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"Michael! Hey! Sono contento che tu sia tornato"
"Ciao anche a te nonno" Scherzò Luke entrando insieme al rosso e avvicinandosi per baciargli la guancia. "Passato una bella giornata? Oh anche io!"
Robert rise piano e diede una pacca sulla spalla al nipote. "Ciao anche a te, Drama Queen."
Il biondo lo guardò divertito. "Sai cosa significa Drama Queen?"
"Non sono tutti ritardati come te, Hemmings Junior." Michael sghignazzò, buttandosi con poca delicatezza sul letto. "Vuoi sapere una novità, Rob? Tuo nipote ha una cotta megagalattica per me."
Entrambi si girarono verso Luke, quando un verso strozzato uscì dalle sue labbra. "Non è vero!"
"Ah ah, ieri l'hai ripetuto ben due volte."
"Sei un bastardo." Sibilò il biondo mettendo il broncio. "Nonno! Michael è uno stronzo."
"Vi sembro per caso un terapista di coppia?" L'uomo li guardò divertito, sedendosi sulla sua solita poltrona. "Anche se effettivamente sembrate una coppia di sposini."
Michael sbuffò divertito. "Con lui? No grazie!" Ma il leggero sorriso sulle sue labbra tradiva leggermente i suoi pensieri, che vennero poi interrotti da Luke.
"Ho espresso un desiderio, nonno. So che probabilmente l'ho speso per una cosa sbagliata ma.. riguardava la scuola." Esitò un secondo, prima di continuare. "Michael mi ha detto la verità su quello che è successo con Jonathan. E.. con l'ultimo desiderio."
Robert sospirò, voltandosi a guardare Michael. "Non c'è nemmeno un giorno in cui non mi pento di aver permesso a Jonathan di farlo. Adesso potevi essere libero, Michael. Mi dispiace così tanto."
Michael si alzò e si avvicinò all'uomo. "Ma in questo modo non avrei conosciuto Luke."
Il biondo si fece scappare un verso strozzato, guardandolo dolcemente. "È la cosa più dolce che tu mi abbia mai detto."
"Stai zitto capra."
Robert scoppiò a ridere, appoggiando il libro che stava leggendo sul comodino. "Siete esilaranti."
Michael alzò gli occhi al cielo divertito e strinse la spalla a Robert. "Noi andiamo, ma torneremo domani."
"Grazie per essere passati, ragazzi." L'uomo li guardò sorridendo, per poi aggiustarsi gli occhiali sul naso.
"Ciao nonno, ti voglio bene." Luke gli baciò dolcemente la guancia, prima di seguire Michael fuori dalla struttura.
"Allora Hemmings, sei pronto per essere stracciato?"
"Oh andiamo, secondo me non sei affatto bravo."
Il rosso lo guardò indignato, colpendogli il braccio. "Sei uno stronzo, sono un campione a bowling!"
"Tanto sono di sicuro più bravo di te." Luke gli fece una linguaccia, sfiorando la mano con la sua e camminandogli accanto.
"Non ho mai visto una capra giocare a bowling, sarà divertente!" Michael sghignazzò, prendendo con disinvoltura la sua mano e intrecciando le dita con le sue.
Il più piccolo si morse il labbro, non trattenendo un sorriso e non disse altro per il resto del tragitto.
Quando arrivarono al bowling, che non era troppo lontano da casa, si infilarono le orrende scarpe da clown - non senza qualche presa in giro di Michael, dato i piedi enormi di Luke- e iniziarono la partita.
"Vuoi che chieda di alzare le sbarre dei bambini?"
"Vaffanculo Clifford." Luke mise il broncio, alzando lo sguardo verso il tabellone segnapunti.
Quarantatrè a cinque.
Ovviamente per il genio.
"Dai Lukey non prendertela, nessuno è perfetto. Tranne me." Michael ghignò, alzando le spalle. "Forza, vieni. Ti aiuto io."
Luke abbozzò un sorriso e si avvicinò alla pista, ancora con il broncio.
Il genio lo guardò divertito e afferrò la palla da bowling, avvicinandosi a lui e appoggiandosi alla sua schiena con il petto. "Prendi questa."
Il più alto si morse il labbro, ignorando i brividi che gli attraversavano il corpo e prese la palla, per poi concentrarsi sui birilli.
"No, non guardarli." Michael mormorò al suo orecchio, aggiustandogli la posizione. "Vedi le frecce a metà pista? Guarda quelle. Ora prova."
Luke si morse il labbro, concentrato e mosse leggermente il braccio all'indietro, per poi lasciar andare la palla con velocità.
"OTTO BIRILLI! MIKE HO TIRATO GIÙ OTTO BIRILLI!"
Michael rise, guardando il viso entusiasta del biondo. "Sei stato bravissimo, capra."
Luke gli fece la linguaccia e ridacchiò, allungandosi per baciargli la guancia. "Grazie, mio maestro."
Il genio sorrise e afferrò delicatamente il suo viso, lasciandogli un dolce bacio.
Il biondo arrossì e sorrise, accarezzando dolcemente il suo petto. "Sei davvero bello, Mike."
Michael sorrise e gli baciò la fronte. "Lo so."
"Oh andiamo!" Luke ridacchiò e gli diede una piccola botta sul petto. "Sei un idiota."
"Forse un po'" L'altro alzò scherzosamente le spalle e si buttò sul divanetto. "Ti è arrivato un messaggio."
Luke si sedette accanto a lui e prese il telefono, era un messaggio di Ashton.
Si lasciò scappare una smorfia, irridigendosi.
"Tutto okay?" Il rosso gli accarezzò dolcemente la spalla. "Sei teso."
"È Ashton." Mormorò alzando le spalle, ma era palesemente arrabbiato. "Non escono con noi stasera, non hanno voglia."
"Non importa, Lukey. Usciremo un altro giorno." Michael lo guardò tranquillo. "Calmati adesso."
Il biondo scosse la testa, avvicinando il telefono all'orecchio. "Adesso mi sentono! Non possono continuare a darmi buca solo per rimanere a casa a pomiciare!"
Il genio sospirò ma stette in silenzio, limitandosi ad accarezzare dolcemente i suoi riccioli.
"Lukey?"
"Non potete darmi buca anche stasera Ash!"
"Scusa amico, non riusciamo proprio ad uscire. Ti promettiamo che non succederà più."
"Sono stufo Ash, da quando vi siete fidanzati siete spariti! Avevate promesso.."
"Ascolta Luke, mi dispiace se ci sei rimasto male ma le cose non cambiano, io e Calum stiamo insieme e vogliamo una serata solo per noi."
"Certo, una serata." Luke strinse il pugno, furioso. "Cazzo, vorrei che non vi foste mai conosciuti!"
E scoprì solo dopo, il peso che quelle parole avevano avuto.
Spazio autrice
Lo so sono in ritardissimo vi prego perdonatemi.
Lavoro tutti i giorni ed è sfiancante, spero davvero di tornare ad aggiornare con meno tempo possibile tra un capitolo all'altro.
ANYWAY
COSA È SUCCESSO
CHE PESO HANNO LE PAROLE DI LUKE
QUANTO È BRAVO MIKE A BOWLING
Queste sono le vere domande esistenziali.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto
Vi voglio tanto bene.
Arey
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