Capitolo 21.

POV. Rowdy

Cammino pensoso, verso la stanza dove mia figlia Alyson e Simon stanno parlando.
Penso alle parole della recluta, Morena.
Parlare a favore dei terroristi, mh.
"Però in fondo, non ci hanno mai dato motivo di dubitare di loro"
Penso, riguardo ai ragazzini, finché non vedo Simon uscire; chissà cosa si sono detti.
《Ehy Simon》esordisco avvicinandomi.
《Ehy.》risponde secco.
Accindenti, è di cattivo umore.
《Come va?》
《Vieni al sodo.》
....oookay; è molto incazzato.
《A proposito dei ragazzi. Ho parlato con le reclute, sui ragazzi di oggi.》
Azzardo cauto.
《E dunque?》mi rimbecca aspro.
《Dice prima di sentire la loro versione, prima di qualunque posizione contro di loro. 》calmo, lo guardo negli occhi.
《Mhfp. Hanno colpito mia moglie, liscia non la passeranno. Poi si vedrà.》
Fa un gesto brusco con la mano, e cammina, lungo i sontuosi corridoi del Palazzo, decorati con quadri semplici e di buon gusto, ed altri che sembrano usciti da un trip fra Hyeronimus Bosch

(Esempio della sua arte) Ed i cartoni trip della Warner Bros.
Sicuramente fatti da Incoscienza, uno degli squilibrati innoqui di casa.
Arriviamo ad una scala seminascosta, buia, putrida.
Le segrete.
Scende di li, ed io lo seguo scendendo i ripidi scalini ammuffiti.
Man mano che scendiamo, sentiamo delle voci, che mi spingono ad aggrottare le sopracciglia perplesso.
《Dai, abbiamo fatto ben 5 ore di sonno, io mi annoio! 》
《Scherzi? Voglio dormire, qui si sta tranquilli senza gente che può potenzialmente trapassarti la schiena con un pugnale.》
《Io non ne sarei così sicura》
Dopo arriva il rumore di uno scapelotto, risatine e versi di protesta.
《Guardate che ho qui?》
Esclamazioni di giubilo.
Ma che accidenti...
Che diamine succede la sotto?
Guardo Simon, che appare cupo.
Arriviamo infine al fondo delle scale, chiazze di muffa e melma su soffitto e muri; e ci troviamo davanti una scena che mi lascia a bocca spalancata e spinge Simon ad un sospiro molto frustrato, bevendo a una fiaschetta che odora di margherite infuse.

POV. GINNY

Sono tornata dalla cucina; in essa ho fregato anche un mazzo di carte, tanto per.
Adesso bisticcio un po' con tutti.
Sbadiglio.
Noia.
《Guardate che ho qui?》
Alzo il mazzo di carte, e tutti con allegre grida hanno iniziato a preparare per Briscola.
Almeno passiamo il tempo.
Dopo manco due minuti, sull'onda di una bestemmia tirata da me per una mano schifosa appaiono l'imperatore e quello che dalla faccia poco intelligente deduco sia Rowdy.
《Come diamine siete usciti?!》scatta quest'ultimo.
《Per prima cosa ti calmi》parte Vale, che al 99% non sa con chi parla; che è troppo concentrata sulle carte.
《Secondo... HAH! 》butta giù L'ENNESIMA MALEDETTA BRISCOLA.
《EH NO.》mi inpunto seccata.
《ADESSO...》butto una briscola più alta. 《...BASTA!》 E rido di gusto alla sua faccia delusa.
《Basta lo dico io.》la voce glacialmente calma di Simon ci fa fermare e girare tutti a fissarlo.
Appare compiaciuto di ciò.
《Ed ora, rispondetegli.》
Ci guardiamo, e Pyro prende parola.
Ovviamente.
《Abbiamo solo scassinato e siamo usciti.》
Un genio del male a rispondere.
《....Come.》chiede Rowdy, fissando il suo creatore; uno sguardo acuto e per entrambi consapevole.
《Non te lo diciamo, altrimenti supplireste, ed io di stare la dentro non ho sbatti 》afferma annoiato Simone, la faccia di Rowdy è e-si-la-ra-nte.
Sghignazzo dando il mio appoggio.
《Se non iniziare parlare ben di peggio che queste celle vi attenderà.》secco, parla Simon.
Interessante.
《Adesso, voglio sapere tutta la storia di come siete arrivati qui. Tutta.

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