Un Lungo Viaggio

Caro diario,

Hai capito Giacomo?

Lui era innamorato di me già prima!

Sto esplodendo dalla gioia!

Ma riprendiamo il nostro discorso.

Quel 5 luglio partimmo per il nostro lungo viaggio per la Calabria e durante tutto il tragitto, insieme al vescovo di Martiriano, chiaccherammo e una volta giunta la notte ci fermammo in un ostello per riposarci.

Quella notte Giacomo Casanova fece una cosa che mi stupii: chiese una camera singola solo per noi due!

Quando ci dirigemmo nella nostra stanza ci preparammo per la notte e ci addormentammo insieme.

Stare nel suo stesso letto fu meraviglioso: prima di chiudere gli occhi lo osservai ed era di una bellezza spettacolare: " Dio si è dato davvero da fare per creare una così bella creatura".

Lo avvicinai a me e lui non si staccò ma sorrise teneramente avvicinandosi di più al mio corpo.

Il giorno seguente, all'alba, ripartimmo per la nostra spedizione.

Dopo quella notte, ogni volta che ci fermammo in un ostello, dormimmo insieme.

Una volta giunti in quel luogo Giacomo, profondamente turbato dalle condizioni di miseria del luogo, chiese congedo.

Partimmo per altre due città: Napoli e Roma.

Napoli era piuttosto povera ma veramente bella: rimasi colpita dal vulcano Vesuvio e dai bellissimi fiori che sorgevano sulle sue pendici, le ginestre.

Come promesso da Giacomo, la mattina e il pomeriggio lo passammo ad ammirare la bellezza del luogo e la notte prendemmo due stanze separate così che lui potesse divertirsi con le ragazze conosciute a un pub.

L'anno successivo conobbi, ad Ancona, la mia più cara amica Bellino.

Bellino era una ragazza che si finse un cantante castrato per poter svolgere la sua professione visto che le donne non potevano farlo.

Giacomo si innamorò di lei e durante tutto soggiorno in quella città passò il tempo in sua compagnia.

Purtroppo una volta che tornammo a Venezia ci aspettò una brutta sorpresa.

Il destino amava farsi beffe di me.

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