I screamed out so loud but no one heard a thing
Rose
-Okay, questo non è affatto divertente- alzo lo sguardo. Le luci della scuola continuano a lampeggiare, mentre fuori la tempesta imperversa senza accennare a calmarsi.
-Primo Halloween con i poteri eh? E' abbastanza difficile- Chris ridacchia, passandomi un braccio intorno alle spalle. Qualcuno ci fissa e comincia a bisbigliare. –Ehi, non ci pensare-
-Io ti ho sempre visto calmo, come fai?- in tutti questi anni, lui è sempre stato l'unico che non ha mai perso il controllo, e questo mi stupisce parecchio.
-Semplice, ho trovato la mia ancora, qualcosa che mi aiuta a controllarmi-
-Qualcosa che manca a tutti, noto-
-Per Daniel eri tu- arriviamo fino all'aula di letteratura. Corrugo la fronte davanti alle sue parole, anche se mi era sembrato strano che non fosse ancora saltato fuori nella discussione, visto che ogni cosa si riconduce sempre a lui. –Non dirgli che ti ho riferito questa cosa ma, lo scorso anno, quando Seth lo minacciava ed Albus se ne andava in giro per la parte oscura di New Orleans, tu eri più o meno l'unica cosa che lo tratteneva dal dare di matto. Perché diciamoci la verità, lui non ha mai avuto un carattere facile-
-Assolutamente no- ridacchiamo entrambi, eppure io non posso fare a meno di sentire un nodo alla gola che quasi mi impedisce di respirare. –Lo sai che, dicendomi una cosa del genere, non mi aiuti per niente?-
-Non voglio complicare la situazione, ma ci tengo a farti sapere che gli è sempre importato di te, e che nemmeno io capisco l'intera storia di Skyler-
-Ah bene, sia ringraziato il cielo non sono l'unica- in quel momento, la luce salta completamente, lasciando l'intera scuola al buio. –Non sono stata io, vero?-
-No, decisamente- Daniel compare al mio fianco, col cellulare che gli illumina il volto, nonostante non ce ne sia bisogno, visto che ancora abbiamo un po' di luce. –Sono io, rilassati-
-Smettila di spuntare all'improvviso-
-Ma non sei tu quella che vede film dell'orrore come se fossero commedie romantiche?-
-Ho capito, ma questo non ti giustifica dall'apparire come un fantasma ogni volta che ne hai l'occasione. Anche perché non credevo che ti piacessero-
-Zitta un attimo Rose- mi fa cenno di tacere, ed in quel momento, mi viene la pelle d'oca, proprio come l'altro giorno al funerale. –Hai sentito quello che ho sentito io?-
-Fantasma?-
-Fantasma-
-Ed ecco che ci risiamo- Chris rotea gli occhi al cielo, e si guarda intorno. –Devo avvertire gli altri?-
-Regola numero dei film dell'orrore: mai separarsi- i due ragazzi mi fissano, ma è semplicemente la verità. Chiunque abbia visto almeno un horror sa che bisogna sempre rimanere insieme, qualsiasi cosa accada.
-Avviso a tutti gli studenti. E' la preside Smith che vi parla. Siamo in stato di allerta massima causa maltempo, dirigetevi tutti in biblioteca e attendete istruzioni. Non usate gli ascensori e tenetevi il più lontano possibile-
-Questa cosa non mi piace, non mi piace per niente-
-Andiamo- Daniel afferra la mia mano e si scambia un cenno d'intesa con Chris. In poco tempo, i corridoi della scuola sono invasi dall'intero corpo studentesco della Marymount, e la tensione nell'aria diventa sempre più forte. Sta per succedere qualcosa, e non credo che mi piacerà per niente.
