«22»
Delia e Cristian passarono dei minuti interminabili a scambiarsi dolci baci e tenere parole su quanto l'assenza di uno o dell'altro fosse stata difficile. L'uomo prese con facilità la donna in braccio e la fece accomodare sul divano con la testa di lei sul proprio petto così da poterla stringere meglio.
«Devo dirti una cosa. So che abbiamo appena fatto pace e forse non è il momento, ma ho bisogno di dirtelo.» Asserì Cristian improvvisamente dopo averle schioccato un bacio sui capelli. Si mise a giocare con quelle ciocche scure cercando di smaltire la tensione. «Devi proprio?» Chiese la donna con gli occhi chiusi in completo relax. Si stava godendo le coccole dell'uomo completamente appoggiato su di lui. Con le braccia strette al suo busto lo teneva vicino con il viso affondato nella sua maglietta per bearsi del suo profumo. «Credimi, in questo momento vorrei fare del magnifico sesso riparatore, ma tua figlia tornerà fra poco ed io voglio parlartene prima che sia qui.»Le spiegò con un mezzo sorriso. «D'accordo...» Rispose la donna,aprì gli occhi e guardò l'orologio sulla parete. «Fra mezz'ora saranno qui.» Aggiunse dispiaciuta di non aver più tempo per loro due soli.
Cristian si schiarì la voce, ciò che stava per dirle non era facile da digerire. «Non voglio che pensi che io lo stia facendo solo permettere in cattiva luce qualcuno. Oppure che sia geloso e mi sia inventato tutto, è da un po' che lo so e ho paura che se te lo dicessi ora tu....» «Ti credo.» Lo interruppe la donna. Poi si avvicinò per prendergli il viso tra le mani e baciarlo a fior di labbra.«Qualsiasi cosa sia se tu mi dici che è la verità, io ti credo.Non dubiterò più di te!» Aggiunse risoluta. Cristian annuì più tranquillo, fece un sospiro e cominciò a raccontarle cosa aveva scoperto qualche giorno prima. «Ho fatto delle domande in giro sul tuo ex. Come ben sai non mi quadrava il suo tempismo, così ho chiesto ad alcuni amici avvocati che conoscono lui e la sua famiglia.Sapevi che suo nonno è un famoso giudice?» Fece una pausa e lei annuì. «Beh, cercherò di arrivare al punto. E' da due anni che Enrico è rientrato in Italia per prendere in gestione una nuova filiale dello studio del padre. Da quanto ne so però, nonostante i De Guidi siano avvocati famosi e rispettati quella nuova filiale faceva fatica a decollare. Ha accumulato un po' di debiti, nulla che un figlio di papà non possa saldare, ma De Guidi Senior si è rifiutato di andargli in soccorso nella speranza di dargli una lezione di vita.» Delia ascoltava l'uomo assorta. Tutto ciò che stava dicendo aveva un senso. Enrico non era certo bravo come il padre e quest'ultimo era sempre stato un uomo severo. Conosceva le tasche bucate del suo ex, ma finora c'era sempre stato qualcun'altro a risanare il suo conto. «Quando il nonno si è ammalato qualche mese fa si è presentata l'occasione per quel bastar... per Enrico di risollevare la situazione. Il Giudice infatti aveva liquidato tutti i suoi beni e li aveva suddivisi equamente tra figli e nipoti. E nel testamento ha riservato una parte anche per i figli dei nipoti nati o che stanno per nascere.» Concluse. Delia rimase a fissarlo interdetta mentre il puzzle nella sua testa cominciava a prendere forma. Ora si spiegava tutto. «Riconoscendo Gaia avrà diritto alla parte di eredità che spetta a lei. Solo che non capisco perché non ha deciso di mettere in cantiere un figlio con la sua fidanzata.» «Fid-fidanzata?» Domandò incredula Delia.Cristian annuì lentamente. «La maggior parte di queste cose me le ha raccontate proprio lei. Un paio di anni fa ho salvato la vita al fratello rimasto incastrato con il braccio in un macchinario. Mi doveva un favore. Mi ha anche detto che fra sei mesi convoglieranno a nozze.»«Che stronzo!» Esclamò Delia delusa senza riuscire a trattenersi.Cristian le sorrise senza allegria. «Lo so.» Ammise. Rimasero in silenzio mentre Delia registrava le informazione appena ricevute da Cristian. Finalmente tutto aveva un senso. «E' sterile.» Buttò fuori Delia dando voce ai proprio pensieri. L'uomo la guardò interrogativo. «Lo è diventato in America. Non può concepire altri figli ed è per questo che è venuto in cerca di Gaia.» Aggiunse e poi spiegò a Cristian cosa aveva scoperto sull'accaduto.
Cristian l'ascolto attento. «Ora ha tutto un senso.» Disse pensieroso grattandosi il capo. «Cosa hai intenzione di fare, però?» Domandò titubante. La situazione era complicata, Enrico stava facendo la cosa giusta riconoscendo Gaia, ma per i motivi sbagliati. «Lo affronterò.Non gli permetterò di usarci a suo piacimento. Ha già causato abbastanza guai!» Esclamò decisa. L'uomo le sorrise orgoglioso e la baciò appassionatamente. «Adoro quanto tiri fuori le unghie, ma ricordati che non sei sola. Ci sono io con te e stavolta non ti sbarazzerai così facilmente del sottoscritto!»
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