#3 SFIDA: STARK

▪️ In questa sfida, le redini saranno in mano solo e unicamente all'Esercito del Re della Notte, che nell'ultima sfida ha ottenute delle nuove e fresche reclute, e anche per questa sfida non avrà alcun eliminato ufficiale. Avrete un compito più importante e più "doloroso" da svolgere: decidere le sorti dei vostri ex compagni.

Ebbene sì, solo per questa sfida noi tre admins vedremo la guerra dall'alto, non muoveremo un dito, il tutto si disputerà fra voi, come nella serie tv. Avrete il compito di leggere TUTTE le one-shot, quindi di ciascuna casata, e commentare con un commento in linea "➡️" il vostro pensiero (esaustivo). Dato che voi non sapete come sono caratterialmente i personaggi delle altre squadre, dovrete valutare secondo questi tre canoni:

- Creatività nell'inserimento delle parole chiave
- Grammatica/lessico
- Originalità della one-shot in sé.

▪️ Avrete tempo cinque giorni, ossia fino a sabato 13, alle h. 14.30

▪️ Chi manderà le valutazioni oltre l'orario verrà eliminato dal gioco.

▪️ Non riducetevi all'ultimo e, cosa più importante, che non siano commenti generici di quattro righe.

▪️ Mandateci via messaggio privato le valutazioni che andranno da 0 a 5 (valgono anche i mezzi voti) per ciascuno.

Es.

*nome personaggio*

Creatività = 4
Grammatica/Lessico = 3.5
Originalità = 2



▪️ Aliluceleona - Leona Wingbright➡️

Ancora poco. Oltre il crinale.

I mulinelli di neve riducevano la visibilità istante per istante, ma la piccola caverna naturale era ormai vicinissima.

"Coraggio Inverno", si chinò a gridare sul collo del suo stallone. Infine smontò, per condurlo a tentoni. Nel ventre buio della collina il fischio del vento cessò di colpo. Frugò al tatto nella bisaccia, la fioca fiammella dell'acciarino svelò ciò che sperava, una catasta di legna. Richiuso il tavolaccio d'ingresso, Leona accese il fuoco.

La tormenta l'aveva inseguita e raggiunta, già procedere fin lì era stato un azzardo, ma aveva sperato di riagganciare il giovane Lord.

Robb doveva essere disperato per pensare d'imprigionare Jaime e usarlo come moneta di scambio. D'altronde, Cersei era la personificazione della perfidia, l'accusa di tradimento mossa a suo padre era gravissima, la sorte degli Stark ad Approdo del Re presumibilmente disperata.

Si morse un labbro, angosciata. Un istante dopo puntava la spada verso la penombra. L'uscio s'era aperto; il mondo fuori appariva sprofondato in un grigio uniforme, l'unica luce veniva dal bivacco.

"Amici, piccola Lady".

A Leona parve di precipitare indietro nel tempo. Un solo uomo poteva ancora chiamarla piccola Lady.

"Joney!"

Fece spostare lo stallone, per far spazio all'altro cavallo.

"Staremo stretti", si sentì ammonire.

Si girò per chiedere chi altri ci fosse, oltre a lui e alla sua cavalcatura, e fu a un palmo dal muso lupigno più grande che avesse mai visto. Due occhi color ghiaccio puntati nei suoi, le fauci socchiuse, lucide zanne candide. Leona rimase immobile.

"Ti presento Anima. Potente e anzi mortale. Ma rispetta i miei amici".

"Lo spero, se mi attaccasse dovrei ucciderla", fu la risposta.

Joney rise.

"Felice che nulla abbia potuto cambiarti, Leona Wingbright", commentò.

"Cosa fai qui, Joney? Un guardiano della notte che già aveva sulle spalle un'accusa di diserzione..."

"Dal quale sono stato scagionato, grazie a qualcuno che ha preteso indagini più approfondite. Sto tentando di raggiungere il giovane Stark, come te. Ho novità dalla barriera, e purtroppo notizie ferali anche dalla capitale".

Leona si rivide all'udienza, a sostenere che conosceva Joney fin da ragazzino, nato nella casa dei Wingbright, figlio d'un fedele collaboratore, uomo d'onore.

"Quali novità dalla barriera?", chiese.

"Gli Estranei stanno tentando di ottenere metalupi non-morti. Ne fanno strage, per sperimentare sui loro cadaveri. Se vi riuscissero..."

Leona meditò su quell'orrore, guardando Anima.

"L'ho salvata" l'additò l'uomo, "e ora mi è amica. Un'amica... molto speciale".

