Capitolo 18 Il riflesso del futuro~♡ (𝕱𝖎𝖓𝖆𝖑𝖊)
Narratore: Nobita
Stavo dormendo serenamente, facendo tanti bei sogni su di me e Gian..
È così carino, dolce, attraente..
Lui è il mio tutto!
Improvvisamente, sentii un rumore, che mi riportò alla realtà.
DRIN DRIIIN!
Era la sveglia e ciò significava, che mi devo preparare per uscire con Gian.
Sorrisi a quel pensiero e mi alzai subito, per poi andarmi a cambiare e mettermi tantissimo profumo.
Devo essere attraente.
Appena diventai "perfetto", uscii di casa, per andare a cercare Gian.
Non ci volle tanto tempo prima che lo trovassi, perché fu proprio Gian a trovarmi.
<<Hey Nobita!>>
Esclamò avvicinandosi a me sorridente e io arrossii di colpo imbarazzatissimo.
<<C-ciao Gian>>
Lo salutai teneramente e lui mi prese per mano.
Arrossii immediatamente a quel contatto e cercai di pensare razionalmente.
<<Dove vuoi andare?>>
Mi chiese Gian e io uscii dai miei pensieri.
<<Eh? Oh, beh... Ovunque va bene>>
Risposi rossissimo e imbarazzato e Gian mi sorrise e disse:
<<Bellissima risposta. Beh, allora ti porto un posto bellissimo>>
Disse Gian e io gli sorrisi dolcemente.
<<Va bene>>
Risposi ed iniziammo a camminare, mano nella mano.
Mentre camminavo con Gian, mi sentivo molto a disagio e rosso.
Sentii Gian accarezzarmi la mano dolcemente e io gli rivolsi uno sguardo.
<<Che c'è? Ti metto a disagio?>>
Mi chiese Gian dolcemente e io arrossii di più.
<<No no... Sto bene>>
Risposi abbassando un po' lo sguardo rosso e senza preavviso, sentii delle labbra sulla mia guancia e mi saltò in battito.
Il mio viso arrossì tantissimo e il mio cuore accelerò.
<<Va bene, comunque stiamo arrivando>>
Disse Gian ed io tornai alla realtà ed annuii rosso; con il cuore che mi batteva a mille.
Appena arrivammo a destinazione, rimasi sbalordito.
Gian... Mi aveva veramente portato in un posto del genere?
Mi ha veramente portato...
<<Wow...>>
Commentai sbalordito, fermando i miei pensieri e poi dissi:
<<Ma questa è-...>>
Prima che potessi finire, Gian mi fermò e disse:
<<Odaiba, isola artificiale nella baia di Tokyo. Lo so>>
A quell'affermazione rimasi ancora più sbalordito e Gian mi sorrise.
<<Non sapevo che si trovasse qui...>>
Commentai e Gian mi si avvicinò di più e mi accarezzò la guancia.
<<Beh, non ci pensare al momento... Rilassati e divertiamoci.>>
Mi disse Gian, guardandomi negli occhi ed io non potei fare a meno di incantarmi.
<<O-ok..>>
Risposi e Gian si staccò, per poi prendermi per mano e farmi fare una passeggiata con lui.
Quant'è carino..
𝕼𝖚𝖊𝖘𝖙𝖆 è 𝕺𝖉𝖆𝖎𝖇𝖆
Andammo a sederci sulle rocce, nella riva del mare e Gian mi prese per mano.
Senza neanche rendermene conto, poggiai la testa sulla sua spalla e Gian mi avvolse il braccio intorno ai fianchi.
Restammo così per un po', finché non mi resi conto della nostra posizione.
Arrossii tantissimo e cercai di staccarmi.
<<S-scusami...>>
Dissi rossissimo, ma prima che potessi staccarmi totalmente, Gian mi accarezzò la guancia ed io mi incantai.
<<Sta tranquillo..>>
Mi disse ed io annuii rossissimo ed incantato.
Ero così ammaliato dalla sua bellezza e dai suoi occhi castani; che non mi resi conto che ci stavamo avvicinando..
Quel momento, sembrava che stesse durando per sempre e che c'eravamo solo noi due, in tutto il mondo..
Continuai a guardare i suoi occhi, con le guance caldissime ed il cuore che mi batteva tantissimo; finché non sentii delle labbra sopra le mie e chiusi gli occhi ricambiando.
Gian...
Mi aveva baciato di nuovo...
Solo che questa volta, non avevo intenzione di staccarmi, per nessun motivo.
Infondo è ciò che voglio!
Voglio baciarlo e sentirmi suo per sempre.
Voglio che quel momento, durasse per sempre..~♡
Continuai a baciarlo, continuamente e sincronizzatamente.
Tutta quella dolcezza, mi faceva sentire amato e allo stesso tempo desiderato.
L'amore, non è una cosa che capita tutti i giorni ed esso, può essere anche la persona che meno ci si aspetta; perché perdonando, si va avanti..
Ormai l'ho capito.♡
Quel bacio durò allungo, finché non fui costretto a staccarmi.
