All I can do is say that these arms were made for holding you
Ha azzeccato anche la taglia non ci posso credere- Daisy chiude la zip del mio vestito, mentre io osservo il mio riflesso allo specchio, notando come l'abito scelto da Daniel sia praticamente perfetto per me.
-Non credo che ci sia, in tutto il mondo, persona che ti conosce meglio di lui. A parte me ovviamente, ma ammetto che lui ti è stato più vicino, non avevo il coraggio di parlarti, non sapevo come approcciarmi con te-
-Come fai tutti i giorni. Non ho tentato di ammazzarmi per ricevere un trattamento diverso, ma semplicemente per morire, quindi dovevate comportarvi esattamente come prima. O meglio, come prima della scomparsa di Albus. Quelli sì che erano bei tempi, nonostante tutto-
-Va bene, cercherò di fare del mio meglio- allaccia la collana con la rosa al mio collo, quella stessa che mi aveva regalato mia madre la prima volta che sono uscita con Albus, quasi tre anni fa. –Però non voglio perdere la mia migliore amica-
-E non accadrà- compio un giro di centoottanta gradi, guardando negli occhi Daisy. –Ho permesso a un branco di idioti di avere potere di vita e di morte su di me, ma non accadrà mai più. Nessuno arriverà mai ad avere il controllo sulla mia vita-
-Ben detto Rosebelle- ci voltiamo entrambe, trovando Daniel sulla porta, con in mano un mazzo di rose. Per la prima volta da quando lo conosco, la camicia, azzurra come i suoi occhi, è perfettamente stirata, ed è accuratamente risposta dentro i pantaloni neri. –Visto che ti avevo portato i tuoi fiori preferiti oggi- mi porge il mazzo, con le labbra curvate come un bambino. –Ah è questo è per te, è il mio regalo di compleanno- mi aspetto di trovarmi davanti il solito pacchetto invece, il ragazzo, aggancia al mio polso un braccialetto di Tiffany con le maglie, da cui pendono tre ciondoli. –La rosa rappresenta...beh, lo sai; poi c'è la corona...-
-...se dici che è la tua regina, giuro che ti meno- borbotta Daisy.
-E l'ala d'angelo...-
-Il mio angelo custode che è sempre con me?-
-Sì, su questo ammetto di doverci ancora lavorare ma ehi, è il pensiero quello che conta, no?- sfodera un sorriso a trentadue denti, mentre io scuoto la testa. –Senza contare che so quanto lo volessi, rimanevi incollata alla vetrina per ore-
-Wow, allora qualche volta mi ascolti quando parlo- fa un movimento con le spalle e ride. -Mia madre sarà molto contenta, visto il regalo dello scorso anno-
-Effettivamente sono un po' calato, ma mi farò perdonare- a quel punto, Daisy si schiarisce la voce, attirando l'attenzione su di sé.
-Scusate se interrompo uno dei vostri ennesimi momenti da piccioncini, ma io sono ancora qui, e si sta facendo tardi-
-Non mi avete ancora detto dov'è la festa-
-E' nella mia casa al mare a Kenner- una sensazione di nausea si impossessa di me. Mi porto una mano sullo stomaco, sentendo l'amaro in bocca. –Va tutto bene Rose?- le dita di Daniel sfiorano la pelle delle mie braccia. Alzo lo sguardo verso di lui, i suoi occhi sono talmente belli.
-No è che stavo pensando che tu ed Albus avete le case vicine, e l'ultima volta che ci siamo andati è stata la primavera scorsa, dopo che abbiamo fatto quella visitina a Seth e abbiamo saputo del piano degli Psuché- il ragazzo sospira e, senza dire niente, mi abbraccia. Mi ritrovo ad appoggiare la testa sul suo petto, combattendo, come sempre, con le sensazioni contrastanti che provo ogniqualvolta lui mi si avvicina.
-Andrà tutto bene Rose, te lo prometto, nessuno ti rovinerà il compleanno-
-Non lo permetteremo, sta' tranquilla- Daisy mi accarezza i capelli e sorride, quasi materna.
-Ragazzi, è successo qualcosa?- mia madre fa capolino in camera mia, allarmata, come lo è sempre.
