Capitolo 128. La quiete prima della tempesta...
N/A: così, a bomba, senza preavviso: questo è il penultimo capitolo gentaglia. Finalmente anche questa storia giunge alla sua fine.
Buona lettura!
<Artú> Henrique richiamò l'amico <Stai bene? Hai una faccia->
<Ho solo realizzato che per una volta Alfred non aveva mentito, al G20, riguardo al granchietto. Di solito è lui che crea caos!> replicò il britannico.
<Era simpatico, su!> ribatté Ivan <Molto meglio delle trovate di quello là!>
<Yong Soo* decisamente aveva apprezzato.> notò Kiku <Ha riso e basta grazie a quel granchietto.>
<Solitamente è questo quello che fate al G20?> indagò il lusitano, confuso <Granchietti? Che non ho neanche capito cosa abbia fatto questo granchietto giocattolo?>
<Riproduceva musica e scorrazzava in giro come ammattito.> rispose Lovino, che sperò con tutto il cuore che nessuno dei suoi territori stesse ascoltando perché altrimenti la probabilità di avere la stanza delle riunioni (o direttamente casa sua) invasa da quei granchietti sarebbe salita esponenzialmente.
<E quindi cosa avete fatto? Provato a prenderlo?>
<Scappava. Continuamente.> rispose Ludwig, la cui espressione esasperata rendeva chiaro il suo commento <Soprattutto quando -qualcuno- prova a bloccarti!>
<Era simpatico!> si difende Gilbert <Dava vita alla riunione.>
<Non mi dispiace più così tanto non essere coinvolto direttamente in più organizzazioni internazionali.> constatò Henrique a mezza voce, mentre i due germanici iniziavano a bisticciare.
<Non è sempre così. Inoltre, non fai bella figura a sputare nel piatto in cui vorresti mangiare.> sbuffò Antonio, ruotando gli occhi.
João lo fissò solo mezzo storto, ribattendo: <Stai parlando di me o di te?>
Antonio spalancò gli occhi e probabilmente sarebbe finita a urla e insulti, se non fosse che Francis intervenne con: <No, ti sbagli, quello è il tuo amico Arthur che continua a negare il suo amore per me~.>
<Cascherà il mondo prima che ciò accada!> sibilò Arthur, contrariato dal fatto che fosse stato ri-buttato in mezzo.
Feliciano trovò fosse il momento migliore per buttarsi sul vino; crescere con Giorgio portava a problemi con l'alcolismo. E poi aveva bisogno di non cadere in isteria e da ubriaco era simpatico. E il vino era buono. Quindi era un connubio perfetto.
Mentre Antonio, Francis e Arthur stavano bisticciando su quella o l'altra cosa, l'italiano tracannò un bicchiere e se ne versò prontamente un altro.
Kiku sollevò le sopracciglia e domandò, a mezza voce: <Feli-kun, stai bene?>
<Non è per colpa vostra, e assolutamente non tua, ma preferirei che questo pranzo finisse.> fece in un sussurro il settentrionale, iniziando a sorseggiare dal ri-riempito bicchiere.
Diamine, doveva darsi un contegno! O almeno essere più discreto!
E poi dal nulla, svariati metri indietro, comparve un'auto che, con i finestrini abbassati, a tutto volume sparava: "Questo disco mi entra dentro/ Come un dildo/ Che ci faccio a quattro zampe?/ Non capisco/ Questo disco mi entra dentro/ Come un dildo/ Discodildo, spaccami il cuore/ Discodildo, spaccami il cuore!"
Mentre tali versi del brano risuonavano nel giardino, la vecchua frenò stridendo sullo sterrato. Appena si fermò, Matthew capitombolò fuori dai sedili posteriori, praticamente buttandosi per terra.
Alfred uscì subito dopo, nauseato, mentre Mario cantava a squarciagola: <Discodildo. spaccami il cuore/ Discodildo, sfondami il cuore!> per poi abbassare drasticamente la musica e chiedere: <Uno di voi due ha sboccato?>
<Eh?!> fece Alfred, aggrappato alla portiera aperta, ancora inorridito.
<Avete vomitato?!> si ripeté allora il laziale, mentre spegneva il motore e scendeva con tutta calma.
<Quasi.> pigolò il povero Matthew, seduto, incurante, per terra.
<Sì o no?> indagò Mario, avvicinandosi.
<No! Ma giuro che su quell'inferno con te e la tua musica non ci salgo più!> protestò Alfred, battendo un piede per terra.
Feliciano decise che la vita era troppo lunga e s'agguantó la bottiglia dal tavolo, stringendola al petto. Se per berla o usarla come arma, era ancora tutto in discussione.
<Matthew, sei vivo?> si preoccupò Lovino, alzandosi dal tavolo e correndo verso l'amico.
