Specchio delle Brame

Draco facendo attenzione di non esser stato seguito, entrò nella stanza delle Necessità, dove doveva riparare ancora quello stupido armadio svanitore.
Mentre si muoveva tra le pile altissime di oggetti, il suo sguardo venne attirato da un telo bianco che sembrava nascondere un alto ed imponente oggetto. Colto dalla curiosità si avvicinò e scostò la stoffa, mettendo in mostra un grosso specchio decorato tutt'intorno da una cornice dorata e sostenuto da due zampe di leone, in cima c'era un'iscrizione: "Erouc li amotlov li ottelfirnon".
Aggrottò le sopracciglia sorpreso, mentre sfiorava con le dita le numerose decorazioni della cornice poi, con la bocca spalancata notò dietro di sé una figura sfocata. Si voltò, ma alle sue spalle non vi era anima viva.
Tornò a guardare il suo riflesso nello specchio e spalancò la bocca alla vista della Granger accanto a sé.
«Mezzosangue?», chiamò voltandosi.
Fu in quel momento, quando scoprì che non c'era proprio nessuno nella stanza a parte lui, che capì che quello era lo Specchio delle Brame.
Tornò a fissare il proprio riflesso, questa volta con una nuova consapevolezza: qualsiasi cosa avesse visto rappresentava il suo segreto più nascosto e profondo.
La Granger aveva una mano sulla sua spalla e gli stava sorridendo.
«Ciao, Draco», sussurrò lei al suo orecchio, baciandogli la guancia: «Questa mattina, nell'aula di pozioni, quando ho annusato l'Amortentia, ho sentito il tuo profumo e mi è venuta voglia di baciarti».
Malfoy gemette a quelle parole, voltandosi e allontanandosi da quello specchio il più lontano possibile, perdendosi in uno dei tanti corridoi formati esclusivamente da oggetti abbandonati.
Si lasciò scivolare a terra, prendendosi la testa tra le mani.
Non poteva credere a ciò che aveva appena visto, anzi, non voleva crederci.
"Che tu sia maledetta, Granger!", pensò sconvolto.

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