-No, è tutto okay, stavamo per uscire- sorrido e la abbraccio. La donna rimane stupita da quel gesto, ormai diventato inusuale, e mi stringe forte, singhiozzando come una bambina. –Ti voglio bene mamma, non ti volevo far stare male- mi stacco da lei, dei lacrimoni rigano il suo volto scarno. –Non volevo far star male nessuno di voi-
-E' tutto okay Rose- Daniel passa un braccio intorno alle mie spalle. Le sue labbra si posano sulla mia tempia, mentre mi tiene stretta più che puoi. –L'importante è che tu sia qui adesso, il resto è solo un dettaglio- esclama la donna.
-Non è stato giusto prendermela con te, volevi soltanto difendermi-
-Non avevo comunque il diritto di nasconderti una parte della tua vita, non dopo...beh, non dopo che ti sei trovata catapultata in tutto questo-
-Già, a proposito di quello...-
-E' meglio che non parli Daniel, hai perso di credibilità tanto tempo fa- Isebelle lo zittisce, e lui abbassa lo sguardo.
-Dio mio, Chris si deve ricredere, ora sì che non ti abbiamo mai visto tanto docile-
Daniel
-Ce l'abbiamo fatta, sembra felice- Daisy mi affianca, tracannando tutto d'un fiato un flûte di champagne.
-Ehi, vacci piano-
-Scusa, ma sai com'è, sono state settimane un po' difficili-
-Pensi che per me sia stata una passeggiata? Quei pochi momenti in cui la lasciavo sola, mi scolavo un'intera bottiglia di vodka, ma lei ha bisogno di noi più che mai in questo momento, di noi sobri- le prendo il bicchiere, che ha appena afferrato da uno dei camerieri, e lo passo a Chris, che ci ha appena raggiunto.
-Spero che, da oggi in poi, le cose prendano una piega diversa, e che ritroviamo, finalmente, la calma e la serenità che ci meritiamo-
-Io starò bene fino a quando lei lo sarà. Rose sta cercando di rimettere insieme i pezzi della sua vita, ed io devo starle accanto in ogni momento. Sono stato davvero uno stronzo con lei, e devo rimediare. Io la amo, tutto il resto è rumore di sottofondo-
-Oh mio dio, sei diventato romantico- Daisy mi dà una spinta, ed io rischio di far cadere il contenuto del bicchiere. –Ma non è questo il momento per diventare il ragazzo perfetto, lo sai. Non può tentare di suicidarsi il lunedì, e mettersi con te il martedì-
-Voglio mettere una cosa in chiaro: da questo momento in poi, il rapporto tra me e Rose rimarrà tra me e Rose. Non permetterò più a nessuno di voi di mettere il becco tra noi-
-Io sono la sua migliore amica quindi, nel bene o nel male, saprò qualsiasi cosa-
-Voi ragazze siete peggio del Grande Fratello- Chris ha uno sguardo stralunato.
Rose entra nel mio campo visivo. Il suo vestito rosa svolazza, complice anche la coda posteriore più lunga della parte anteriore. I nostri sguardi si incrociano, e lei mi sorride.
-Che ci fate in disparte?- si dirige verso di noi, è raggiante come non lo era da tanto tempo ma, contemporaneamente, è anche molto spaventata, a disagio quando qualcuno si avvicina per farle gli auguri e, di conseguenza, la sfiora.
-Volevo evitare che Daisy si attaccasse alla bottiglia, sai, è diventata un'alcolista vera e propria-
-Ma che stronzo che sei- la ragazza mi dà una seconda spinta, ed io cado su Rose.
-Siete sicuri che vada tutto bene? Vi vedo un po' troppo nervosi-
-E' tutto okay, tranquilla. Ora, se mi volete scusare, vado a cercare qualcosa da mangiare. Chris, vieni con me- trascina il mio amico per un braccio, non concedendogli la possibilità di replicare in alcun modo.
-Daisy mi preoccupa- Rose si aggiusta la scollatura a cuore del vestito, ed io non posso fare a meno di pensare a quanto sia bella. E a quanto io sia stato stupido.
-Quel che hai fatto ha inciso sulle nostre vite in maniera diversa, e lei non ha ancora superato Seth. Dopotutto, devi ricordarti che, quella sottospecie di essere umano con cui stava, ti ha chiesto di uscire. Si sentirà...-
-Come se non valesse niente. So benissimo cosa si prova, hai dimenticato che me lo ha detto forte e chiaro- il suo capo si china, i capelli le ricadono davanti.
