L'infinito

- E' un piccolo idillio composto a Recanati e pubblicato nella 1° edizione di Canti

- Inizia come idillio (il paesaggio circostante) poi si sovrappone la mediazione filosofica della natura dell'uomo, dei sensi (di conseguenza legato al piacere)

- Teoria del "vago e dell'indefinito": la siepe mette in moto l'immaginazione

- Infinito Spaziale: il poeta inizia a vedere la siepe lontana, e si capisce perché usa aggettivi dimostrativi tipo: quello e quella

- Infinito Temporale: desiderio che non ha ne per durata di tempo ne di spazio (nel mondo reale non c'è nulla che lo può appagare)