Cerco perdono.
Una fiamma arde nel petto incosciente,
mi consuma quando appari in mente
tu, occhi color della terra bagnata,
tu che mi hai amato.

Non posso riuscirci.
Nelle mie vene gocce di dolore,
il panico incessante per averti perso,
per non averti protetto abbastanza,
piccola calendula.

Non mi controllavo.
Al chiaro di luna spira un vento gelido
e non so più dove cercarti, disperato.
È lacerante non poter accarezzarti
tu dalle guance rosee.

Mani colpevoli.
Avrei dovuto amarti allo stesso modo,
prendere la pallottola al posto tuo,
spirare per lasciarti respirare ancora
qui, nella tua casa.

Non ti ho fermato.
Di fronte al tuo sorriso fisso in foto
desiderei solo fuoco e benzina,
desiderei non aver sprecato tempo
per te, angelo mio.

Ti ho lasciato partire.
Maledetti sbagli, maledette mani.
Non posso più dirti quel che provo.
Un ti amo non basta più sul sepolcro.
Scusa, triste calendula.