9 🔞

Lo spoglio lentamente, un pò per non fargli male e un pò per godermi ogni lembo di pelle che vedo.
La prima volta che siamo stati insieme è successo così in fretta da non riuscire nemmeno a spogliarci del tutto.
Per un millesimo di secondo mi chiedo se sia il caso di fargli vedere il mio corpo martoriato, ma poi me ne frego.
Ogni bruciatura rappresenta ciò che sono, cosa ho passato ogni giorno della mia vita fino ad arrivare qui, in questa stanza.
Gli bacio il collo, ancora dietro di lui, mentre gli sfilo lentamente la maglia.
La sua schiena è completamente distrutta, assomiglia vagamente alla mia. Bruciata in ogni punto visibile con particolare attenzione lì dove c'erano le ali.
Sfioro quel punto con le dita e lo sento sussultare, non credo abbia provato dolore perché mi dice di farlo ancora.
Sorrido con la faccia incavata nel suo collo, vorrei mangiarlo vivo.

"Quanto male ti farei" Gli sussurro all'orecchio, prima di ripetere il mio gesto e solleticargli la schiena.
Vedo chiaramente la sua erezione crescere nei pantaloni, il dolore lo eccita, si unisce al piacere e lo manda fuori di testa.
Un gemito gli sfugge da quelle labbra morbide e carnose e stavolta sono io quello che si eccita.
Gli spingo la testa indietro e gli mordo quella bocca fatta per succhiarmelo.

"Mi stai facendo impazzire Touya"

Il mio nome nella sua bocca è come un peccato sussurrato, mi chiedo quanto sarà in grado di fingere da domani in poi.
Lo spingo verso il letto, stendendolo di pancia, mentre sento il suono della zip dei suoi pantaloni invadere il silenzio mortale di questa stanza.
È impaziente e io con lui, sorrido sulla sua pelle leccandogliela subito dopo.
Un altro ansito mi viene regalato da questo angelo caduto nel peccato, gli sfilo pantaloni e boxer in una volta sola.
Gli guardo quel culo sodo e sento l'acquolina in bocca, sono ben oltre il semplice piacere.
Se potessero vederlo ora, tutti i suoi fan, inerme e con il culo all'aria in attesa di essere scopato da un villain.
Pensarlo mi diverte.

Si volta a guardarmi e si perde nei miei occhi, alzando una mano per avvicinarmi a lui.
C'è questa strana connessione tra di noi, a cui non ho mai saputo dare un nome. Normalmente la mia indifferenza mi spingerebbe a lasciarlo così, ridere di lui e allontanarmi.
Ma non riesco a muovermi.
"Stavolta vedi di prepararmi, bastardo"
Una risata sommessa è l'unica risposta che riesco a dargli, prima di salire sul letto e alzargli il culo.
"C-che stai facendo?" Sembra in imbarazzo adesso.
"Hai detto che dovevo prepararti, no? Ti sembro uno che cammina con il lubrificante in tasca?"

La sua espressione scioccata è ciò di cui mi beo per qualche secondo, prima di affondare la faccia nel suo culo morbido.
La mia avidità e il mio desiderio lo sente tutto nel momento in cui la mia lingua gli affonda dentro, avvolgendosi nelle sue caldi pareti.
"No, Touya è... troppo!"
Gli mordo una natica per intimargli di starsene zitto, lui afferra il cuscino e ci affonda la faccia dentro per impedirsi di urlare.
Gli infilo due dita dentro, mentre continuo a mangiargli il culo.
"È così morbida la tua carne qui, mi viene voglia di strappartela a morsi"
Lo sento mugolare, il suo pene comincia a gocciolare sulle lenzuola.
Mi chiede di fermarmi ma in risposta gli infilo il terzo dito dentro.
Sento il suono delle sue urla ovattate nel cuscino, il mio cazzo che sta per scoppiare nei pantaloni.

Potrei distruggerti in questo istante, bruciarti dall'interno e probabilmente ti piacerebbe.
Ma non ancora.

Mi chiedo se questo tentennamento stia prolungando la sua pena o la mia.

Viene copiosamente sulle mie ginocchia, poi lo tiro su per impedirgli di soffocare, mettendogli due dita in bocca per tenerla aperta.
"Respira Keigo"
I suoi occhi rivoltati all'indietro tornano in orbita, mettendomi a fuoco dopo qualche secondo.
"Ti amo Touya"
Sorrido, sfilo le dita dalle sue labbra e mi alzo.
Vediamo quanto mi amerai una volta visto il mio scempio.
Mi sento stupido a pensarlo, ma tant'è.
Mi spoglio del tutto, restando in piedi e nudo davanti a lui, che deglutisce rumorosamente.
"Sei..."
"Un mostro?" Dico ironicamente, tuttavia lui si indispettisce un pò.
Si tira su, sedendosi sulla sponda del letto.
Accarezza le mie cosce, guardando il mio sesso che pulsa davanti alla sua faccia.
"Ma che cazzo stai dicendo, sei bellissimo"
Alza il volto verso di me, ma non vedo nessuna bugia nei suoi occhi.

Forse è vero che l'amore rende ciechi.