-Io non vorrei dire che credo che siamo sotto attacco, ma credo che siamo sotto attacco-
-Grazie Chris, questo ci aiuta parecchio-
-Sotto attacco? E di chi?-
-Degli Psuché. Stanno cercando di riportare in vita Morsein, e hanno bisogno delle sue ceneri per farlo-
-E questo cosa ha a che fare con noi?-
-Qui viene la parte bella Rose: l'unica che può trovarle sei tu. Tuo padre le ha nascoste da qualche parte nella casa dei tuoi nonni a San Francisco e poi ha instillato il ricordo nella tua mente-
-E perché io non ho la minima idea da dove iniziare?-
-Semplice, perché, per tenerti al sicuro, ti ha fatto dimenticare ogni cosa. Avresti ricordato solo se sarebbe stato necessario- prima che io possa anche solo realizzare quello che ha appena detto, Daniel mi strattona per un braccio, e mi lancia dentro una delle sale di studio della biblioteca, dove ci sono già Daisy, Audrey, Skyler e Diana.
-Devi lavorare sui modi, mi hai fatto male- Daniel e Chris si affrettano a chiudere la porta, spaventati e concitati.
-Scusami, non era mia intenzione, ma in questo momento sei, per loro, come la Stella Cometa per i Re Magi, e non possiamo permetterli di trovarti-
-Noto che stai migliorando con le similitudini, sono compiaciuta. Da nodo di salsiccia a Stella Cometa, sto per commuovervi- soffoca una risatina, cercando di rimanere serio.
-Cerchiamo di ragionare un attimo, invece di correre ai ripari prima del tempo: loro sanno che Rose non ricorda, quindi è praticamente inutile in questo momento-
-Ed è qui che ti sbagli Daisy- Daniel poggia una mano sulla mia fronte. –Ad Halloween, in ogni cimitero del mondo, si riunisce il gruppo dei Guardiani, e loro sono in grado di spezzare ogni tipo di incantesimo, anche quelli che riguardano la memoria-
-Avete fatto centro- all'interno della stanza, compare la figura di un ragazzo. Ha i capelli ricci e grandi occhi verdi. E no, non è Harry Styles. –Nella testa della vostra amica c'è un muro, un muro che solo loro possono buttare giù-
-E tu chi sei?- esclama Diana, riducendo gli occhi a due fessure.
-Mi dispiace, che maleducato. Il mio nome è Mike Stevenson, e sono morto da otto anni-
-Un altro fantasma- mormora Daniel accanto a me. Il ragazzo si poggia sulla mia spalla, fingendo di perdere i sensi. –Non ce la posso fare-
-Ehi ehi ehi, vedi che ci servi ancora, su, coraggio- gli do una leggera scarica sul fianco, in modo da riportarlo in sé. Se c'è una cosa che Daniel Manson odia sono i fantasmi.
-Non sono venuto qui per farvi del male, ma per aiutarvi. E' da un po' che vi osservo, e credo di potervi dare una mano-
-Eri tu l'entità che ha cercato di mettersi in contatto con me lo scorso Halloween?-
-Sì, solo che ho visto quanto fossi triste quando lo hai scoperto a letto con...era la vostra professoressa di inglese, vero?-
-Sì, grazie tanto per avermi ricordato la scena-
-Mi dispiace, non era mia intenzione recarti dolore in alcun modo- abbassa il capo, colpevole. La situazione sta decisamente degenerando.
-Quando sei nato?-
-Nel millenovecentottantasette. Dovrei avere ventisei anni adesso, ma sono stato ucciso quando e avevo diciotto, nel duemilacinque, ed è da allora che vago sulla terra...-
-...nella vana speranza di ritrovare la tua amata?- ci giriamo tutti verso Daniel, che incrocia le braccia al petto. –Che c'è? L'ultima volta è andata così-
-In realtà vorrei semplicemente sapere chi mi ha fatto questo e per quale motivo, ma voglio anche aiutare voi. Ho vissuto durante il periodo dell'ascesa di Morsein, della guerra e della sua caduta, posso essere davvero utile alla causa. Certo ero piccolo, ma c'ero-
-E cosa vorresti in cambio?- le scapole di Audrey si avvicinano tra di loro, le posso chiaramente vedere attraverso la t-shirt. Potrebbe spiccare il volo da un momento all'altro.
-Niente, perché pensi questo?-
-Perché tutti vogliono qualcosa. Lo scorso anno un lupo mannaro si è intromesso fra di noi e ha creato fratture che, ad oggi, non si sono ancora rimarginate- esclama Audrey.