-Ehi ehi ehi- poggio le mani sulle sue spalle, il contatto con la sua pelle nuda mi crea un certo effetto che devo imparare a contrastare. –Oggi è il tuo compleanno, non devi pensare a niente. Questa testolina carbura un po' troppo, l'ho sempre detto- le do due leggeri tocchi sul capo, le sue labbra si curvano appena, e le sue gote si colorano di rosso.
-Mi guardi in modo strano-
-Ho alcune sensazioni che sto cercando di tenere sotto controllo- volta lo sguardo altrove, mordicchiandosi il labbro. –No, non lo fare, peggiori le cose, fidati-
-Mi sono accorta di non averti ringraziato per tutto questo. Per la casa, la festa, il vestito...con Daisy ho già parlato, ma con te ancora no, quindi grazie Daniel, grazie di cuore. Stai cercando di sistemare ogni cosa e, anche se, spesso e volentieri, ti tengo lontano, sto davvero apprezzando l'interessamento che hai nei miei riguardi, mi stai...- si blocca, e prende un respiro profondo. -...diciamo che, per certi versi, ti stai comportando come mio padre. Ti stai prendendo cura di me ed io te ne sono davvero grata- le sue parole mi riempiono il cuore. La amo più di quanto possa aver mai amato Rebecca, perché lei ha visto il mio meglio, ammesso che ce ne sia mai stato uno, ed è rimasta quando ho mostrato la mia parte peggiore, raccogliendo i pezzi di tutto ciò che avevo rotto. –Mi stai guardando in modo strano di nuovo- sorride, con le guance rosse come due pomodori. E' la prima volta che la vedo tanto tranquilla da...da quasi un anno a dir la verità, dio, per quanto tempo abbiamo ignorato l'intera situazione?
-Ti sto guardando come un ragazzo guarda la ragazza di cui è follemente innamorato-
-Daniel- porta una mano sulla fronte e la lascia scivolare delicatamente lungo il viso. –Ti prego, non adesso-
-Voglio solo darti la sicurezza che, quando sarai guarita, io sarò qui ad aspettarti, non andrò da nessuna parte, non questa volta, te lo prometto- si morde il labbro, annuendo. Ma i suoi occhi sono altrove, persi nel vuoto. –Non mi credi?-
-No. E mi dispiace, dico sul serio, però questa volta ho bisogno di prove, di parole ne ho avute anche abbastanza. Non mi ricordo nemmeno più da quant'è che siamo in questa situazione-
-Ti darei una piuma delle mie ali, se solo ce le avessi ancora- alza lo sguardo verso di me, le labbra leggermente dischiuse, gli occhi appena ridotti a due fessure.
-E' uno dei tre doni celestiali, e questi significano...-
-Lo so- scrollo le spalle. Vivo in questo mondo da più tempo di lei e, anche se non sembra, so con cosa ho a che fare. –Ti ho già donato il mio sangue, ricordi? Quando eravamo a Lione a caccia di fantasmi-
-Non penso che, in quel momento, fosse quello ciò che avevi in mente-
-In realtà stavo pensando a salvarci la pelle, visto che tu avevi deciso di metterti a fare il Cupido della situazione-
-Me lo stai ancora rinfacciando? Dopo tutto questo tempo?-
-Sì Greyson, perché potevamo limitare la nostra esperienza paranormale a Lily ma no, sistemiamo ciò che il destino ha deciso di dividere-
-Forse è per questo che, dopo, le cose non mi sono andate troppo bene, perché ho cambiato il corso del destino per qualcun altro-
-Non lo hai detto sul serio-
-Hai ragione, per aver fatto una buona azione, avrei dovuto avere molto karma positivo-
-Hai bevuto per caso?-
-No, è che sono nervosa. Non...ho iniziato oggi a stare di nuovo in mezzo alla gente, e mi sembra di essere rinchiusa in una bolla, mi sento un pesce fuor d'acqua-
-E' normale, non dimentichiamoci cosa hai fatto soltanto quasi un mese fa-
-Infatti mi chiedo come tu abbia potuto pensare che questa fosse una buona idea-
-Perché so quanto ti piaccia festeggiare il tuo compleanno- solo adesso mi rendo conto che, forse, ho forzato troppo la mano: Rose non sa più come stare in mezzo agli altri, senza contare che tutti la guardano come se fosse una specie di animale mitologico. –Mi dispiace hai ragione, dovevo ragionarci su, avremmo potuto festeggiare soltanto noi ed i ragazzi-
-Non ti preoccupare, so che non avevi cattive intenzioni. E poi la mia psicologa vuole che, piano piano, ritorni alla mia vita normale. Sai che mi ha fatto scrivere una lista di cose da fare prima di morire?-
-Che?-
-Mi ha chiesto di buttare giù una lista di tutte le cose che avrei voluto fare prima di morire, ed è venuto fuori che, a quanto pare, c'erano circa centocinquanta punti da completare quindi, a quanto pare, forse c'era una parte di me che ancora voleva vivere- sorrido. Magari i progressi che ha fatto sono minimi, esigui, ma sta compiendo dei piccoli passi, ed è questo quello che conta in questo momento.
