I Suoi Occhi
"Era cresciuto parecchio.
Muichiro sembrava sempre lo stesso ma al tempo stesso diverso.
Aveva lo stesso fisico, la stessa portata, i capelli fluenti, lunghi e morbidi.
Quello sguardo...
Sì, forse quello quello era diverso.
Sembrava di vedere un cielo triste, scuro e rassegnato.
Cos'era successo?"
M: Non lo so...
Rispose alla sua proposta, pensando che sicuramente Yuichiro non sarebbe stato d'accordo.
Sì strinse il braccio, guardando altrove.
x: Genya! Ci vuole tanto con la palla!
Genya si voltò, guardando i suoi amici aspettare nel campo.
Poi tornò a guardare Muichiro.
M: Hai da fare, non preoccuparti...
Genya tirò un sospiro, voltandosi e tirare la palla ai ragazzi.
Ma che stava facendo?
Gli occhi di Muichiro si spalancarono stupiti.
G: Ragazzi, io devo andare via! Ci vediamo stasera!
Disse sorridendo.
Loro avrebbero capito, stavolta era per una buona causa.
Quale opportunità migliore di quella nel voler recuperare il rapporto con Muichiro?
G: Mi dispiace, sono in pessime condizioni, sinceramente mi servirebbe una doccia.
Vieni con me? Ci andiamo a prendere un caffè.
Era stupito, aveva davvero lasciato la partita a metà per uscire con lui?
Non disse nulla, annuì lentamente senza guardarlo negli occhi.
Sentiva Yuichiro fiatargli al collo, che fastidio!
G: Ehi? È tutto apposto?
M: Hah? Sì! Sì... Sto bene. Stavo pensando solo a qualche bar...
G: Non preoccuparti per quello, ci penso io. Andiamo!
[...]
Ed è così che passarono un semplice pomeriggio nostalgico, come due vecchi amici che non si vedevano dai tempi delle medie.
Un calore che sapeva di serenità riscaldò il cuore di Muichiro, una sensazione che mai aveva pensato di provare con lui.
Quella scusa del caffè aveva fatto comprendere delle intenzioni di Genya ed infine accettò l'invito: quella sera sarebbe andato con lui all'evento.
Genya era così entusiasta di questa cosa che si affrettò a dare all'altro orario e luogo dell'appuntamento per poi salutarsi con il senno di poi di vedersi direttamente in serata.
🌃 Poco più tardi.
Sono le 21.00.
Yuichiro non sarebbe tornato prima delle sei del mattino, era in viaggio di istruzione quindi Mui poteva tranquillamente uscire.
Vero anche che l'aveva chiamato per sapere cosa facesse quella sera e da bravo attore, Muichiro gli aveva inventato di uscire con Kyome, una persona che alla fine conosceva.
Guardò l'orario sul cellulare, capendo che era il momento di uscire.
Cosa aveva indossato? Semplicemente una camicia bianca e dei pantaloni neri.
Per rendere il look più interessante, aveva legato i capelli in una coda alta e infine, presi gli accessori tra cui anche un delizioso profumo, uscì.
[...]
Ci mise poco ad arrivare alla presunta scuola, non era difficile distinguerla, era tappezzata di luci.
Ma Genya? Che stupido, non aveva nemmeno chiesto il suo numero.
M: Mh...?
Vide in lontananza un gruppo di persone proprio all'ingresso.
Ah! Eccolo! Ma...
Ma stava ridendo e scherzando con degli amici.
Sembrava molto preso...
Forse aveva sbagliato ad accettare.
M: Come potevo crederci...
È vero, Genya si stava già divertendo ma attendeva con ansia Muichiro, cosa che così a dirla tutta non si direbbe proprio.
Quando per sbaglio spostò lo sguardo, ecco che lo vide.
G: Finalmente...
Sussurrò tra se e se.
Genya indossava una camicia nera, molto attillata per il fisico che aveva, diciamo che i bottoni sembravano chiedere pietà.
Un pantalone classico nero e delle scarpe abbinate: total black.
Sì avvicinò così al ragazzo, correndogli incontro.
G: Mui! Sei... Sei magnifico.
M: Huh...? Genya...
Anche tu... Sei molto carino.
G: Ti ringrazio. Vieni?
Gli porse il braccio piegato, invitandolo a entrare con lui, così Mui cercò il suo sorriso migliore e seguirlo.
G: Ti piace? È bella grande.
M: Noto... È molto bella.
G: Vieni, ti voglio far vedere una cosa...
Disse, portandolo in una stanza in particolare.
Aspetta... Ma quella...
M: La palestra...
G: Si! È qui che giocherò la prossima partita.
Peccato che la palestra scolastica gli ricordava ben altro, di fatto si incupì, abbassando lo sguardo.
G: Qualcosa non va?
M: Mi hai... Ingannato...
Di nuovo...
Adesso speri che io mi denudi come hai fatto l'ultima volta?!
G: Cosa...? No! No... Aspetta Muichiro, a cosa pensi...
M: Mi hai abbandonato! Mi hai lasciato solo come un cane quel giorno. Hai preso la mia verginità! E te ne sei andato...
Ho passato dei giorni infernali!
G: Mui, mi dispiace.
Non immaginavo che vi fosse un simile retroscena.
Non ho voluto abbandonarti di proposito, ho preso una misura preventiva perché...
Io mi stavo innamorando di te, ecco perché mi sono allontanato. Credevo avessimo due stili di vita troppo diversi e che tu volessi delle avventure...
M: Io ero... Innamorato di te...
Genya rimase impietrito a quelle parole, quanto più stupito.
G: Perché non mi hai detto di essere innamorato di me?
Avremmo risolto tante cose e, forse, ora saresti il mio ragazzo.
Si avvicinò a lui, poggiando le mani sulle sue spalle.
Voleva vederci chiaro, limpido.
G: Ma tu mi piacevi davvero tanto, davvero davvero tanto...
Sussurrò, non sapendo esattamente come agire, per timore di una sua particolare reazione.
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