Caro diario,

Ti stavo raccontando che Giacomo si innamorò di Bellino e noi passammo tutte le giornate insieme.

Eravamo un trio inseparabile.

Una volta che tornammo a Venezia a casa mia mi aspettò Michele Grimani con i suoi genitori.

Io fui sorpresa di trovarlo lì e qualcosa mi diceva che la situazione era piuttosto seria:

- Grimani cosa ci fate qui? -

- Abbiamo passato molto tempo insieme e su suggerimento dei miei genitori ho deciso di chiedere la tua mano - disse Michele deciso.

" Come? La mia mano? No, il mio cuore appartiene a Giacomo non posso sposarlo!".

- Michele tu mi piaci ma il mio cuore appartiene a qualcun altro, mi dispiace -

- E chi ti avrebbe rubato il cuore sentiamo. È per caso quel donnaiolo, Giacomo Casanova? Se mi sposassi vivresti una vita agiata e non una vita di stenti -

- Sì, ma sarebbe una vita vuota senza vero amore -

- Ti prego Jane, io ti amo - mi implorò in ginocchio.

Io esitai ma poi annuii:

- Perfetto, stasera darò una serata in nostro onore e annuncerò a tutti il nostro fidanzamento - annunciò felice.

Lui uscì di casa e io mi preparai per la serata alla reggia Grimani.

Una volta giunta l'ora mi avviai al castello e venni accompagnata da un maggiordomo all'interno del soggiorno già pieno di persone che ballavano; una volta arrivata davanti a Michele lui chiese il silenzio:

- Benvenuti a tutti, ho voluto ideare questa serata per annunciare a tutti voi il mio fidanzamento con Jane Jones -

Tutti i presenti applaudirono energicamente dopodiché  la musica ricominciò e nel bel mezzo della folla intravidi Giacomo uscire dalla stanza e lo seguii.

Adesso caro diario vorrei riportarti quello che, in quella serata, passò nel cuore del giovane Casanova.

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Venni invitato alla reggia dei Grimani per suonare il violino per una serata speciale che organizzarono.

Quando Jane entrò all'interno del soggiorno Michele le prese la mano e annunciò il loro fidanzamento.

Il mio cuore si spezzò in mille pezzi e con le lacrime agli occhi uscii dalla stanza: " perché Jane ha accettato? È veramente innamorata di lui?".

Sentii bussare alla porta della mia stanza e domandai con tono spezzato:

- Chi è? -

- Sono io, Jane -

- Vattene! -

- Posso parlarti? -

Io sospirai:

- Va bene -

Lei entrò e si sedette accanto a me:

- Giacomo tu ami Bellino e Michele ama me, siamo felici tutti e due no? -

- Credi che ami veramente Bellino? È soltanto un amore passeggero -

- Allora a chi appartiene veramente il tuo cuore Giacomo? -

- Lo sai già - le dissi facendo incrociare i nostri occhi.

- Tu mi ami? Allora dimostramelo -

Avvicinai le mie labbra alle sue e ci unimmo in un bacio profondo e passionale; sentii il mio cuore battere sempre più forte come un tamburo poi ci staccammo per spogliarci e una volta completamente nudi ricominciammo a baciarci.

Sentii la passione divampare come un fuoco dentro di me e delicatamente penetrai di lei.

Lei era il mio gioiello più prezioso e come tale la trattai.

Una volta che venimm insieme lei disse:

- È stato bellissimo Giacomo, davvero. Sono davvero fortunate le donne che vengono a letto con te -

- Sì, ma tu sei il mio gioiello più prezioso e raro e come tale devi essere maneggiata con cura. Ti amo Jane Jones, mia principessa -

- Ti amo Giacomo Casanova, mio cavaliere -

Alla fine ci addormentammo insieme e Michele era solo un uomo secondario di minore importanza.