-Non cercherò di creare altri problemi Rose, questo ve lo posso promettere- si rivolge direttamente a me, ed io mi mordo il labbro. Non sono esattamente nelle condizioni di dare fiducia a qualcuno, in questo momento. –Sto cercando soltanto un'altra ragione per sentirmi vivo-
-Non abbiamo tempo per una missione suicida- le iridi di Daniel iniziano a colorarsi di un viola acceso.
-Io sono l'unico che può condurvi dai Guardiani oggi passando totalmente inosservati. La mia aura da fantasma vi coprirà-
-Credevo che, di solito, voi foste attratti da quelli come me, intendo dagli umani-
-In giorno normali sì, ma oggi no. Oggi possiamo girare tra gli uomini senza correre alcun rischio. Prova a toccarmi, sono fatto di carne e di ossa proprio come te- titubante, e con Daniel che mi afferra per un braccio, allungo una mano verso il ragazzo. Le mie dita sfiorano la sua mano. Non ci posso credere, lo sento, lo sento eccome.
-Credevo di aver imparato ormai ogni cosa che c'era scritto in quei libri-
-A volte c'è bisogno anche della pratica, oltre che della teoria-
-Quindi ne abbiamo aggiunto un altro al gruppo, che bello- Daisy incrocia le braccia al petto, l'intera situazione ha dell'incredibile.
-Vi giuro che non vi creerò alcun problema, sarò il vostro angelo custode-
-Ooh di quelli ne abbiamo avuti anche abbastanza, grazie- alzo le mani. L'ultima cosa che voglio è avere un altro di questi nelle vicinanze. –Piuttosto, a che ora pensi che sia meglio andare al cimitero?-
-Rose solo tu puoi fare domande del genere- Diana non ha tutti i torti, ma voglio che mi sblocchino ogni ricordo che mi è stato occultato negli ultimi anni, voglio finalmente sapere chi sono e di cosa sono capace.
-Non c'è un momento preciso- si stringe nelle spalle. Mi siedo, mia madre non deve minimamente neanche sospettare una cosa del genere, o questa è la volta buona che mi rispedisce a San Francisco da mia nonna.
-Hai organizzato una festa per questa sera, vero?- alzo il capo verso Daniel. Il ragazzo sospira, mi chiedo come gli sia potuta venire un'idea del genere, dopo quello che è successo il primo anno. –Bene. Ci vediamo dietro l'angolo di casa mia. Dirò a mia madre che sto andando da lui, non sospetterà di niente-
-E noi ci vediamo direttamente al cimitero?-
-No Audrey, è una cosa che devo fare da sola. Vi raggiungo più tardi-
-Non se ne parla minimamente- Daniel scuote la testa, passandosi una mano tra i capelli biondi. –Non ti lascio andare da sola con una specie di Casper adolescente spuntato dal nulla-
-Sono ancora qui, e ci sento-
-Zitto tu- i suoi occhi si inscuriscono sempre di più.
-So difendermi da sola, rilassati-
-Ma se hai questi poteri da tre settimane! Non sai neanche come fare ad attivarli-
-Daniel, però questa è la prima festa che diamo insieme, come coppia, non puoi mancare- si volta verso Skyler, col volto rosso dalla rabbia.
-E secondo te uno stupido party è più importante della sicurezza di una persona?! Dico, passi che si tratti di Rose e che lei non sia proprio la tua migliore amica, ma è davvero questo che conta per te?- io ed i ragazzi ci lanciamo uno sguardo imbarazzato, mentre Skyler balbetta, alla ricerca delle parole adatte.
-Sentite, non litigate, può venire Chris con me- il ragazzo sembra cadere dalle nuvole, salvo poi annuire.
-Sì ha ragione. L'accompagno io e poi veniamo direttamente alla tua festa, semplice-
-No- dice secco Daniel. –Andrò io. Tu ti occuperai della mia festa Chris, e non si discute-
-Cosa penserà la gente quando non ti vedrà? Cosa penseranno di noi?- Daisy rotea gli occhi al cielo. La situazione si fa ogni minuto sempre più tesa, non manca molto prima che si raggiunga il punto di non ritorno.
