Sorprese

Caro diario,

Ho trovato alcuni scritti di mio marito e non ci crederai mai a quello che c'è scritto: lui era già innamorato di me nel 1742!

Io pensavo che si fosse accorto di me solo dopo che tornammo a Venezia e andai in sposa a  Michele Grimani!

Che bellissima sorpresa!

Carissimo diario ora che l'ho saputo te lo racconto dal suo punto di vista.

_________________

Io come al mio solito andavo in quel piccolo giardino che considerai il mio luogo sicuro dove potevo sfogarmi quando sentii piangere.

Mi avvicinai e c'era una bambina dai lunghi capelli rossi, gli occhi marroni e un piccolo vestito da principessa che stava piangendo; lei mi chiese, in scozzese, chi fossi e io non capii nulla allora lei lo ripeté nella mia lingua e io mi presentai.

Passammo tutto il nostro tempo a chiacchierare e a conoscerci fino a quando non si fece piuttosto tardi.

Il giorno successivo ci rivedemmo, così come anche il giorno dopo ancora fino a quando, purtroppo, dovetti partire per Padova per frequentare lì le scuole.

Fu tristissimo dire addio a quella splendida bambina dai capelli rossi e sapevo benissimo che durante gli anni scolastici mi sarebbe mancata moltissimo.

Studiavo, studiavo e studiavo ma non vedevo l'ora di tornare a Venezia per poter passare il tempo con lei e sentire la sua risata cristallina.

Dopo che mi laureai in diritto decisi di partire per Costantinopoli e Corfù per colmare la mia curiosità.

Quelle due città furono veramente stupende: Costantinopoli era una città sul mare e naturalmente mi diedi alla pazza gioia così come anche a Corfù.

Dopo lunghi viaggi, il 10 giugno 1742, tornai a Venezia e quella stessa notte decisi di portare a letto due splendide fanciulle; entrammo in una piccola locanda e la sua oste mi fece battere forte il cuore: " Non ci credo! Non può essere lei... Jane Jones! Quella bambina dai lunghi capelli rossi!! Non è possibile!".

Quando i nostri sguardi si incrociarono io feci una faccia confusa ma subito lei chiarí tutti i miei dubbi: era la bambina che incontrai nel giardino.

Si fece tremendamente bella ma soprattutto diventò una donna, una splendida donna.

Ci abbracciammo dopo tanto tempo e poi lei mi diede le chiavi per la mia stanza.

Quella notte diedi il mio corpo a quelle fanciulle ma il mio cuore era nelle mani di Jane Jones.

Tutte le mattine noi ci vedemmo nel nostro luogo segreto, parlammo a lungo e ogni volta che lei rise il mio cuore ballò una dolce danza; mi innamorai e non potetti farci niente.

Tutte le notti io continuai con il mio comportamento libertino ma a lei non importò.

Il 18 marzo 1743 la mia carissima nonna morì e dovetti partire con mia madre per un'altra città lontana da Jane.

In quei giorni lei mi mancò come l'aria e per colmare questo vuoto mi diedi, ancora una volta, al piacere.

Per questo mio comportamento venni rinchiuso per quattro mesi nel Forte di Sant'Andrea.

Quei lunghi mesi furono veramente noiosi e terribili: Jane, in quella solitudine, mi mancò moltissimo e il mio cuore urlò ogni volta il suo nome.

Finalmente a inizio luglio venni lasciato libero e tornai a Venezia per rivedere la mia carissima Jane.

Una volta giunto nel nostro luogo segreto la trovai lì e lei, vedendomi, mi sorrise.

Chiaccherammo a lungo fino a quando lei mi comunicò che aveva trovato un ragazzo e sentii il mio cuore spezzarsi: " No, non può essere! La mia Jane! Come può avermi fatto ciò? Io le ho dato la parte più preziosa di me e lei l'ha distrutta!".

Io ribattei freddamente che fui felice per lei ma in realtà le mie parole nascosero ben altro poi il nostro discorso cadde sui viaggi e io le proposi di accompagnarmi in Calabria, lei dopo vari tentennamenti, accettò.

Così il giorno successivo partimmo per il nostro viaggio.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top