<E io che pensavo che te fossi il peggior pericolo alla guida, eh.> replicò il canadese, che stava vincendo con il tenere tutto dentro lo stomaco.
<Scusate, ma avevate detto che reggevate l'auto...> si scusò Mario, grattandosi la nuca.
<Guidata normalmente e senza musica oscena!> ribatté lo statunitense, ora più esterrefatto che disgustato.
<Elettra Lamborghini non è il peggio, su! Quella che stavo cantando quando mi sono fermato era anche più esplicita!>
<Infatti mi sembrava d'aver sentito una certa parola-> ma Francis venne interrotto da Feliciano che proruppe con: <Sì, la parola è dildo, la canzone si chiama DiscoDildo, il cantante fa tutte canzoni su questa falsa riga e chiusa la questione.>
E l'italiano s'attaccó la bottiglia.
Kiku si sporse leggermente per osservarlo Ludwig con occhi interrogativi, per però ricevere uno sguardo ancora più confuso.
Era stata una giornata lunga, perché non era ancora finita?
•~-~•
Ogni tanto nella propria vita capitava di andare in autopilota, no? Semplicemente il tuo cervello registrava e reagiva come di norma, ma tutto ti sfiorava la mente per scivolare subito via nel nulla.
Infatti, quando l'autopilota s'interrompeva, era come svegliarsi con una secchiata d'acqua addosso.
Beh, quella volta non tanto.
A spezzare il suo autopilota fu una presa sulla sua mano. Henrique sbatté gli occhi e realizzò che era in piedi, il tavolo non più nella sua vista, e Lovino gli era accanto, tenendogli la mano in un atteggiamento a metà tra l'imbarazzato dall'essere così "apertamente" affettuoso e fiero di poterlo mostrare come sua metà.
E, a quanto pareva, si stavano congedando. Beh, tutti a parte Ludwig (a giudicare dalle gomitate finte cospiratrici di Gilbert verso il fratello e Feliciano) e lui stesso (perché, beh, comunque non avrebbe voluto e la presa di Lovino valeva più di mille parole).
Tornato totalmente sul pianeta terra, ignoró accuratamente l'occhiata velenosa di Antonio, si staccò un attimo da Lovino e diede una poderosa pacca sulla spalla ad Arthur e lo salutò, sorriso in volto.
<Non c'è bisogno di tutta questa forza, sono vecchio e fragile!> lamentò Arthur con uno sbuffo, ma un angolino delle labbra tendeva verso l'insù.
<Oh, poverino, il vecchietto vuole anche vuole anche il bastone per andare a letto e fare il riposino pomeridiano!> ribatté, prendendosi qualche bonario insulto.
<Spero di rivederti e che non ci siano pazzi di mezzo, la prossima volta.> infine auguró il britannico.
<Spero anche io.> ed Henrique gli diede un'ultima pacca, più delicata.
Poi Arthur si voltò e diede gli ultimi saluti a Kiku e Matthew, mentre Lovino gli tornò attaccato.
Si girò verso il marito e lo guardò fintamente sorpreso, mentre l'italiano s'imbronciò e basta.
In fretta, tutti sparirono, se non per i due italiani e i loro consorti.
<Andiamo verso la casa, ve~?> propose Feliciano.
<Non ci lasceranno in pace.> sbuffò Lovino, che comunque si diresse verso la villa.
<Secondo me sarà più la calma prima della tempesta.> replicò il settentrionale.
Entrati in casa, ebbe ragione quest'ultimo. Nessuna anima in giro.
<Fa quasi ansia, tutto questo silenzio e vuoto...> commentò João a mezza voce.
<Ci lasciano la privacy, per come possibile, sono bravi.> ribatté Veneziano sicuro, andando verso le scale.
<Iniziamo a salire le scale che ne abbiamo un bel po', buon riposo!> e salutò con la mano finché non sparì con il biondino al fianco.
<Non mi fido di queste pesti.> borbottò Lovino, ma salì lo stesso le scale, raggiungendo in fretta la stanza della siciliana che era stata gentilmente sfrattata (e che stava in camera di Carmela).
<Beh, l'ha detto anche Feliciano che sarà la quiete prima del disastro, quindi io me la godrei finché possiamo.> e il portoghese attirò l'italiano in un bacio.
N/A: Yong Soo*= nome umano di Sud Corea, tipo. Se non ho capito male.
E se non conoscete DiscoDildo, male male. Andate a farvi una cultura!
Detto questo, dato che ormai siamo alla fine, se avete qualche domanduccia inerente alla storia da fare ai personaggi o alla sottoscritta, fatele che così potrei fare un piccolo Q&A alla fine del prossimo o un capitolo totalmente a parte solo per esse, vediamo come viene (se sono zero, la cosa è molto semplice, ahahah)!
In ogni caso, buon fine settimana e spero vi sia piaciuto!
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