A lezione - II parte


La lezione del professor Lumacorno era iniziata da pochi minuti.

Hermione Granger, seduta proprio di fronte alla cattedra stava prendendo appunti con aria assorta, Malfoy pochi banchi dietro stava a sua volta appuntando le parole del professore con l'eleganza e la boria che lo caratterizzavano.

Era dalla sera prima che non vedeva la massa informe di capelli della Granger, da quando si erano separati dopo l'incontro nella Stanza delle Necessità. Vederli ora a pochi metri di distanza gli faceva prudere le mani dal desiderio che aveva di stringerli.

La sera prima non c'erano state coccole, abbracci, smancerie; si erano allontanati — ognuno diretto al proprio dormitorio — con finta indifferenza.

Come se stare tra le braccia l'uno dell'altro fosse qualcosa di proibito e disgustoso, e non quello che entrambi desideravano.

Blaise Zabini, alla sinistra di Malfoy, osservava le espressioni del biondo e il modo in cui lo sguardo gli cadeva ogni pochi secondi nella direzione della Granger. Un ghigno malizioso si espandeva sul viso del moro, mentre Pansy Parkinson ignorava tutti e si dedicava alla sua occupazione preferita: limarsi le unghie.

«Dove sei stato ieri pomeriggio?», chiese Zabini, vezzeggiando la guancia del biondo con la sua piuma: «Non riuscivamo a trovarti da nessuna parte».

«Sembri una ragazzina gelosa», disse Malfoy, eludendo la domanda: «Eh smettila!», aggiunse, allontanando la piuma dal suo viso.

Zabini ridacchiò tra sé e sé, portandosi la mano di fronte alla bocca per nascondere la sua ilarità.

La Parkinson accennò a sua volta un sorriso, mentre scrutava di sottecchi Zabini alla sua destra.

«La Granger oggi sembra particolarmente radiosa», commentò il moro, prendendo distrattamente degli appunti: «Qualcuno deve averla aiutata a... sciogliere un po' di tensione».

Malfoy sollevò gli occhi al cielo, infastidito dalle insinuazioni dell'amico.

«Tu ne sai qualcosa, Draco?», aggiunse Zabini, sollevando le sopracciglia con fare malizioso.

Malfoy non si prese il disturbo di rispondere e continuò a prendere appunti.

«Ho sentito che questa sera quella vecchia ciabatta di Lumacorno vuole organizzare una cena nelle sue stanze. Sono stati invitati tutti gli studenti più meritevoli, tra cui la Granger».

Malfoy smise di prendere appunti e voltò il capo verso Zabini, ad un tratto interessato a ciò che aveva da dire.

«Voci di corridoio dicono che la Granger abbia invitato qualcuno per accompagnarla e che quel qualcuno non sia tu, Draco».

Malfoy mantenne l'espressione indifferente che lo caratterizzava, ma dentro di sé fremeva di rabbia. Tornò a scrutare la massa disordinata di capelli della Granger e si chiese come avesse fatto quella strega ad incantarlo fino a quel punto. 

Draco Malfoy geloso di Hermione Granger.

Sembrava fantascienza, e invece era la realtà.

«Per tua fortuna sono stato invitato a mia volta e potrò tenerla d'occhio», continuò Zabini, un sorriso vittorioso sulle labbra.

«Chi ha invitato?», chiese Malfoy, senza distogliere lo sguardo dai capelli della ragazza.

«Durante la colazione, McLaggen si stava vantando di aver fatto colpo sulla donna dei suoi sogni e sappiamo tutti che tu e McLaggen condividete una malsana ossessione per la stessa ragazza».

Cormac McLaggen era improvvisamente finito nella lista nera di Draco Malfoy.



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Ciao a tutti!

Scusate l'attesa, cercherò di essere più presente nei prossimi giorni e di aggiornare tutte le storie che ho lasciato in sospeso. 

Cosa ne pensate di questo nuovo capitolo? Lo so, non è molto lungo, ma mi rifarò col prossimo, promesso!

Sembra che Malfoy sia geloso, dite che è un buon segno?

Come sempre vi invito a votare e commentare per farmi sapere se la storia continua a piacervi o meno!

Un bacio, 

LazySoul_EFP

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