15. ALICE HA 42 ANNI
«Sono davvero felicissima per te, Ally! D'accordo, ci vediamo domani.» Alice riappese, un sorriso sulle labbra.
In quel momento, la porta si aprì ed entrò Bobby.
«Amore, com'è andata al lavoro?»
«Dewar ha rifiutato di patteggiare. Tutto a vantaggio nostro. Si farà l'ergastolo dietro le sbarre.» Bobby stava assistendo una madre che aveva visto la figlia falciata da un pirata della strada, che poi era fuggito senza prestarle assistenza. Era riuscita a fotografare la targa e la polizia l'aveva rintracciato subito. La figlia era rimasta in coma una settimana, poi era morta. Ora la madre chiedeva giustizia contro Theo Dewar, l'assassino.
«Bene! Anch'io ho una bella notizia, anche se tu sei un uomo e forse non ti interessa più di tanto. Alease esce con un tipo.»
Bobby si tolse le scarpe. «Hai ragione, non mi interessa ma sono felice per lei.»
«Non sei curioso di sapere chi è?»
«No, ma tanto so che me lo dirai comunque.»
Alice gli fece cenno di seguirla in cucina, dove stava preparando la cena, così poteva parlargli senza urlare. «Hai presente il giovane che si è unito a noi alla fiera la settimana scorsa?»
«Harris?»
«Curt, esatto, proprio lui!» esclamò Alice, sorpresa che lo ricordasse. «Alease mi sembra già innamorata come una scolaretta. Le ho consigliato di andarci piano, in fondo si conoscono appena, ma lei dice che è destino e che stanno benissimo insieme. Poi lei adora Marvin, suo figlio, e sta pensando di far conoscere Curt a Drew...»
«Dovrebbe lasciarlo perdere.»
Alice si stupì dal suo tono duro. Ultimamente Bobby parlava sempre in modo severo, scattoso, ma ora non ne vedeva il motivo. «Ma cosa dici? Lo conosci?»
Bobby si sedette al tavolo, accendendo il tablet di lavoro. «Cinque anni fa fu processato col sospetto di avere assassinato la compagna. La famiglia della vittima assunse me come avvocato dell'accusa. Venne assolto per insufficienza di prove, ma la famiglia di lei era convinta che fosse stato lui. E se ti interessa, lo ero anch'io.»
Alice era sconvolta. Dimenticò le pentole e si lasciò cadere su una sedia. «Cosa le è successo?»
«Cadde dalle scale e si spezzò il collo. Curt disse che fu un incidente, che scivolò, ma come diavolo fai a scivolare giù dalle scale?»
«Pensi che l'abbia spinta?»
«Sì.»
Alice ci ragionò su, tornando a cucinare. Sarebbe stato davvero un colpo di sfortuna se Alease si fosse innamorata di un omicida! Alla fine fece spallucce: «Io non conosco Curt, non posso giudicarlo sulla base di un processo in cui è stato coinvolto. E per di più se l'è cavata, quindi... Auguro a lui e ad Alease tutto il bene del mondo. Merita di essere felice, finalmente.»
«Non lo sarà con lui» garantì Bobby. «Quel tipo non mi piace, a prescindere da quello che ha o non ha fatto.»
«Piace ad Alease, e tanto basta.» Alice chiuse così la discussione e chiamò a gran voce: «Ragazzi, è pronto!»
Durante la cena, Sandy parlò dell'università di Chicago e del campus in cui sarebbe andata a vivere. Tramite Facebook aveva conosciuto altri ragazzi che erano stati ammessi e avrebbero iniziato l'anno insieme a lei. In teoria, Sandy avrebbe già dovuto avere un anno di università alle spalle, dato che l'high school terminava in quattro anni, ma l'estate precedente aveva deciso di trascorrere le vacanze in Italia con un'amica. A sorpresa, mentre passeggiava per Milano una donna l'aveva avvicinata chiedendole se le sarebbe piaciuto fare la modella.
Sandy aveva fatto uno spot pubblicitario per una crema da viso, era uscita insieme ad altre undici ragazze su un calendario – lei era Aprile, l'avevano inghirlandata di fiori e distesa su un letto d'erba – ed era comparsa sui giornali per essere uscita per un breve periodo col figlio di un noto politico.
Era rimasta a Milano più del previsto, convinta che la sua strada fosse la passerella. Ma dopo quei primi successi, nessuno l'aveva più calcolata. Trascorso un anno, era ritornata a casa e si era iscritta all'università, venendo subito ammessa per i suoi voti stellari.
Sandy era entusiasta per quella nuova avventura come era stata entusiasta di fare la modella. Alice preferiva decisamente che la sua piccola si facesse strada nel mondo con la sua intelligenza e non col suo bel visino. Era andata a trovarla a Milano una volta al mese e le era mancata terribilmente, come le sarebbe mancata ora che stava partendo per Chicago.
Sandy era la sua vita. Quando Rick era morto, solo lei le aveva permesso di andare avanti. Aveva amato Rick di un amore totale e devastante fin dai tempi delle superiori. Si erano sposati giovanissimi e poco dopo era nata Sandy. Rick l'adorava, aveva sempre desiderato una femmina. Alice ricordava ancora quando l'aveva presa tra le braccia appena nata. Si era commosso e lei era scoppiata a piangere. Non pensava potesse esistere una felicità tanto perfetta.
Ma poi Rick l'aveva lasciata, tanto all'improvviso da non lasciarle il tempo di realizzare che non avrebbe più potuto stringerlo, baciarlo o anche solo raccontargli com'era stata la sua giornata. Non avrebbe più dormito tra le sue braccia, non si sarebbe più svegliata con le sue carezze, non avrebbero più cucinato insieme interrompendosi ogni minuto per fare l'amore.