-Le feste non sono cambiate molto da quando avevo la vostra età- Mike sopraggiunge, guardandosi intorno con fare curioso e allegro. Mi chiedo cosa ci faccia ancora qui con noi.
-Harry Styles, ci hai lasciato le penne nel duemilacinque, sono passati appena nove anni. Anche Dawson's Creek assomiglia alla vita normale degli adolescenti di oggi!-
-Sono passati sette mesi da quando lei mi ha riportato in questo mondo, è possibile che tu mi chiami ancora in questo modo?-
-Ma ci assomigli! Tranne per il fatto che non hai i suoi soldi, la sua fame, le sue ragazze e gli altri quattro con cui cantare-
-Harry è gay e sta con Louis- affermano contemporaneamente Rose e Mike, battendosi il cinque. Okay, che cosa sta succedendo qui?
-Mi fate paura-
-Quando mi sono isolata, lui era l'unico con cui parlavo, e che ancora mi ascoltava. E credo che si ricordi tutto quello che gli ho detto- i due si guardano negli occhi e si sorridono, complici. Non ho capito, sto davvero perdendo Rose per un fantasma?
-Vado a prendere un drink, voi due state benissimo senza di me- scuoto la testa, allontanandomi. Che stupido che sono stato, non ho calcolato che, mentre noi due eravamo distanti come due pianeti, qualcun altro poteva prendere il mio posto. Ed è quello che è successo. Ottimo lavoro Daniel, questa come pensi di risolverla?
Rose
-Che ha Daniel?- corrugo la fronte. Il ragazzo, da un'ora a questa parte, gira a largo da me, avendo cura di evitarmi in tutti i modi possibili ed immaginabili. Eppure, fino a poco prima, cercava di dimostrarmi tutto il suo amore.
-E' geloso di te e di Mike, crede che abbia preso il suo posto nel tuo cuore- Diana batte sul tempo Daisy, rispondendo al posto suo e osservando il ragazzo. –La verità è che è arrabbiato con se stesso per quel che è successo, sa benissimo che, se non fosse stato uno stronzo, forse avrebbe potuto evitare che tu ti tagliassi le vene. E' combattuto, e l'idea di perderti lo strazia- io e Daisy ci guardiamo per cinque minuti buoni, senza proferire parola.
-Da quando fai l'amica con lei, sei diventata inquietante- la ragazza porta un ennesimo bicchiere di spumante alle labbra, ma Diana lo prende dalle sue mani, e lo poggia sul tavolo accanto a lei.
-E tu smettila di fare l'alcolista anonima, non ti si addice per niente-
-Diana, non devi comportarti così soltanto per via del mio incidente-
-Non lo faccio per te, non sei il mio mondo come per Daniel- rotea gli occhi al cielo e incrocia le braccia al petto. –Ma sarebbe inutile continuare una guerra che sono destinata a perdere costantemente. Lui è innamorato di te, è innamorato da...beh non so da quando, ma non guarderà mai me nello stesso modo in cui guarda te da un anno a questa parte. Quindi è inutile girarci intorno ancora, non voglio continuare a farmi del male, merito anche io di essere felice-
-Cavolo- Audrey si avvicina a noi. Ha appena sentito l'intera conversazione, e non riesce a non sbattere le palpebre praticamente ogni millesimo di secondo. –Dovevi tentare il suicidio tanto tempo fa, sono arrivati tutti ad uno stato di accettazione surreale-
-Grazie Audrey, dico sul serio-
-Non prenderla a male Rose, ma forse avresti potuto evitare che Skyler soffrisse così tanto. Non voglio difenderla per quel che ha fatto, ma neanche la sua situazione è tanto bella. Penso che abbia sempre saputo che, in fondo, Daniel continuava ad essere innamorato di te- roteo gli occhi. E' da oggi pomeriggio che non fa che ripetere altro e per una persona che, fino all'altro giorno, si sentiva in colpa per quel che era successo ad Albus, non è la migliore delle cose.