Avvicino quelle labbra peccaminose al mio cazzo, lui intuisce ciò che voglio anche senza parlare.
Non aspetto nessuna mossa, comincio a montare nella sua gola come un pazzo, sentendo ogni parte del suo interno.
Le sue mani si stringono sulle mie cosce, le mie tra i suoi capelli biondi, spingendo la sua testa un pò più a fondo... solo un altro pò.
Comincio a tremare e sento il bisogno di venire così gli tiro i capelli per spingere la sua testa indietro.
Tiro via il mio cazzo dalla sua bocca, esplodendogli in faccia.
Sembra un quadro a luci rosse per quanto è sexy.

"Ho sempre desiderato fartelo"
Comincio a ridere, prendendolo in giro. Penso che accetti la mia sfida perché si lecca un lato della bocca assaggiando il mio sapore senza staccare gli occhi da me.
"Che altro?" Mi sta apertamente sfidando, ma non sa ancora quanto la mia mente sia perversa e fin dove riesca a spingersi.
Forse di lui mi ha attratto proprio questo, la sua spavalderia che vorrei tanto dominare e distruggere.

Come un quadro talmente bello da farti venire voglia di sfregiarlo per sempre. Per lasciare la tua impronta permanente.

Cerchiamo varie posizioni che possano evitare di coinvolgere la sua schiena martoriata, comincia sedendosi su di me, allineando il mio sesso alla sua entrata. Provo a dissimulare più che posso ma è tremendamente erotico in questo momento, mi fissa negli occhi come se volesse divorarmi.
Scende talmente piano da snervarmi, così lo prendo per la vita e lo penetro tutto d'un colpo. Soffoco il suo urlo di dolore baciandolo, i nostri sapori si mescolano nuovamente. Resto fermo quel tanto per farlo abituare ma sono davvero stufo di andarci piano con lui.
Alzo il bacino cominciando a montarlo con tutta la foga che sento in corpo, come se stessi correndo una maratona senza sosta.
Sento il suo interno stringersi intorno a me e mi esce un grugnito.
"Merda, vuoi staccarmelo?"
Si mette a ridere ma il suo viso è pieno di rossori. Con le mani sul mio petto comincia a muovere il bacino, strabuzzo gli occhi per quel piacere improvviso.
Butto la testa indietro sul cuscino e arpiono il suo culo con le unghie mentre continua a cavalcarmi come un dannato.
I suoi gemiti riempiono la stanza e mi sembra di soffocare nel suo piacere e nel mio. Serro i denti quando lo sento stingere ancora perché colpito dall'orgasmo.

Mi sento sopraffatto, in qualche modo questo cuore distrutto pompa più forte nel mio petto. Non voglio chiedermi il motivo, perché non è per questo che sono nato. Non posso concedermi più di un sollievo passeggero.

Si accascia su di me respirando velocemente, cerco di alzarmi perché non voglio che senta il mio cuore che batte all'impazzata.
"Aspetta"
Mi afferra il viso e gioca con la mia bocca, la succhia, la mordicchia, lenisce il tutto con la sua lingua morbida.
Lo prendo per i capelli e sguscio via da lui, per poi andargli alle spalle e schiacciargli la faccia sul cuscino.
"Che spettacolo" Gli allargo le natiche senza dire più niente.
Sono completamente perso nella lussuria.
"Non guardarlo" Alzo lo sguardo verso di lui, che si è girato per parlarmi.
Gli schiaffeggio il culo e rientro dento di lui, ricominciando a scoparlo.
"Sei bollente come l'inferno dentro"
Ricomincia a gemere, dicendomi che devo fermarmi perché è appena venuto ma francamente non me ne frega un cazzo, voglio distruggerlo, marchiarlo, sfregiare questo quadro angelico per sempre.

Aumento la velocità, aggrappandomi al suo culo. Le nostre carni di scontrano facendo un suono osceno, la testiera del letto sbatte incessantemente contro la parete.
Alzo la testa al soffitto, ho la bocca aperta perché mi manca il fiato.
Keigo è talmente stretto che mi sembra di essermi ficcato nel collo di una bottiglia.
Spingo ancora un paio di volte, venendogli dentro senza chiedergli se potessi.
Quando mi sfilo lentamente, osservo i miei fluidi fuoriuscire da lui fino a sporcare le lenzuola.
Gli metto una mano sul petto, il suo cuore galoppa velocissimo. Si volta e le nostre gambe si intrecciano, seduti sul letto uno di fronte all'altro.
È sfinito, i capelli scompigliati, gli occhi persi, ricoperto di goccioline di sudore, ma mai l'ho trovato tanto stupendo.

Mi stringe in un abbraccio, senza parlare, accarezzandomi i capelli ormai decolorati.
"Anche tu stai meglio con quest'acconciatura" La sua voce è talmente flebile che devo impegnarmi tantissimo per capirlo.
È come se evitasse di alzare il tono per paura di rompere un momento perso nel tempo e forse è proprio così che ci troviamo in questo momento.
"Touya, tu sei l'amore della mia vita" È allacciato al mio collo, per cui non posso vedere il suo viso.
Incavo la testa nella sua spalla, annusando il suo profumo.
Lo stringo in vita e: "Anche tu" rispondo, tuttavia guardo nel vuoto con il cuore stretto in una morsa.

Un sorrisetto sinistro mi sfugge, ma lui non riesce a vederlo.



Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top