-Rilassati Skyler. In tutte le mie feste, ad un certo punto della serata, sparivo per scoparmi qualcuna, quindi non credo che noteranno tanto la differenza-
-Ehi!- alzo di un'ottava la voce e, finalmente, ottengo la sua attenzione. –Smettila di fare lo stronzo, o la prossima persona contro cui rivolgerò i miei poteri sarai tu-
-La stai difendendo?- esclama Daniel, confuso.
-La stai difendendo?-
-La stai difendendo?-
-La stai difendendo?-
-La stai difendendo?- ripetono a ruota Daisy, Audrey, Chris e Diana. Andiamo, non sono un mostro senza cuore.
-Mi stai difendendo?-
-Mi guardate come se fossi Crudelia DeMon pronta ad uccidere i centouno cuccioli per farne una pelliccia...smettetela, è inquietante come cosa- solo Mike ridacchia, divertito.
-Fate sempre così?-
-E questo è uno dei giorni buoni- un lampo squarcia il cielo, illuminando la stanza. Sussulto, maledetti temporali, non possono essere silenziosi? –A proposito, tu hai detto di aver vissuto l'intero periodo di Morsein, cosa ci sai raccontare?- io e Daniel ci lanciamo uno sguardo d'intesa, mentre il ragazzo prende posto accanto a me.
-Che volete sapere?-
-Tutto quello che possa essermi utile a tenere la mina vagante fuori dai guai- fa un cenno con la testa nella mia direzione. A quel punto, Daisy si schiarisce la voce, e si intromette nella conversazione.
-Che ci possa essere utile, non sei solo in tutta questa storia-
-Avete un po' di faccende irrisolte vedo-
-Va' avanti- Mike gonfia le guance. La stanza inizia a diventare sempre più scura, e la luce non ne vuole proprio sapere di tornare.
-Lucius Morsein era un angelo molto determinato. Apparteneva ad una delle famiglie più importanti del nostro mondo. Aveva uno strano interesse nel rendere gli angeli più forti di tutte le altre creature, voleva che diventassero i padroni di ogni cosa-
-E' proprio così che è scoppiata la Seconda Guerra Mondiale. Siamo sicuri che non sia imparentato con Hitler?- i ragazzi mi guardano ed io mi stringo nelle spalle. –Che c'è? Mi sembra un ragionamento più che ovvio-
-Continua, lei ha queste battute sarcastiche a volte decisamente fuori luogo- incenerisco Daniel con lo sguardo, e lui mi pizzica il fianco.
-Stavo dicendo, ha iniziato a fare degli esperimenti, a combinare insieme gli angeli con le altre creature, solo per vedere cosa ne venisse fuori. E' così che sono nati gli Psuché. Sono angeli che lui ha modificato o che, più semplicemente, hanno deciso di seguirlo-
-Come i Mangiamorte! Anche se le dinamiche mi stanno ricordando di più Shadowhunters ma...-
-Rose!- mi rimproverano. Ma leggo solo io in questo gruppo?
-Dopo aver creato il suo seguito, ha cominciato a sterminare quelli che lui considerava 'impuri', ossia i figli degli umani e degli angeli-
-E' una fortuna che io sia qui con voi, non esistono molti nephelim della mia età- Chris rabbrividisce al pensiero, ed io ricordo quando Daniel mi aveva accennato la stessa cosa qualche anno fa.
-Gli angeli, spesso, per poter stare con gli umani, scelgono la caduta. Rinunciano ad una parte della loro immortalità, come segno d'amore. E' la versione due punto zero dei doni celestiali- io ed il biondo di guardiamo per una frazione di secondo. Non abbiamo bisogno di parlare, sappiamo entrambi cosa stiamo pensando.