Gian mi guardò preoccupato ed io mi accorsi soltanto, di avere del sangue sulla spalla.
Cercai di capirci qualcosa, ma non potendo resistere, svenni all'istante.
Narratore: Gian
<<NOBITA?!?!!!>>
Esclamai, mentre lo vidi svenire su di me.
Lo presi velocemente in braccio e lo poggiai su una roccia.
"Qualcuno l'aveva ferito, ma io non ho visto nessuno!.."
Pensai agitato e controllai sotto la sua maglietta, per vedere la gravità della ferita.
"È troppo profonda..."
Pensai ed iniziai a curarlo, dandogli un bacio sulla fronte per rassicurarlo.
<<Andrà tutto bene..>>
Dissi, ma mentre lo curavo, sentii dei rumori.
<<Chi va là?!..>>
Urlai, spaventato allo stesso tempo e improvvisamente, sentii una risata inquietante.
<<Guarda un po' chi c'è! Sapevo che oggi mi sarei divertito.>>
Disse un ragazzo inquietante e io mi arrabbiai tantissimo; mettendomi sulla difensiva di Nobita.
<<CHE COSA GLI HAI FATTO?!?!!>>
Urlai e quel ragazzo si mise a ridere e disse:
<<Stai calmo, sono solamente nervoso, perché quel bastardo ha ucciso mia sorella.>>
Appena disse quell'affermazione, sbiancai, ma non volendo crederci.
<<SEI UN BUGIARDO!! LUI NON LO FAREBBE MAI E SE TE L'HA DETTO QUALCUNO, È UNA NOTIZIA FALSA!!!>>
Urlai sulla difensiva del mio unico vero amore.♡
<<Non credo proprio e ad ogni modo, il re lo vuole vedere.>>
Disse quel ragazzo e io mi misi davanti a Nobita.
<<SE PROVI SOLO A TOCCARLO, NE PAGHERAI LE CONSEGUENZE!!>>
Urlai, spaventato allo stesso tempo e quel ragazzo mi fece un ghigno malefico.
<<Sai, urlare non ti porterà proprio a nulla>>
Disse e mi ferì il braccio, con lo sguardo.
Urlai di dolore, ma cercai di resistere.
<<CHE COSA SEI?!?!!>>
Urlai dolorante, mentre mi stringevo il braccio, ma quello continuò a sorridere.
<<Sono un Niptumiano, mi chiamo Sebastian e tu non puoi fermarmi>>
Disse con una tranquillità disumana e prima che potessi dire qualcosa, aprì un portale e mi strinse il collo con una mano apparsa dal nulla; portandosi via Nobita.
<<No! NOBITA?!?!!>>
Urlai disperato e scoppiai a piangere, cadendo a terra disperato; mentre quella mano scomparve.
Narratore: Nobita
Mi risveglia disorientato e confuso..
Cercai di muovermi, ma non ci riuscii..
Inizia a guardarmi intorno e scoprii di essere legato ad una sedia.
Iniziai a lamentarmi e cercai di liberarmi in tutti i modi.
<<Ma guarda un po' chi c'è! Colui, che ha ucciso, i miei due figli!>>
Esclamò un uomo, arrabbiato e minaccioso.
<<NON SONO STATO IO!!>>
Urlai, ma improvvisamente, una ragazza con i capelli fucsia mi tappò la bocca.
Cercai di reagire, ma appena la vidi meglio sbiancai, spalancando gli occhi.
Era...
Era Mirian?!...
LA FIDANZATA DEL MIO MIGLIORE AMICO?!!...
<<Mi dispiace Nobita, ma come tradizione, ti devo uccidere per difendere il popolo.>>
Disse Mirian, ma prima che estraesse la sua spada, entrò una gatta robot bianca ed io la riconobbi.
Era Denise, la sorella di...
La sorella di Josh...
<<MIRIAN, BASTA!!!>>
Esclamò Denise e il padre si intromise e disse:
<<Come ti permetti ad interrompere la cerimonia, Denise? Spero sia qualcosa di importante.>>
Disse il padre e Denise annuì e disse:
<<Si è importante! Qui, nella mia mano, ho le prove che Mirian e Sebastian, sono degli impostori!!>>
Esclamò Denise e a Mirian, gli cadde la spada dalle mani; segno della sua colpevolezza.
Il padre guardò malissimo Mirian e poi si rivolse a Denise.
<<Quali prove? Fammele vedere>>
Disse il padre, ma prima che Denise potesse farlo, Mirian cadde in ginocchio davanti a suo padre.
<<Ti prego padre, perdonatemi! Lo ammetto, ho ucciso io mia sorella; l'ho avvelenata perchè ero stufa della sua cattiveria!!! Perciò... Mi pento di ciò che ho fatto...>>
Disse Mirian in lacrime e prima che il padre potesse rispondere, essa prese la spada e si pugnalò al cuore.
Denise spalancò gli occhi sconvolta e si portò una mano alla bocca; non potendo crederci.
Improvvisamente, entrò Sebastian e si avvicinò a Denise.