"E dalla capitale? Come puoi avere, tu, notizie dalla capitale?"

"È successo qualcosa a Lord", le rispose. "Credo l'abbiano ucciso e Sansa e Arya sono prigioniere".

Leona strinse così forte i denti, da dolerle la mandibola.

"Come lo sai", insistette.

L'uomo scosse la testa.

"Mi giudicheresti pazzo, se te lo dicessi".

"In tal caso, temo dovrò considerarti un disertore".

Leona lo fissava cupa.

"Non hai motivo di diffidare di Joney. Nymeria ha informato me, io lui".

Leona si voltò di scatto, cercando la fonte delle parole. Impossibile! Avrebbe giurato di sentirle echeggiare direttamente nella sua testa. Stregoneria? Incrociò gli occhi azzurri di Anima.

▪️@Melianta - Dorothy Martinez➡️

C’era solo un desiderio per Lady Stark, sin dai tempi del guardiano
disertore: cacciare Dorothy. E ci riuscì: la Strega fu spedita dai Guardiani della Notte.

L’Alfiere, senza ormai più quel titolo, aveva raccolto il necessario per
dirigersi alla Barriera, destinata a quel luogo come traditrice degli Stark.
Insieme a lei, i suoi compagni d’avventura e d’onore, da quando aveva acquisito i poteri: Aria, Acqua, Fuoco...

Montò a cavallo e alzò il pugno al cielo: maledizione alla magia e a ciò che comportava! Non bastavano i chili di troppo, no; anche il tradimento! Gli avvisi di Aria, l’intraprendenza di Fuoco, i passaggi e le strade che Acqua le avrebbe aperto - se solo Dotty avesse voluto - non riuscivano a far breccia nell’inverno del suo cuore, non in quella situazione.

Dotty ne aveva abbastanza, borbottava agli Elementi di lasciarla in pace, colpevoli di quel destino infausto. Era ben felice della sua sfortunata destinazione. Almeno aveva ancora la testa attaccata al collo!

Jon Snow era stato avvisato e non aveva gradito: una donna tra i guardiani non era contemplabile. L’avrebbe rimandata indietro, anche se gli ordini erano chiari, o l’avrebbe trattenuta come prigioniera.

Vide arrivare l’Alfiere da lontano; ne aveva quasi percepito prima l’odore,
come fosse un lupo. Al suo fianco, Specchio drizzò le orecchie e si mise a
ringhiare. Abbassò poi la guardia a un cenno del suo padrone.

Il cavallo arrancava, spronato fino all’osso; Dorothy pendeva sulla destra,
moribonda. Scivolò a rallentatore e Acqua la sostenne. Poi si avvicinò, anima in pena, e cadde faccia in giù, nella neve e a un passo dal Lord Comandante. Lì rimase, nonostante si sentisse gelare, senza aver la forza di fare nulla. Aria l’avvolse e con Acqua, nella forma di Neve, cercarono di alzarla da terra sotto gli occhi sbalorditi e divertiti di Snow e le proteste sempre più colorite della donna. Dietro di lui, qualche Guardiano si stava avvicinando, increduli di trovare davvero la Strega. Era contro il loro codice! Non lo avrebbero mai tollerato. Snow zittì i dissensi, prima che la situazione degenerasse.

«Sarete davvero molto utile, Martinez» la canzonò, il suo nuovo
comandante.

«Oh, la fate facile voi! Siete un uomo, io non so neanche dove andrò a fare
la pipì!»

«Non vi crucciate, presto tornerete alla Fortezza» la rassicurò Jon Snow,
sottile come una lama.

«Lady Catelyn mi odia» piagnucolò la Strega. «Troverebbe un altro posto
dove spedirmi, basta che sia lontano da lei.»

«E credete che qui sia meglio?»
Dorothy alzò le spalle e tirò a sé il piccolo fagotto che aveva portato. Snow sospirò e fece cenno a uno dei guardiani che si dileguò.

«È da tempo che abbiamo il dubbio sull’esistenza degli Estranei. Con i
vostri poteri potreste aiutarci a scovarli e sconfiggerli. Non sarete un
guardiano, ma… un aiuto, che ne pensate?»

Gli Elementi si rallegrarono e Dorothy gesticolò per frenare il loro entusiasmo: «Oh, finitela.»

Accettò di buon grado. Non era certo il suo sogno di ragazza, ma almeno,
lì, qualcosa di buono poteva fare.

Resoconto:

▪️Ritirata: @RainbowCockatoo

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