-Non solo per stare con gli umani, anche per quelli che lo sono a metà, come te. Chiunque possieda un cinquanta percento di DNA mortale, è considerato tale-
-Possiamo saltare la parte della storia d'amore? Mi fa venire un po' da vomitare-
-Va bene Daisy. Morsein cominciò la sua scalata al Consiglio. Nessuno prese sul serio le sue manie, fino a quando non fu troppo tardi, e iniziò a sterminare chiunque ritenesse dannoso per la sua missione. A quel punto, avendo capito il casino che avevano combinato, ha preso in mano la situazione tuo padre, radunando un gruppo di altri pazzi per poterlo sconfiggere. E la cosa più assurda è che ci sono riusciti. Solo che nessuno ha mai saputo cosa fosse successo a Morsein, fino ad adesso almeno-
-Però- riesco a dire semplicemente. –Mai una volta che le cose vadano lisce come l'olio o che, almeno non siano tanto complicate- mi gratto la testa, che storia assurda. –E io dovei ricordare dove mio padre lo ha nascosto-
-Ha trasferito a te tutti i suoi poteri-
-Che lei non sa minimamente controllare. Potrebbe rischiare di ucciderci- Diana non ha tutti i torti, sono come una bomba ad orologeria, e non ho nemmeno qualcuno che mi possa insegnare come gestirli.
-Ah e credo che sia entrato qualcuno qui dentro, sento una strana elettricità nell'aria- a quelle parole, Daniel scatta come un soldatino, e guarda fuori dall'aula studio.
-Restate qui, Chris, tu vieni con me- il ragazzo si alza e si avvicina al biondo. –Rose non ti azzardare ad avere qualche tuo colpo di testa, è chiaro?-
-Va bene, ma devi darti una calmata. Come per prima, non c'è davvero bisogno che tu venga, voglio dire...-
-L'ultima volta che ti ho lasciato sola, ti ho trovata in una pozza di sangue a casa di Seth, quasi morente. Quindi scusami se non ho alcuna voglia di ripetere quella mia scena-
🤢🤢🤢
-Quindi sta sera andrai alla festa di Halloween di Daniel?- mia madre fa capolino in camera, mentre ammiro quanto io faccia schifo nella mia salopette nera. Devo dimagrire, devo assolutamente dimagrire.
-Ci vanno tutti, ed io mi trovo davanti ad un bivio: se non mi presento, tutti inizieranno a sparlare, dicendo che non ho fatto la mia comparsa perché Daniel sta con Skyler. Se appaio come la Fata Smemorina, invece, borbotteranno lo stesso di quanto io stia tentando di dividerli. Quindi, visto che l'alternativa è sentire Daisy blaterare su quanto sia stata stupida a non andare, cercherò di girare alla larga da loro due e di godermi la serata- e di bere parecchio, quella è l'unica soluzione per poter affrontare ogni cosa, e per fingere di non sentire ciò che gli altri dicono su di me.
-Voglio solo che tu stia bene tesoro, e se questo significa che dovrai stare lontano da Daniel...-
-E' l'ultima persona con cui vorrei avere a che fare ora come ora, fidati- la donna prende il mio volto tra le sue mani, e toglie un po' di trucco.
-Sei bellissima Rose, voglio solo che tu te lo ricordi-
-Adesso devo andare, Chris mi aspetta all'angolo, ci vediamo- mi libero dalla sua morsa e mi fiondo giù per le scale, mentre mi avvolgo nel giubbotto di pelle.
-Mi raccomando Rose, non fare niente di stupito-
-Tranquilla- disse la figlia alla madre, mentre stava per dirigersi al cimitero della città nella notte in cui ogni creatura magica ha i suoi poteri al massimo, incapace di controllarli.
Le stelle sono alte nel cielo, i bambini corrono avanti e indietro per le strade, allegri, con le loro lanterne colme di dolciumi di ogni tipo. A quell'età Halloween era davvero divertente: ti travestivi, giravi per il quartiere facendo 'dolcetto o scherzetto' e poi ritornavi a casi e ti strafogavi di cioccolata e caramelle. Adesso, invece, si va a ballare, si beve e i vestiti devono essere più succinti possibili.
Abbasso lo sguardo sulle mie gambe coperte dalle calze nere, mi sento nuda in questo momento. Le mie Dottor Martens nere strisciano sul terreno, mentre gli schiamazzi intorno a me si fanno sempre più forti.