Il tumore l'aveva divorato in meno di un mese; se ne erano accorti troppo tardi per provare una qualsiasi cura. Rick se ne era andato dopo settimane di sofferenza. Lei c'era quando aveva esalato l'ultimo respiro, pallido su quel lettino d'ospedale. Era ridotto all'ombra di sé stesso, non c'era più vita in quegli occhi d'argento, le guance erano scavate, la testa priva dei suoi bei ricci rossi, in cui Alice amava passare le dita. Era un'altra cosa che le sarebbe mancata.
Sandy non ricordava il padre, anche se da lui aveva preso molto. Le fossette che le si formavano ai lati della bocca quando sorrideva, il suono della sua risata, l'abitudine di svegliarsi sempre di buon'umore e di cantare sotto la doccia. A volte Alice piangeva ancora la scomparsa di Rick. Era stato il suo grande amore e nessuno era mai riuscito a rimpiazzarlo nel suo cuore. Nemmeno Bobby.
Era un brav'uomo, educato, non ruttava, non russava, non imprecava. C'era stato un tempo in cui Alice pensava che questo bastasse a farla innamorare di nuovo. Ci aveva pensato così tanto che infine ci aveva creduto. Aveva accettato con gioia la sua proposta di matrimonio. Era stata felicissima di avere Jamison e lo amava quanto Sandy.
Ma ora erano aumentati i litigi per le più insulse sciocchezze – un piatto non lavato, una bolletta più salata delle altre... Bobby era un sedentario, mentre ad Alice piaceva uscire e incontrare persone nuove. Non c'erano stati compromessi: Alice restava a casa e invecchiava dentro, non perché Bobby le impedisse di uscire, ma perché lei stessa pensava fosse dovere di una brava moglie stare sempre col marito. E lei ci teneva tanto ad essere una buona moglie. Lo riempiva di attenzioni, gli faceva sempre i regali giusti per il compleanno e a letto cercava di essere creativa e instancabile, compensando la freddezza di lui. Bobby non era mai stato un ciclone di affetto nei suoi confronti; raramente la baciava, lasciando che fosse lei a prendere l'iniziativa. Raramente la cercava a letto, lasciando che fosse lei a coccolarlo. Raramente azzeccava i regali che le faceva; le donava sempre cose utili, mai qualche idiozia che diceva "ho visto questo e ho pensato a te" come invece faceva lei.
A volte Alice pensava di avere sposato uno sconosciuto. Altre volte si rimproverava, perché si ritrovava a comparare Rick a Bobby. Era ingiusto, era come scegliere se preferiva Sandy o Jamison, non erano proprio discorsi da fare! Ma non riusciva ad essere serena. Cercava di creare l'immagine della famiglia perfetta a beneficio degli altri, con due figli intelligenti e moglie e marito più innamorati che mai.
Ma l'indifferenza di Bobby le pesava. Perché di questo si trattava: Bobby le sembrava indifferente a tutto tranne che al lavoro. Solo quando si dibatteva in un'aula di tribunale tirava fuori la voce grossa e gli occhi si accendevano di animosità. Bobby era un grande avvocato, ma Alice doveva ammetterlo: come marito lasciava alquanto a desiderare.
Non aveva mai parlato con Alease della crisi che stava affrontando, perché un po' se ne vergognava. Lo vedeva come un fallimento personale. E poi si diceva: ma quale crisi? Va tutto benissimo! Se se ne convinceva, era più facile ingannare tutti gli altri. Anche perché Bobby non sembrava rendersi conto della situazione; lui era rimasto lo stesso uomo pragmatico e freddo di quando lo aveva conosciuto. Se Alice si fosse lamentata, lui avrebbe benissimo potuto rispondere: "e te ne accorgi ora?".
Dopo cena Alice lavò i piatti, mentre Bobby si ritirava nello studio, per lavorare ancora, come ogni sera. Alice guardò un po' la tv con Jamison, abbracciandolo sul divano. Per fortuna c'era lui, ancora abbastanza piccolo per accettare le sue coccole. Anche Sandy era una ragazza affettuosa, ma ormai si era fatta grande e la stava perdendo.
Chicago... Dio, quanto le sarebbe mancata!
Alle dieci e mezza mandò Jamison a letto; lei andò in bagno, si lavò i denti, mise la vestaglia ed entrò in camera. Bobby non c'era ancora. Alice si costrinse ad aspettarlo sveglia. Aveva voglia di fare l'amore. Era un evento più unico che raro, ormai, e per lo più non ne sentiva neanche l'esigenza, ma la telefonata di Alease, i dettagli piccanti che le aveva dato ridacchiando avevano risvegliato la sua fame.
Poco prima che Bobby entrasse, abbassò il lenzuolo, mostrando con fare sensuale il seno prosperoso sotto la vestaglia attillata. Bobby non la degnò di un'occhiata. Si spogliò, spense la luce e si sdraiò al suo fianco.
Alice non si perse d'animo. Gli baciò la spalla e il petto, ma lui la fermò dicendo: «Non mi va.»
«Non ti va mai ultimamente.» Alice lo guardò con fare scherzoso. «Non è che hai l'amante?»
«Sciocchezze.»
«Cos'hai allora?» Le venne un dubbio. «Ho messo su qualche chilo e non ti attiro più?»
«È stata una lunga giornata e sono stanco.»
È una giornata che dura da undici anni, pensò Alice, irritata. «Beh, fai un fischio quando torna a casa il marito invece dell'avvocato.»
Si girò dall'altra parte, ribollendo ma in parte ancora sperando che lui l'avrebbe abbracciata e baciata e avrebbero fatto l'amore.
Bobby non la toccò, e lei si addormentò.
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