-Quindi stai suggerendo che Rose avrebbe dovuto tagliarsi le vene prima, per poter rivolere i problemi di tutti noi- esclama Daisy, visibilmente arrabbiata.
-E poi ti sembra il caso di farle un discorso del genere dopo tutto quello che è successo? Dopo tutto quello che ha dovuto sentire sul suo conto? Stai cercando di farla stare di nuovo male per caso?-
-Cosa? Diamine no Diana, pensi che non tenga anche io a lei?-
-Mentre voi continuate a dibattere su questo allegro argomento, io vado a chiarire con Daniel-
-Ecco infatti- mi volto di nuovo verso Diana, stupita. –Ho davvero deposto le armi, è tutto tuo, anche perché è fin troppo complicato e tormentato per i miei gusti, non credo che riuscirei a sopportarlo per più di un tot di tempo-
-Decisamente troppe stranezze- decido che è meglio non scavare troppo affondo nella decisione della ragazza, e mi metto alla ricerca di Daniel.
Lo adocchio in un angolo della casa, messo in disparte, che parla con Skyler. Non mi ero nemmeno accorta che fosse qui, ma dubito che Daisy l'abbia aggiunta alla lista degli invitati.
Gonfio le guance, indecisa sul da farsi. So che lei non ha alcun diritto di stare qui, ma non me la sento di andare ad interromperli. Dopotutto anche lei ha sofferto parecchio, anzi, sta soffrendo ancora, anche se non giustifica per niente quel che ha fatto alla sottoscritta.
E se Daniel, pensando che ci sia qualcosa tra me e Mike, decidesse di tornare con lei? E se ricominciassimo di nuovo tutto daccapo? E' la prima volta che penso a Daniel in questi termini da quando ho tentato il suicidio, una parte di me si era quasi convinta di averlo dimenticato. Povera illusa.
Mi passo una mano sul volto e mi incammino a passi lenti verso loro due. Rimarrò in disparte, aspettando che finiscano la loro conversazione. Non mi intrometterò, non fiaterò e mi terrò a distanza di sicurezza, quanto basta per non sentire quello che si stanno dicendo.
-Oh perfetto, è arrivata la regina del melodramma- purtroppo il mio piano non funziona, ed io mi ritrovo ad osservare la punta delle mie scarpe, imbarazzata. Il che è totalmente fuori luogo, visto che è il mio compleanno.
-Ritira gli artigli Skyler, è la sua festa, e l'unica persona con cui devi avercela sono io, perché non sono stato totalmente sincero con te-
-Io non volevo assolutamente interrompervi, dico sul serio. Volevo semplicemente scambiare un paio di parole con Daniel, ma solo dopo che voi due aveste finito- Skyler mi ha fatto passare le pene dell'inferno, mi ha picchiato, mi ha sbattuto la testa contro il lurido wc della scuola eppure, per qualche strano e assurdo motivo, non riesco ad essere cattiva con lei, non riesco a vederla soffrire per Daniel, sapendo di esserne io la causa.
-Ed eccola qui. Di nuovo dolce come prima. Tu mi lasci, e lei finisce di fare pazzie. Ho sempre avuto ragione su di te Rose, sempre, sin dall'inizio-
-Il mio mondo non girava intorno a voi due. Sono successe cose che non hanno niente a che vedere con la vostra relazione. E fidati, non sono una di quelle persone che mira a rubare il ragazzo alle altre-
-Anche perché non sono mai stato tuo- la crudeltà con cui Daniel pronuncia quelle parole, spezza anche il mio di cuore, quindi posso capire benissimo che cosa stia provando in questo momento. Nessuno si merita un trattamento del genere.
-Daniel...- tocco il suo braccio. Il ragazzo si volta verso di me, il suo sguardo si addolcisce, e le sue iridi brillano. –Non essere così duro con lei, non è giusto-
-Non voglio la tua pietà-
-Visto?- la indica. Sta perdendo la pazienza, e il fatto che i suoi occhi si stiano scurendo ne è la prova.
