Perché ti amo?
PREMESSA:
NON è una scena della serie.
Mi scuso se non è quello che vi aspettavate ma tra università e tutto il resto non ho il tempo materiale per riscrivere una scena nel modo adatto. Spero che vi piaccia!
"Ti amo. Perché sei gentile, buono, bello. Sei praticamente perfetto. Come posso non amarti?"
Miss Stacy finisce di leggere la frase e guarda i suoi alunni. Quando aveva assegnato quel compito si era immaginata due tipologie di risposte: quelle banali, scritte pensando di amare, e quelle vere, quelle che provenivano dal profondo del loro cuore.
Sapeva che chiedere loro di rispondere alla domanda 'Perché ti amo?', per poi leggerla in forma anonima in classe, non sarebbe stato facile.
Uno sbuffo divertito si alzò dal lato maschile della classe. "Qualcosa non va Billy?" chiese la docente ben sapendo che la risposta avrebbe causato non poche polemiche. Il biondo apre la bocca ma viene interrotto da un'altra voce mascolina "Se devi dire della cattiverie evita per favore". L'intera classe si volta verso Gilbert che tiene lo sguardo dritto davanti a se.
Perché rovinare un momento così?
Perché voler offendere a tutti i costi le persone?
Va bene, forse non era il pensiero più profondo che una persona potesse fare ma andava bene. Non tutti erano maturi alla stessa maniera, non tutti poteva provare le stesse cose con la stessa intensità. Chi aveva scritto quel pensiero, che con tutta probabilità portava la firma di Ruby Gillis vista la sua dolcezza, in quel momento si sentiva così.
Chi erano loro per dire che le sue motivazioni non andavano bene?
Erano infantili ma andavano rispettate.
"Smettila di fare il buon samaritano Blythe" sbottò il biondo lanciando un'occhiataccia alla nuca del corvino. "Il Vangelo non ci insegna forse che il buon samaritano è un buon esempio da seguire?" chiese allora lui ben conscio di avere ragione.
Anna trattenne una risata,così come altri compagni, alla domanda retorica di Gilbert ricevendo una gomitata da Diana. "Ha divertito anche te" la rimproverò la rossa.
Miss Stacy non disse nulla, ma pesco un'altro biglietto.
"Non so cosa significhi amare davvero una donna. Quello che so è che amo perché la vita è fatta per questo. Dio ci ha donato tutto per portarci ad amare"
"Ti amo perché so che è la cosa giusta da fare"
"Non è possibile" il sussurro di Anna venne sentito solo da Diana che si girò immediatamente verso di lei. "Cosa?" "Non puoi amare una persona solo perché è la cosa giusta da fare. La ami per mille motivi e allora diventa la cosa giusta. Prima però c'è molto di più. Ci sono altre mille cose e solo poi quella" rispose la rossa in bisbigli prima di riportare la sua attenzione sull'insegnante. La corvina osservò l'amica. Erano cresciuti tutti così tanto dal suo arrivo ad Avonlea. Non avevano più undici anni, non erano più dei bambini. Eppure, su quei sentimenti così grandi, così vicini a loro, erano tutti indietro.
Tutti tranne Anna.
Era cosciente di quello che provava e di quanto la stesse logorando e rendendo libera allo stesso tempo. Lei e le sue amiche avevano quindici anni ormai, tra i ragazzi c'era chi ne avrebbe compiuti diciotto, Billy e Gilbert ne erano un esempio, ma erano bambini ancora.
Tutti tranne Anna.
Lei non era mai stata una bambina, era stata ragazzina e poi ragazza. Bambina, bambina per davvero, non lo era mai stata.
"Ti amo perché so, lo so per certo, che non vorrei avere nessun'altro accanto per il resto della vita"
"Ti amo perché mi preoccupo. Perché se ti chiedo come stai o cosa hai fatto è perché mi interessa davvero, non per educazione o circostanza"
"Ti amo perché sei, non perché appari"
Anna sorrise a quel pensiero. Era bello sentirlo dire. L'amore non era superficiale, non era banale o scontato. Amare non era scontato, non lo era per lei e non doveva esserlo per nessuno. Era qualcosa di grande.
"Ti amo perché con te è tutto diverso. Sono diversa io e sei diverso tu. Sembriamo così ovvi e così improbabili, ma siamo compatibili. Non so se ti amo troppo, ma quasi non mi interessa perché non so se troverò questa complicità di nuovo nella mia vita"
"Anche se mi farai soffrire e mi farai piangere io ti dono lo stesso tutto quello che provo. è per questo che ti amo"
Gilbert guardò con la coda dell'occhio la rossa e la vide scrivere. Aveva notato che appuntava alcune frasi, quelle che l'avevano maggiormente colpita ipotizzo il ragazzo. Anna era così, qualunque cosa era fonte di ispirazione e apprendimento per lei.
