Capitolo 3: è ora di prepararsi allo scontro

- Elisa? mi senti?- disse Roberta alla sua amica

La voce della sua comandante svegliò Elisa dal suo continuo pensare.

- Sei cosi da quando siamo partite. Perché non mi dai ascolto? Sei I-N-N-A-M-O-R-A-T-A di lui; devi ammetterlo. Così posso sapere se lo dobbiamo risparmiare, non voglio uccidere qualcuno di cui una mia amica sia innamorata...-disse lei

- Sembra così evidente?-disse Elisa.

-Si...direi di si- gli rispose Roberta.

- Ok; lo ammetto, sono ancora innamorata di lui, credevo che dopo tutti questi anni mi fosse passato ma quando oggi l'ho rivisto mi sono accorta che in realtà provo ancora qualcosa per lui.-rispose Elisa

- Finalmente!!. - urlò di gioia Roberta

la reazione dell'amica lasciò Elisa a bocca aperta, non se l'aspettava da lei.

- Allora è il caso di cambiare il piano . Invece di ucciderlo lo cattureremo e lo nasconderemo, poi porteremo un altro cadavere a Von Kider, meglio se bruciato per renderlo in-identificabile. Finita la guerra lo libereremo e così potrete sposarvi e vivere felici e contenti.- disse Roberta.

- Non credo che lui mi voglia sposare...sopratutto se uccideremo i suoi amici. Roberta... apprezzo molto quello che tu vuoi fare ma è ovvio che lui non ricambi, dopotutto non mi vede da 7 anni, è impossibile che lui sia ancora innamorato di me. Quindi uccidilo pure, è orribile da dire, ma fallo...non importa se io lo amo, purtroppo è un nostro nemico e noi abbiamo il preciso ordine di uccidere, e volenti o nolenti dobbiamo obbedire, altrimenti sappiamo entrambe che le conseguenze sarebbero terribili. Quindi uccidilo, ma fallo da sola, io ti sarei solo d'intralcio.- disse Elisa piangendo a dirotto

- Elisa...non dire questo; sei una ragazza fantastica, e sono sicura che lui ricambi i tuoi sentimenti, non casualmente ha rinominato la sua Sylveon come te, segno che sei rimasta impressa nel suo cuore, come lui nel tuo... E ora che ci penso anche tu hai un Umbreon chiamato Enrico, quindi se tu sei ancora innamorata di lui allora forse anche lui lo è... Un attimo! Cosa hai detto?! Lui ricambiava?!- disse Roberta

-Si. Purtroppo l'abbiamo scoperto la sera prima che lui partisse per l'accademia militare, abbiamo quindi avuto unicamente la possibilità di metterci assieme per una notte, che trascorremmo in modo romantico da soli a casa mia.- raccontò Elisa, prima

- E durante quella notte cosa avete fatto?- chiese maliziosa Roberta

Elisa, la quale stava già manifestando un leggero rossore sulle guance, di colpo divenne rossa come un peperone, iniziando a tremare e a farfugliare cose incomprensibili.

- Elisa,Elisa,Elisa. Non me lo sarei mai aspettato da te, così pura e innocente, non pensavo avessi anche un lato nascosto.- disse ridendo Roberta.

-Pura e innocente? ho ucciso decine se non centinaia di persone solamente nell'ultimo mese, ti sembro forse così pura e innocente? E poi...non è stata colpa mia, volevamo solo darci un bacio e ci siamo lasciati trascinare, ecco tutto.- disse imbarazzata Elisa.

-Dicono tutti così... ma dimmi la verità...tu volevi farlo e ti è piaciuto anche.-disse Roberta.

Elisa nel sentire quelle parole diventò ancora più rossa riuscendo solamente a farfugliare solamente 4 parole: - S-si, m-mi è p-pi-piaciuto.-

- LO SAPEVO!!!- urlò con trionfante gioia Roberta.

- Contenta tu...- disse Elisa alzando gli occhi al cielo.

Dette quelle parole tra le due amiche calò il silenzio e continuarono così a camminare verso il proprio obbiettivo senza dire una parola.

- Che strano, avrei giurato di aver visto qualcuno su quell'albero, ma sarà stata solo la mia immaginazione. Non vedo l'ora che questa storia sia finita.- Disse Elisa guardando la foresta dietro di loro

Nel frattempo all'interno della foresta:

- Bene, bene,bene. per fortuna non mi hanno scoperto. Però ho avuto conferma dei miei timori...allora i suoi sospetti erano fondati, è meglio avvertirlo il prima possibile.- disse questa prima di sparire definitivamente.

Intanto Ennio:

- Io preferisco di gran lunga Tulipano, mi calza proprio a pennello dato il mio fiore, il tuo nome non so come l'abbia deciso Elisa.- disse Tulipano discutendo con la compagna sui propri soprannomi.

- In effetti neanch'io mi sono mai chiesta perché mi abbia chiamato Elisa. Magari gli piaceva il nome. - rispose lei.

- Credo sia arrivato allora il momento di scoprirlo... Chiediglielo.- rispose allegro il Meganium.

Elisa annuì e si avvicinò pian piano al suo allenatore.

-Enrico, posso chiederti una cosa?- Gli chiese sommessamente

- Certo dimmi pure.- rispose lui con un sorriso.

-C'è per caso un motivo in particolare per cui tu mi abbia chiamato Elisa? Così per curiosità.- domando lei.

- In effetti... un motivo c'è, se vuoi te lo racconto.- rispose Enrico

la sylveon annuì gioiosa in segno di assenso.

- Allora...- cominciò Enrico prima di interrompersi bruscamente

- Ragazzi... fermatevi. Sento degli strani rumori; ho paura che qualcosa o qualcuno ci osservi, mettetevi in posizione d'attacco.- Ordinò repentinamente ai suoi pokemon Enrico

Sentiti i comandi tutti e sei i pokemon si posizionarono circolarmente attorno al proprio allenatore. Tulipano iniziò a caricare un attacco Energipalla ; Ario una potentissima Idropompa; Benjamin Fulmine; Noctowl Aerasoio; Vilu un possente Ondacalda e infine Elisa Magibrillio. Mentre Enrico mise mano alla pistola e al coltello.

Appena il gruppo si mise in posizione, iniziò a scrutare l'ambiente circostante in cerca del più impercettibile movimento, pronti ad attaccare qualunque cosa o persona provasse ad attaccarli.

All'improvviso si udì un fruscio tra gli alberi e tutti si voltarono verso di esso, dopo poco se ne sentì un altro dalla parte opposta e questa volta si voltarono tutti da quella di parte, i fruscii iniziarono poi a diventare due, contemporaneamente, Enrico capendo cosa stesse succedendo caricò le armi e diede un ultimo ordine ai suoi pokemon:

- Qualunque cosa o persona sbucherà da questi cespugli, mi raccomando... senza alcuna pietà e senza trattenersi, come se questo fosse l'ultimo scontro... perché sappiamo tutti che potrebbe esserlo. E adesso è ORA DI ...COMBATTERE FINO ALLA MORTE!!! ...CHE SIA LA NOSTRA O LA LORO!!!-

Il discorso di Enrico riempì di coraggio i cuori dei suoi pokemon che si prepararono ad affrontare lo scontro con tutta la foga e la forza che era in loro possesso...

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