Capitolo 2.
Lentamente aprì gli occhi, sentendo un doloroso pulsare alla testa.
Confusa, si preme le tempie, e a fatica si mette in ginocchio.
Inizialmente, non registra quel che la circonda, e prende lunghi respiri profondi.
《Che male cavolo... Ma che...》
Si guarda attorno, occhi sgranati, senza rendersi conto di quel che afferma.
Si trova in una radura in mezzo ad un bosco, ed attorno a lei 2 corpi svenuti.
Dopo aver appurato che non era un sogno, si precipita accanto al due, pregando che non fossero morti. Dopo averli guardati, riconosce Pyro e Simon dalle fotografie.
《Q-questo è surreale...》mormora, il cuore a mille.
Rifiutandosi di entrare nel panico, li scuote con malagrazia finché Simon non si sveglia.
L'altro continua il suo viaggio nei sogni.
《Mh... A sfaccimm.. Che mal di testa.》
Valentina guarda Simone, appena esso ebbe finito di parlare.
《Sei veramente tu...》Sussurrò. Infatti, gli aveva sentito ripetere quell'imprecazione talmente tante volte da risultarle perfettamente riconoscibile.
Dopo essersi strofinato gli occhi, lui fissò gli occhi su di lei è rimase immobile, per poi sbuffare.
《Lo sapevo di non dover mangiare la parmiggiana prima di andare a dormire. 》
Lei lo guardò come se gli fosse spuntato un terzo occhio.
《Stavolta purtroppo la parmiggiana non c'entra.》
《Ahahaha.. Che sogno realistico, strano, non mi capita mai》
Ridacchiò Simon, guardandosi intorno.
《TUA ZIA MAMMIFERO, NON È UN SOGNO CRIBBIO!》
Sbottò Vale sull'orlo di una crisi nervosa.
Il ragazzo sobbalzò, e parve rendersi conto finalmente di cosa lo circondava.
《C-cosa?!》
《Eh. Buongiorno.》Lei sbuffò, e guarda il corpo dormiente di Pyro.
《A-aspetta.... Pyro? 》si alza a fatica, e si avvicina.
《Esattamente.》rispose Vale. 《Ho provato a svegliarlo, ma nulla.》proseguí.
Simone si avvicinò a lui. 《A mali estremi, estremi rimedi.》E dicendo questo piazzò un bel calcione nella schiena di Pyro, che dopo uno strillo degno di un soprano, si drizzò in piedi con una fiumana di imprecazioni.
Sia Valentina che Simone si stavano confondendo dalla risate, nonostante la situazione preoccupante.
《CHE MALE CAZZO, ME LA PAGHERETE.》urlò.
《Tre... Due... Uno...》contò Valentina, ed appena finì Pyro spalancò gli occhi.
《....Valentina?.... P-poli?》balbettò incredulo. Ai cenni affermativi dei due mostrò la stessa reticenza di Simone, ma infine dovette accettare la realtà. Erano finiti in un luogo del quale ignoravano la natura e l'ubicazione.
《M-ma come! Io ero a casa mia!》protesto Pyro ad alta voce.
《Perché, io no? 》ribattè Simon sarcastico. Iniziarono a bisticciare, finché un grido non li interruppe.
《Basta!》sbraitò Valentina. 《Due bambini dell'asilo! La domanda più importante adesso, non è come siamo arrivati qui.》li guarda dritta negli occhi, avendo catturato la loro attenzione.
《La domanda è... Come sopravviveremo? 》Afferma guardandoli preoccupata e spaventata, mentre un terribile silenzio cala su di loro.
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