Episodio Pilota


Crimsonwood Academy, una semplice scuola che concentrava diversi talenti all'interno di essa.
Famosa per i suoi Club di studi che spesso esordivano in tornei modali.
Pochi erano gli eletti a questi corsi, era raro che qualcuno eccelleva in ognuno di essa, eccetto i gemelli Tokito.
I gemelli Tokito godevano della fama di tutta la scuola: parliamo di fama tra club, studio, popolarità sociale, e chi ne ha più ne metta.
Inoltre, erano agevolati dalla posizione della loro bellezza che in più delle volte lasciavano un non so che di afrodisiaco, tale da manipolare chi avesse un debole per loro.
Tutti erano stregati dalla loro bellezza, tutti eccetto un certo Genya Shinazugawa
Ma a questo ci arriveremo poi...
Ovviamente, sapere che c'era una singola eccezione alla regola della manipolazione, il maggiore dei due gemelli non avrebbe trovato pace.

M: Davvero dobbiamo farlo?

Y: Certo che sì. Non esiste che Genya sia immune a noi.
Sai quanti favori ci farebbe?
È entrato nella squadra di basket della Crimsonwood!

Muichiro rimase titubante, dondolando i piedi sulla panchina.
Erano circa le 13.36, l'ora di spacco dalle lezioni, e i due avevano deciso di starsene per conto loro nell'area giardino dedicata al relax degli studenti.

M: Mh... Non ne sono molto convinto...

x: Ragazzi!

Una voce da lontano attirò l'attenzione di entrambi, che all'unisono, mossero la testa nella stessa direzione con la medesima espressione.

Y: Tanjiro?

T: Ragazzi!— *anf anf*

Y: Ehi! Respira!

T: Si!... Ci sono...

Si ricompose, riprendendosi così dal fiatone.
Ecco, Tanjiro Kamado, un ragazzo brillante e sempre disponibile, ma sopratutto carino, un piccolo debole dei due gemelli.

T: Spero di non avervi disturbato...
Ma ecco, ho un problema ad allestire la palestra.
Inosuke si è arrampicato alle trave del soffitto e Zenitsu non riesce a farlo ragionare...
Ho pensato che magari...

Y: Nessun problema... Vengo io.

M: Ma Yui...

Y: Rimani con il nostro piano... Dovrai farlo da solo...

Disse così, prima di avviarsi con Tanjiro, ma non prima che quest'ultimo salutasse con la mano ed un sorriso smagliante al più piccolo.
Era rimasto da solo.
Bene, allora... In cosa consisteva il piano?
Il primo passo era: attirare l'esca nel teatro della scuola, in un orario morto.

🌅 Poco più tardi.

Passarono ore interminabili ma finalmente Muichiro era riuscito ad articolare il volere del fratello.
Già, parliamo anche di questo: Muichiro voleva troppo bene a suo fratello Yuichiro, in più delle volte rischiava di fare lui il lavoro sporco.
Insomma, non erano tutta questa bella figura come volevano far sembrare.
Nonostante tutto, il bene che aveva nei suoi confronti era platonico, tanto da volersi gettare nel fuoco per lui, o meglio... In un vestitino provocante

Tornando alla realtà, Muichiro aveva indossato per l'esca una maglia larga a giro manche, con dietro la schiena uno scollo enorme che finiva poco vicino al fondoschiena.
Dietro al collo invece, un enorme fiocco che serviva ad allacciare i polsi.
L'intimo? Beh... Meglio non scendere in ulteriori dettagli.
Attendeva Genya sul palco, seduto a dondolare le gambe.

La porta si aprì lentamente

G: C'è qualcuno?...

Eccolo, con aria seria e decisa si era fatto avanti. Dunque aveva letto il suo biglietto. —pensò Muichiro—

M: Genya, giusto? È un piacere conoscerti.

Fin dal primo momento, Genya ebbe dei sospetti, anzi, di quell'invito a venire in teatro, da soli senza un anima, gli puzzava di trappola.

G: Tu devi essere Muichiro Tokito. La tua fama ti precede.

M: Mi lusinga.

Disse, scendendo con un salto da dov'era.

G: Allora posso sapere perché mi hai chiamato?

M: Beh ecco, come dire...
Sanemi mi ha detto che potevo chiederti una mano a sistemare delle cose per il teatro...
Costumi e quant'altro...

Stava beffando? Certo che sì

M:Quindi vorrei che mi dessi una mano a sistemare quell'ammasso di roba...
So che ti stai chiedendo perché sono vestito così...

G: Non mi interessa... Sono qui per darti una mano, se Sanemi poi ci tiene...