-Sì ma...- scuoto la testa e sospiro, questa situazione mi sta dando sui nervi. –Ma lei è stata importante per te, quindi non puoi semplicemente cancellare tutti i mesi passati solamente perché io ho intentato il suicidio. E' da ipocriti, ed è questo che stai dimostrando di essere. Se non mi fossi tagliata le vene, tu saresti rimasto con lei- la ragazza, a quel punto, sfodera un sorriso smagliante. Era venuta per questo, per seminare zizzania. –E tu sei appena riuscita nel tuo intento, vero Skyler?-
-Godetevi la serata ragazzi, io vado a mettere qualcosa nello stomaco- ci supera e tira una spallata a Daniel, mentre mangiucchia qua e là.
-Wow, sono davvero una cattiva persona-
-Non rigirare la frittata Daniel, mi hai detto che avresti capito, se fossi stata ancora arrabbiata con te-
-Lo so, solo, non pensavo che fosse così difficile- il suo sguardo vaga altrove, oltre le mie spalle, cercando di non prestarmi attenzione. –Che eri venuta a dirmi, comunque?-
-Pensi che a me piaccia Mike?- sospira, e volta lo sguardo dalla parte opposta. –Rispondimi, invece di evitare continuamente il mio sguardo-
-Sì, va bene? Siete sempre attaccati come due calamite. E non c'è bisogno che tu mi dica che è colpa mia, lo so benissimo-
-Provo ancora qualcosa per te- finalmente il ragazzo decide di guardarmi. Le iridi si schiariscono, tornando al loro colore naturale e cristallino. –E non credo che sia un segreto. Mike è diventato il mio migliore amico, non so se è perché si senta legato a me per il fatto che l'ho riportato qui o per altro, ma c'è stato, quando non avevo nessuno-
-Sto per dire una cosa che mai avrei pensato potesse uscire dalle mie labbra, quindi fossi in te la registrerei- lo prendo alla lettera ed estraggo il cellulare. Schiaccio sull'icona della macchina fotografica e imposto la modalità video. Ci sono momenti che non si possono perdere.
–Okay, adesso puoi andare-
-Sono geloso di lui, tu non puoi nemmeno immaginare quanto mi dia fastidio la presenza di Casper Harry Styles. Non avevo mai provato questo sentimento in vita mia, e non mi piace per niente- finisco di riprendere. Daniel si morde il labbro, divertito. –E' una bella sensazione per te, vero?-
-Diciamo che mi sta dando molta autostima, quindi credo che, prima o poi, dovrò ringraziarti anche per questo-
-Date a Cesare quel che è di Cesare-
-Comunque grazie per avermi praticamente dato la tua casa al mare, è stato un bel gesto, sei davvero un ottimo amico-
-Vuoi davvero uccidermi, vero?- scoppio a ridere. Finalmente anche lui si rilassa, le sue spalle si abbassano e le sue labbra si curvano in un sorriso contento.
-Ti voglio bene-
-Continua a girare il coltello nella piaga Rose- finge di ricevere una pugnalata al cuore e tende il corpo indietro, simulando una caduta. –Mi dispiace per Skyler comunque, non pensavo che si sarebbe presentata qui a fare una scenata-
-E' tutto okay. Cos'è un mio compleanno, senza un po' di dramma?- si irrigidisce, colpito nel suo punto debole. –So tutto della discussione tra te e Seth ai miei sedici anni-
-Il lupo perde il pelo ma non il vizio-
-In realtà è stato Albus a raccontarmi ogni cosa, qualche settimana prima di sparire. Ha detto che capiva il perché io mi fossi presa una cotta per te, che non avevi mai esitato a difendermi, qualsiasi cosa fosse successa- abbassa lo sguardo, con le guance rosate. Daniel Manson difficilmente si imbarazza eppure, in questo momento, sta succedendo.
-Gli errori che ho compiuto con te sono innumerevoli e, probabilmente, ne farò molti altri. Ma non permetterò mai a nessuno di posare anche un solo dito su di te, fosse l'ultima cosa che faccio in vita mia-
Sbaam!
-3 capitoli alla fine di ghost.
ieri ho scritto le ultime pagine e ho iniziato il quarto libro, che si chiamerà under the sky. ho anche trovato una nuova copertina.
e niente, ho aggiornato oggi perché, la prossima settimana, comincio la sessione, e devo davvero mettermi sotto, se voglio concludere qualcosa.
un bacio e a presto (se sopravvivo)
rose xx
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