Capitolo 27.

POV. Simon.

Vago nervoso per il mio studio, penso all'incontro che ho avuto ieri con Alyson.
Penso alle sue parole, tali da non uscirmi più di testa.
"Ho sempre pensato di lasciare il mio lavoro... e questa sarebbe la prisposta."
Penso nervoso, bevendo camomilla.
L'argomento di quella conversazione è stato interamente il recente attentato.
Mi ha consigliato di deporre la cari a di imperatore anche momentaneamente, poiché pericoloso con recenti sviluppi.
Ha persino fatto leva sul nostro possibile terzo erede... io vorrei un terzo figlio.
Sento le parole di lei rimbalzarmi nella testa, insidiose.
...È stata colpita al ventre da una pallottola, pensa se fosse stata incinta; avrebbe perso il bambino...
...deponi lo scettro zio, e prenditi cura del futuro marmocchio nella pace e tranquillità...
...molte persone fidate potrebbero prendere il tuo posto, anche io se ti aggrada...
"Vivrei finalmente tranquillo, però.... non posso farlo.''
Rifletto nervoso passandosi una mano fra i capelli.
"Alyson... è infida. Non ha buon cuore. E non voglio certo mica lasciare tutta questa gente in mano ad una stirpe tanto infima come la sua.... no, non posso rinunciare."
Poso di scatto la tazza sulla scrivania dopo questa decisione.
"È il mio lavoro; in fondo. E per quanto io voglia essere egoista, non me la sento. Non posso farlo."
D'improvviso, nei miei fitti ragionamenti, sento una voce fastidiosa, trapanante, acuta nel cervello interrompermi.
《HO FATTO SCALAAAAAAAA!》
Seguita da una seconda voce, più bassa e frustrata, ma altrettanto fastidiosa.
《Ma dillo che non le mischi, ste cazzo di carte. Come fai a vincere sempre?!》
Mi massaggio le tempie.
Incoscienza, la mia parte irrazionale e irragionevole, e Chuck, la mia parte insensibile ed indifferente. Tanto utili a volte quanto detetestabili altre.
Proprio mentre sto per sbottare, delle violente esplosioni quasi mi fanno cadere.
《Che cazzo succede?!?》
Corro immediatamente sul luogo interessato, e vedo le reclute che combattono contro un numero molto superiore di... persone vestite di nero.
《PYRO, SULLA DESTRA》la voce di Valentina supera il fragore dalla battaglia e del fuocoche divampa.
Cerco il ragazzo che ha chiamato con gli occhi, e lo vedo girarsi immediata destra sventando un attacco a sorpresa.
Agiscono in perfetta sincronia, non si focalizzano al loro singolo duello, ma tengono d'occhio anche i loro alleati...
Interessante.
Intanto stringe i pugni, ed una rabbia crescente si impadronisce di me.
Chi ha osato..》 scatto anche io verso di loro, per poi bloccarmi alla vista di Raphael, mio figlio, li ha rischiare la sua incolumità.
E questo mi manda in bestia. Riprendo la mia corsa, e strappo il cuore al primo a mano nude: pugno secco al petto, sfondo la cassa toracica, premere per strappare la carne e raggiungere il muscolo vitale.
Sono tanti...
E moriranno t u t t i.
Uccido senza sosta, quando all'improvviso la mia ultima vittima prende fuoco spontaneamente.
Mi allontano con un esclamazione sorpresa, e a giudicare dalle stesse che riempiono l'etere non è successo solo a me.
Mi guardo intorno, tutti gli pseudo-ninja hanno preso fuoco.
Guardo in alto, e vedo Alyson ad ali spalancate, viso deformato dalla rabbia, pugni stretti circondate da fiamme.
《CHI OSA INTERROMPERE IL MIO RIPOSO.》
Tuona infuriata.
Intanto gli uomini si contorcono gridando rauchi, fino a che non crollano tutti a terra. Uno per uno.
E solo allora mia nipote spegne le fiamme.
《NO!》Una voce rompe il silenzio.
È quella della ragazzina con gli occhi azzurri ed i capelli scuri e ricci.
《Li avete uccisi tutti!》
《E che altro avremmo dovuto fare ragazzina, invitarli ad un tè?》
La voce acida e velenosa di Alyson, che intanto si è posata a terra.
La ragazza sobbalza ma poi regge il suo sguardo.
《Lasciarne uno o due in vita ad esempio, per interrogarli. Ragazzi!》
A quel tacito comando, il mio personale aguzzino, il creatore di quella testa di cazzo di Rowdy, e quella col nome della moglie adultera dì Re Artù si avviano ad esaminare i cadaveri carbonizzati nella speranza di trovarne uno messo meglio e vivo, mentre gli altri hanno iniziato a metabolizzare il tutto.

POV. Matteo.

Ho le mani che tremano, e sento la bile risalirmi.
H-ho ucciso.
Ho ucciso.... per non essere ucciso a mia volta... ma ho sempre strappato una vita.
Che Dio mi perdoni...

POV. Pyro.

"È così.
Il mio battesimo di sangue non è infine avvenuto in quel campo infernale, ma qui."
Penso cupamente, il peso del sangue versato nel petto; oppressivo come un macigno.
Rovescio l'ennesimo corpo, ma un verso mi blocca.
《CE N'È UNO VIVO. 》immediatamente tutti ci circondano, e guardiamo l'uomo.
È orrendamente sfigurato, il viso rosso e coperto di bolle, la carne disciolta che in alcuni punti mostra addirittura l'osso.
Non ha più gli occhi, esplosi a causa del calore, e la lingua completamente nera.
È vivo... ma non lo resterà per molto.
Noto l'imperatrice Alyson nervosa e arrabbiata... probabilmente con Valentina, poiché l'ha contraddetta.
Sento Poli mormorare accanto a me, stringendo il suo piccolo rosario artigianale.
Prega, per sé stesso e per i morti di oggi.
《In queste condizioni non può dirci veramente nulla....》sussurra appena Morena, col viso verdognolo.
《Esatto...》risponde Valentina, che di scatto pianta il suo corto pugnale nel petto di quest'uomo uccidendolo sul colpo.
Rachele, Morena, Matteo e Bilal trasaliscono al gesto.
《Valentina... perché?!》protesta Rachele, che pare trattenere i conati.
《Sarebbe morto entro le prossime dodici ore. Ho solamente posto fine alla sua agonia.》
Annuncia con voce fredda lei, voce che ho imparato serve solo a nascondere un profondo dolore e disprezzo verso di se.
Tutti rimangono in silenzio tranne Poli e Matteo, che si è unito a lui nella preghiera.
Raphael si allontana assieme al padre per cercare la figlia, e a noi resta il macabro compito di onorare i defunti.

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