"Ti amo perché so che anche quando te ne andrai ti porterò sempre dentro"
Lo sguardo di tutti si posò automaticamente su Mike. Era costretto a lasciare Avonlea perché suo padre aveva ricevuto un incarico migliore a Charlottetown. Lui non voleva andarci ma, non avendo altri parenti in paese, non aveva altra scelta.
"Non lo so perché ti amo. Forse lo devo ancora capire per davvero. So solo che lo faccio, in silenzio, senza far rumore"
"Ti amo perché proteggerti da tutto, anche da te stessa se è necessario, è il compito che sento di avere nella vita"
"Ti amo perché non potrebbe essere altrimenti"
"Non amo ancora. Non nel senso romantico almeno. Ma so che si ama perché diventa tutto più bello"
"Ti amo perché non mi limiti e non mi chiedi di cambiare. Semplicemente cambiamo insieme"
Le ragazze sorrisero consce che quel biglietto fosse di Prissy che, con i suoi vent'anni, stava per convolare a nozze con il maggiore di casa Sloane. Clement era un uomo buono e amava la giovane più di ogni altra cosa. Quest'ultima era stata invitata da Miss Stacy apposta per la lezione. Come una specie di regalo per lei, e per le ragazze che amavano averla attorno.
"Ti amo perché non sei l'opzione facile. Sei testarda, orgogliosa ed estremamente intelligente. Ti amo perché sei difficile, perché sei vera. Sei tu sempre. E ti amo così"
La motivazione colpi Miss Stacy che punto lo sguardo in un punto preciso dell'aula, sorridendo. Non poteva essere che quella persona. Nessuno aveva provato un amore così forte a un'età così, solo una mente poteva scrivere ciò. Ancora sorridendo, proseguì.
"Ti amo perché tutte le volte che sento della musica mi torna in mente il tuo sguardo"
"Ti amo perché, nonostante tutto, mi capisci più di chiunque altro"
"Ti amo perché non ho mai provato nulla di questo genere. Se non amore ciò che mi fai sentire allora cosa lo è?"
"ok ragazzi. Leggo l'ultimo di oggi"
"La paura mi bloccava, mi inchiodava sul posto. Non avevo possibilità di scapparvi. Mi trovava, e mi trova ancora, sempre, anche quando credo di essere riuscita a seminarla, a lasciarla indietro.
Poi però sei arrivato tu. Tu che, quando tremavo, quando non riuscivo a muovermi, ti avvicinavi, silenzioso e delicato come solo tu sai essere. Non usavi frasi fatte, di circostanza, come hanno sempre fatto gli altri. Tu mi abbracciavi e restavi accanto a me. Non importa quante volte ti dicessi di andartene, di lasciarmi sola, tu eri li, allontanandomi dalle mie paure. Non ti amo perché mi ami, o perché sei bello. Ti amo perché, quando sei con me, riesco ad amarmi, ad accettare anche le cose più brutte. Ti amo perché, quando sono con te, non ho paura di avere paura"
L'insegnante lo sa chi ha scritto quelle parole, probabilmente era abbastanza facile. Solo una persona in quella classe poteva provare una paura così forte da non avere via di scampo. Non dice nulla però, fa semplicemente scorrere lo sguardo sull'aula. Per la persona in questione era tutto diverso, lo sapeva, ma il suo mettersi così, a nudo, l'aveva piacevolmente colpita. Era molto orgogliosa.
"Sono fiera della persona che ha scritto queste parole. Grazie per averci donato un pezzetto di te. È grazie a tutti per esservi aperti con noi" si complimentò con tutti i suoi studenti. Nonostante i timori avevano fatto tutti del loro meglio. Era davvero entusiasta di come quella pazzia, nata per caso, era stata messa in atto.
"Vi lascio con questa poesia che, una mia cara amica, ha scritto apposta per questa occasione:
Non si ama perché si decide di farlo
Per concedere un favore
Per compassione verso l'altro
Non si ama per riempire il tempo
Un vuoto
Una notte
Non si ama per dormire tranquilli
Non si ama per concedersi un lusso
Ci amiamo perché un giorno le nostre anime
Tremando di passione
Hanno deciso
Di sfiorarsi "
Anna, estasiata dalla poesia, non poté nascondere il luccichio dei suoi occhi che tanto fece emozionare Gilbert.
Era esattamente quello il motivo per cui lui amava Anna.
"A domani ragazzi"
Note:
Questa storia è nata un po' per caso. La mattina mentre andavo in università ho buttato giù una frase, così di istinto, e la ho inviata a ADAwonderland
Lei mi ha spronato a scrivere ed ha accolto le mie lacrime e i miei sfoghi mentre questa one-shot prendeva forma. Non la ringrazierò mai abbastanza per starmi accanto (Asse Lecco-Milano permettendo) sempre. Anche lei, con il suo pensiero oltre con il supporto morale, ha dato il suo apporto alla storia.
La poesia è della mia poetessa personale. Un immenso grazie anche alla mia Frafri che mi ha donato uno dei suoi lavori.
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