!
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