-Però, hai dato sfogo alla tua creatività oggi- sussulto, ritrovandomi Daniel e Mike davanti. Il ragazzo allunga un braccio verso la mia direzione, seguendo il contorno del volto scheletrico che mi sono disegnata su metà viso. –E dire che, ogni volta, ti lamenti che non sai truccarti, guarda che sei riuscita a fare-
-Mi sento ridicola, quindi sbrighiamoci a fare questa cosa- gli occhi di Daniel, come mi immaginavo, sono di un viola acceso. Lui non è mascherato, non lo è mai.
-Mandate tante vibrazioni contrastanti voi due, è quasi difficile starvi vicino- voltiamo entrambi lo sguardo verso Mike. Ci mancava solo il fantasma psicologo adesso. –Ho capito, argomento delicato, meglio andare al cimitero-
-Esatto- esclamiamo.
Caccio le mani in tasca mentre, con Daniel, mi accingo a seguire la nostra guida dell'altro mondo.
-Aggiungi 'seguire un fantasma al cimitero' alla lista di cose bizzarre che abbiamo fatto in tutti questi anni-
-Credi che debba riordinarla in ordine alfabetico o cronologico?-
-Cronologico, ti servirà quando dovrai riscrivere la nostra storia per il tuo primo libro-
-In realtà mi sta venendo piuttosto facile-
-Lo stai facendo sul serio?- faccio un lieve cenno di sì con la testa. –Incredibile-
-Tutte queste voci stanno cercando di soffocarmi, ed io devo riuscire a metterle a tacere, in qualche modo, e scrivere è l'unico che conosco. Inoltre, Holden si lamenta che non ci stia mettendo più il cuore, quindi sto cercando di rimediare in tutti i modi. Se non dovessi riuscire più a scrivere, la mia vita potrebbe finire anche all'istante-
-Dobbiamo lavorare un pochino sulla melodrammaticità. Credo che, se la diminuissi, il sole continuerebbe a splendere nel cielo, gli uccellini a cantare, e tu vivresti meglio-
-Perché, invece di legge, non prendi medicina? Saresti perfetto come psicologo, è da tre anni che mi rompi le scatole-
-Sono stato soggetto a così tante ingiustizie nella mia vita, che voglio sapermi difendere, la prossima volta che accadrà. Senza contare che c'è mio padre medico, ed io non smanio dalla voglia di diventare come lui-
-Derek è un brav'uomo. Ha avuto i suoi momenti no, ma ora lo vedo un po' meglio-
-Siamo come due estranei nella stessa casa, pensa che non ha mai conosciuto Skyler-
-Strano. Hai provato a parlargliene?-
-E tu hai parlato con tua madre riguardo alle voci che hai nella tua testa?-
-Posso gestirle anche da sola- mormoro, osservando il movimento dei miei piedi sull'asfalto.
-Sappiamo benissimo entrambi che è così. E per favore, non rispondermi con 'ho tutto sotto controllo'-
-Allora non parlo-
-Fate sempre così voi due?- ci limitiamo a guardarlo, e lui riporta la sua attenzione verso la strada. –Lo prendo per un sì-
-Ho paura- Daniel abbassa lo sguardo. I capelli biondi si stanno allungando, non vedo l'ora di rivederli al loro antico splendore. –Ho paura che ti capiti qualcosa questa sera perché, per qualche assurdo motivo, finisco sempre per ferirti ad Halloween. E' come se ci fosse una maledizione su questo giorno-
-E' come se ci fosse una maledizione su di noi- mormoro, col cuore che mi fa male e le lacrime agli occhi.
-Non essere così tanto melodrammatica su, alla fine siamo entrambi...beh non felici, ma stiamo entrambi bene-
-Oh sì certo, tu con l'amore della tua vita ed io come capro espiatorio della scuola. Se un altro si azzarda a toccarmi il sedere, giuro che lo fulmino-
-Chi è stato?-
-Perché, hai intenzione di prenderlo a pugni?-
-Certo che sì-
-Pensavo che volessi rimanere neutrale-
-Rose...-
-Adesso mi dirai che è complicato e bla bla bla bla-
-Lo è, prova a metterti nei miei panni-
-E tu prova a metterti nei miei- sbotto. –La mia vita sta andando a rotoli-
-Non credi di essere un po' melodrammatica?-
-E tu non credi di essere un po' stronzo?-
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