<<E così... CI HAI TRADITI?!?!!>>
Urlò Sebastian, spingendo Denise a terra.
<<SEBASTIAN?!! SMETTILA!!!! AMMETTI, DI AVER UCCISO JOSH; AVANTI!!!!>>
Urlò Denise e Sebastian si mise a ridere mentre piangeva e disse:
<<Ok, lo ammetto... Ho ucciso io Josh..
Perciò, per difendere Niptum e mia sorella..>>
Sebastian si fermò e prese immediatamente la spada.
Denise, cercò di toglierla, ma Sebastian la allontanò con la spada, con gli occhi ricoperti di lacrime.
<<È la stessa spada, con la quale mia sorella si è appena uccisa... Perciò, con il cuore infranto, mi ucciderò con i segni del legame fraterno.>>
Disse Sebastian e prima che Denise lo potesse fermare, Sebastian si pugnalò al cuore e morì all'istante.
Denise cadde a terra sconvolta e con il cuore affranto e scoppiò a piangere addolorata.
Da quattro fratelli, è passata a non averne neanche uno...
<<La giustizia di Niptum, è una cosa seria e la legge è chiara...
Avendo solo un'erede, tu, Denise, diventerai la futura regina di Niptum...
Libera quel ragazzo.
Mi dispiace che sia finita così, però tua sorella e tuo fratello gemello, erano malvagi...>>
Disse il padre e Denise, addolorata si alzò e cominciò a slegarmi.
<<Mi dispiace Nobita..>>
Disse Denise e improvvisamente, il padre si alzò e prese la spada.
Io sbiancai e sudai freddo, mentre tremavo ed indietreggiavo.
<<Però, non sei riuscito a salvare i miei figli! Perciò, come dice la tradizione; dobbiamo combattere!!>>
Esclamò il padre, puntandomi una spada addosso.
Cercai di calmarmi e iniziai a pensare.
"Infondo, non ho più niente da perdere... Dovrei sfruttare i miei nuovi poteri, come mi ha insegnato Denis."
Pensai e cercai di trasformarmi.
Chiusi gli occhi e i miei capelli iniziarono ad allungarsi e lo guardai con uno sguardo che farebbe gelare il sangue.
Iniziammo a lottare e ad un certo punto, aprii il portale della mia dimensione.
Mentre combattevamo, il padre cercò di uccidermi; però improvvisamente, Denise si mise davanti a me ed iniziò a proteggermi.
Non uccise suo padre, però aprì una dimensione nera e lo bandì in quella dimensione a vita.
<<È una prigione, resterà lì per sempre.
Nobita, meglio se torni a casa, penserò io a Niptum e non ti succederà più nulla..>>
Disse Denise e io la abbracciai.
Ella ricambiò, essendosi spaventata tantissimo.
Appena ci staccammo Denise mi sorrise e disse:
<<Torna da Gian e sorridi>>
Mi disse Denise e io uscii dal portale, tornando nella mia dimensione; mentre i miei capelli e il mio corpo tornarono normali.
Ero ricoperto di sangue, ma non aveva importanza.
<<Gian?!..>>
Lo chiamai mentre stava piangendo.
Egli alzò lo sguardo e si alzò immediatamente, correndo ad abbracciarmi.
Ricambiai l'abbraccio, stringendolo forte a me.
<<Oh Nobita, mi hai fatto preoccupare!!>>
Esclamò Gian e io lo abbracciai più forte e disse:
<<Ora è tutto apposto.>>
Ci abbracciammo per un po', finché l'abbraccio non si sciolse.
<<Nobita... Comunque ci tenevo a dirti una cosa... Sappi, che io ti aspetterò, anche fino alla morte se è necessario..>>
Disse Gian ed io lo guardai intenerito e dissi:
<<Non ci sarà bisogno di aspettare tutto quel tempo..>>
Detto questo, mi chinai e lo baciai improvvisamente, mettendomi in appunta di piedi.
Gian rimase sorpreso, ma ricambiò, avvolgendomi le braccia intorno ai fianchi.
Da quel momento in poi, siamo stati sempre più uniti.
Non ci lasciammo mai e restammo sempre fedeli l'uno nell'altro.
Iniziò ad aiutarmi con i miei due gemelli e li cresse insieme a me; come se fossero anche figli suoi.
Alla fine, ho deciso di chiamare l'altro mio figlio Hope, che significa speranza.
Scoprii di essere un elfo, grazie a Sewashi; che poi si sposò con Doraemon ed ebbero tre figli.
Non diventai mai un elfo, perché volevo restare umano.
Per quanto riguarda Denise, diventò una regina e al momento giusto, le presentammo Suneo e lei si innamorarono perdutamente.
Più avanti si sposarono anche loro ed ebbero quattro figli.
Dopo qualche anno, io e Gian ci sposammo e decidemmo di avere altri figli.
I più grandi, decidemmo di chiamarli Nadia e Gengy e la più piccola Amy.
Niente poteva andare meglio di così e la vita, iniziò a sorriderci..
Per sempre, finché morte non ci separi.~♡
𝕱𝖎𝖓𝖊♡
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