Disse, cercando di non farsi domande e notare in effetti una marmaglia di vestiti da scena proprio vicino a lui.

M: Ah no? Ed è un vero peccato, sai?
Quest'anno metteremo in atto un romanzo erotico...
Narra di una giovane ragazza, che è innamorata di un boss molto prepotente ma...

Gli si avvicinò, senza curare la sua reazione anzi, lo fece appoggiando le mani sulle sue spalle e poi proseguì

M: Ma molto attraente...
Cosa ne pensi?
Io sono stato incaricato di fare la dolce ragazza...
Ma il mio boss..."

E fece per alzare gli occhioni verso di lui.
Ecco, esattamente quello era l'inganno dei Tokito.
Sanno essere come ragni che tessono velocemente la loro tela, approfittando della fama che avevano in quel posto.
Ma Genya? Genya sospettava tutto fin dall'inizio, non avrebbe ceduto per così poco.

G: Questo è un ruolo che ti si addice? Avresti potuto rifiutare.

Ancora non cedeva? Male.
Allora passò al piano B.
Si allontanò appena da lui, andando ad accomodarsi su dei materassini.
Si, quello da ginnastica. Nell'ora precedente i ragazzi del club non l'avevano posato ma poco importava, avrebbe aiutato Muichiro con la sua recita.
Invitò così l'altro di avvicinarsi, mentre lui, con fare a dir poco sensuale, si accarezzò le gambe, scoprendo quanto bastasse per attirare l'occhio del ragazzo.

M: In verità vorrei ottenere questo ruolo...
Poi, so che il club di teatro è l'unica fazione che ti manca.
Magari potresti iniziarlo con me.

G: Vai al dunque Muichiro, cosa vuoi da me?

Niente da fare, era un osso duro.
Muichiro allungò una mano, afferrando quella del giovane e portarla al proprio viso.

M: Cosa voglio? Proprio nulla... Vorrei solo stare con te.

Genya a quel punto capì, per questo sorrise, avvicinandosi stavolta di sua spontanea volontà, contribuendo dunque ad accarezzargli il viso.
Era così carino quanto malefico... Aveva ceduto?

G: Posso pensarci

M: Oh, davvero?
Che felicità! Beh... In questo caso, potrei anche darti un bacio come premio... Ma non adesso.

Sussurrò, assottigliando leggermente lo sguardo in quello che poteva essere simile allo sguardo di una vipera.

G: Cosa ti fa pensare che io voglia un bacio?

M: Beh non saprei... Forse perché dal modo in cui mi guardi... Sembra che tu lo voglia~

Genya rise di gusto, certo.
I Tokito volevano dargli del filo da torcere, eh?

G: Tu e tuo fratello avete fatto una scommessa, non è vero?

Muichiro sussultò, spalancando gli occhi.
Come faceva a saperlo?

M: Sei cattivo a pensare questo... Io lo faccio solo per stare con te, perché mi interessi!

Mentì.
Ma doveva pur salvare la loro reputazione.

G: Dimmi una cosa... Voi affascinanti fratelli Tokito siete ancora vergini?

Ancora?! Ancora l'aveva preso di sorpresa?! Non era così che doveva andare.

M: Si... E con questo? Speri che mi cedi a te?
Ho detto che mi interessi, è vero, ma è troppo prest—

G: Se io volessi la tua verginità, l'avrei già presa.

Disse e con fare al quanto veloce e quasi repentino, rubò un bacio al povero Muichiro, mirando proprio alle labbra per poterle assaporare.
C'era una cosa che Genya non sapeva...
I Tokito non erano solo vergini, c'era ben altro.
Nel caso di Muichiro, lui non aveva mai baciato nessuno.
Dunque... Genya Shinazugawa gli aveva rubato un bacio? Il suo... Primo bacio?
Ed adesso? Come avrebbe spiegato al fratello questa cosa?
L'idea era solo provocarlo...
Negli occhi del ragazzo c'era una luce diversa...
Forse Muichiro aveva sottovalutato la persona, adesso...
Ora... Era in trappola.







✒️ Angolo scrittrice!

Salve, sono tornat@ a scrivere dopo tanto tempo e desideravo farlo nel migliore dei modi con una storia ricca di passione, intrighi, tradimenti e divertimento.

Certo, il racconto Pilota è stato abbastanza lungo ma vediamo come va.

C'è molto altro da leggere... Questo è solo l'inizio miei cari...

Fatemi sapere se desiderate la parte successiva!
Il capitolo si intitola La mia purezza, è la sua.

✍️ Pic My Fan Art!

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