«3»

Cristian e Ledia stavano sistemando i tramezzini quando le prime mamme con i propri figli li raggiunsero. Avevano portato dei tavoli al parcogiochi del loro quartiere e fortunatamente il tempo era splendido quel giorno.

Gaia cominciò a giocare con i suoi amichetti, poi venne a chiamare Cristian per divertirsi insieme a loro. L'uomo accettò ed una mandria di bambini scatenati cominciò a saltargli addosso con l'intento di farlo cadere per gioco. Delia non poté fare a meno di sorridere nel vedere la scena. «E' suo marito quello?» Una mamma le si avvicinò. «No, è solo un amico di famiglia.» Rispose lei. «Ed è single?» Chiese ancora l'altra. Delia annuì ed osservandola meglio si ricordò che la donna faceva parte di un gruppetto di mamme divorziate. «Molto bene...» Sospirò la donna soddisfatta, poi si avvicinò ad altre mamme per riferire ciò che aveva appreso.

Delia rimase a guardare il gruppetto di donne che non faceva altro che lanciare sguardi languidi a Cristian ed a ridacchiare tra loro. Si avvicinò fingendo di rimettere delle patatine nei recipienti semivuoti e restò in ascolto. «Certo che è proprio un bel ragazzo!» Diceva la donna di prima alle sue amiche. «Già e poi hai visto che fisico?» Commentava la sua amica. «Ci sa anche fare con i bambini. Dopo voglio conoscerlo!» Intervenne una terza donna. «Ci sono prima io! Mi presenterò e gli chiederò di uscire. E poi chi lo sa... sarà meglio che lasci mio figlio da mia madre per quella sera.» Disse la prima donna maliziosamente. Delia sentì una strana sensazione alla bocca dello stomaco. Era infastidita da quelle donne, Cristian meritava di meglio e nessuna di loro era alla sua altezza. Si allontanò per tirare fuori la torta e richiamò i bambini al tavolo.

Cristian arrivò poco dopo i bimbi e la donna di prima gli si mise davanti porgendogli la mano. «Piacere io sono Silvia, la mamma di Mattia.» Gli disse sfoderando un sorriso seducente. «Ciao, io sono Cristian!» Rispose lui educato.

Delia si accorse di aver smesso di respirare e cercò di riprendere fiato.

«Ora scusami, ma devo andare a dare una mano per la torta.» Aggiunse subito dopo il ragazzo superando Silvia e raggiungendo Delia che non poté far a meno di sorridere. «Cosa c'è?» Le chiese lui confuso notandolo. «Niente.» Fece spallucce lei non riuscendo a smettere.

Terminato il compleanno Cristian caricò la macchina e riportò Gaia e sua madre a casa. «Ti fermi a cena? Ho un po' di avanzi della festa da far fuori.» Gli chiese Delia. «Volentieri! Ho una fame!» Rispose lui sorridente e Delia ridacchiò. «Possibile che tu abbia sempre fame? Abbiamo mangiato ogni ben di Dio al parco oggi!». «Abbiamo fatto l'aperitivo prima, ora sono pronto per la cena.» Cristian sfoderò un sorriso smagliante. Delia scosse la testa divertita e mise sul tavolo gli avanzi.

«Tu amore hai fame?» Chiese voltandosi verso Gaia. Lei scosse la testa e sbadigliò. «Sei stanca? Vuoi andare a dormire?» Domandò ancora la madre. «No, non ho sonno. Voglio stare qui con voi...» Sbadigliò di nuovo. Delia sorrise e si avvicinò alla figlia. «Prima facciamo il bagnetto va bene? Poi ti metti il pigiama che sei stanca.» «No, ma io voglio giocare con Cristian.» Piagnucolò la bambina. «Facciamo così, fai come dice la mamma, poi vieni qui che ho una sorpresa per te!» Cristian le fece l'occhiolino e la bambina annuì contenta. Adorava le sorprese.

Delia portò in bagno Gaia e la lavò, poi andò in camera e le mise il pigiama. La bambina tornò di corsa in cucina da Cristian che nel frattempo si era appisolato sul divano. «Eccomiiiii!!!» Urlò felice svegliandolo di soprassalto. «Scusa!» Rise Gaia e gli saltò in braccio. «Ce ne hai messo di tempo scricciolo!» Commentò lui stiracchiandosi, poi rovistò nella tasca sul retro dei jeans e prese il portafogli. Nel frattempo li raggiunse anche Delia e si accomodò vicino al ragazzo.

«Ecco a te il tuo regalo di compleanno da parte mia!» Esclamò il ragazzo passando una busta alla bambina.Questa lo guardò stranita e lui le fece segno di aprirla. Gaia ubbidì e ne estrasse due pezzi di carta, li squadrò per un po' concentrata.«G-a-r-d-a-l-a-n-d...» Lesse lentamente avendo appena imparato a farlo e poi riconobbe il disegno di Prezzemolo, la mascotte del parco. Strinse al petto i biglietti e lo guardò con occhi luccicanti. «Sei contenta? Sbaglio o volevi andarci? Così tu e la mamma passerete una bella giornata insieme!» Gli disse lui scompigliandole dolcemente i capelli. Gaia riguardò entrambi i biglietti.«Sono solo due. Non puoi venire anche tu?» Lo supplicò lei. «Tesoro, magari Cristian ha di meglio da fare. Come si dice?!» La rimproverò la madre. «Grazie...»Mugugnò lei chinando la testa sconsolata. «Ehi, vuoi davvero che venga anche io?» Chiese lui alzandole delicatamente il viso e la bambina annuì. «Beh,allora in questo caso, dovrò prendere un biglietto anche per me!» Esclamò lui,poi si voltò preoccupato verso Delia. «Sempre se la mamma vuole...» Aggiunse. La donna sospirò rassegnata, infondo era il regalo di Gaia e lei ci teneva che ci fosse anche lui. Inoltre si sarebbe divertita di più anche lei con l'aiuto di Cristian. «Mamma, può venire anche Cris vero?» Domandò la bambina speranzosa.Delia si voltò verso Cristian che la guardava con lo stesso desiderio. «E va bene... Però il tuo biglietto lo prendo io!» Disse Delia risoluta. Cristian sorrise mentre Gaia cominciò a saltellare gridando. «Andiamo tutti a Gardaland!!!».    

  ★R
[tutti qui ci provano, aspettano un tuo segno e intanto sperano che dal tuo essere amica nasca cosa però non si ricordano il principio naturale che la regola dell'amico non sbaglia mai...]

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