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Shigaraki ha iniziato l'addestramento, ormai passiamo le nostre giornate a pianificare e mangiare sushi, come dei veri lord.
Tuttavia quei quattro scemi della lega non conoscono nemmeno le buone maniere del vivere civile.
Hawks ormai partecipa attivamente a tutte le attività idiote che si inventa Twice, sono pappa e ciccia quei due, sempre a fare stronzate in giro.
Li guardo, mentre giocano sul tappeto come due bambini troppo cresciuti e mi sembra una parvenza di... famiglia.
Che poi, che cazzo ne posso sapere io di cosa sia una vera famiglia, tutto ciò che ho avuto nella mia vita è odio e abbandono, contornato da aspettative irraggiungibili.
C'è stato un tempo in cui pensavo davvero di riuscire a essere apprezzato, ma si è trattato solo di un attimo fugace.
Hawks alza lo sguardo su di me proprio mentre sono nel pieno delle mie elucubrazioni mentali e si cruccia.
Da quella volta in giardino non abbiamo più parlato seriamente, solo battute e sguardi fugaci che onestamente stanno cominciando a stancarmi.
Il pollo invoglia Twice a uscire per prendergli qualcosa, poi si siede accanto a me sul divano.
Siamo soli, ma stranamente il mio senso del pericolo al momento è assopito.
Mi starò rincoglionendo.
"C'è qualcosa che ti preoccupa?"
Sorrido, poggiando la testa sullo schienale del divano e chiudendo gli occhi.
"Quando non hai niente da perdere che preoccupazioni puoi avere?"
Volto la testa nella sua direzione e lo guardo, mi è a un palmo di naso.
Decido di prenderlo un pò in giro, per smuovere le acque o solo per passare il tempo, questo ancora non l'ho capito.
Alzo la mano attivando il quirk solo sui miei polpastrelli prima di sfiorargli il viso con le dita.
Lo sento sussultare, mi sembra anche vagamente terrorizzato.
Incutere timore mi fa sentire al di sopra di lui, so che l'odio che covo dentro potrebbe trucidare ogni singolo bastardo in questo posto e la sensazione mi soddisfa.
"Hai paura, hero?"
Scuote la testa, ma in qualche modo riesco a capire che sta mentendo.
Avvicino il mio pollice infuocato al suo labbro inferiore, poi spengo la fiamma.
È a quel punto che fissa il suo sguardo nel mio.
"Ero sincero, quel giorno" Si riferisce alla sua confessione.
Tuttavia la fiducia è qualcosa che difficilmente do alle persone, figuriamoci a un traditore.
"Le altre volte no?"
Spalanca un pò gli occhi ma per il resto non da segni di cedimento.
Un grande bugiardo, un vero professionista.
Avvicino il mio viso, le nostre fronti si toccano e sento il mio petto vibrare per l'eccitazione del momento.
Un fremito lo colpisce, riesco a sentirlo anche io per quanto è forte.
"N-non farlo"
"Perché?"
Prima mi provochi, ti confessi, e ora ti tiri indietro? Non funziona così, Keigo.
"È una pessima id-" Non lo lascio finire, sono stufo di tutte queste stronzate del cazzo.
Gli tiro la testa indietro strattonandolo per i capelli e gli ficco la lingua in gola.
Ero certo che il suo sapore fosse buono, anche se non so perché.
In un primo momento cerca di staccarsi, ma alla fine cede e le braccia che mi spingevano via si avvolgono intorno al mio collo.
Sono in qualche modo sovrastato dalla lussuria, sento il sangue nelle mie vene scorrere velocissimamente.
Comincia a ricambiare il mio assalto, perché bacio sarebbe riduttivo.
Infilo una mano sotto la sua maglia e riattivo il quirk.
Lo sento sussultare, la sua pelle freme sotto le mie dita.
"Scotta" Mi dice a fior di labbra, dove io ancora sorrido.
Gli lecco la lingua, gli mordo il mento, butto quegli orribili occhiali gialli dall'altra parte della stanza e lo spingo supino sul divano.
Lo guardo dall'alto, ora capisco perché tutte quelle ragazzine sono pazze di lui.
A un certo punto mi spinge via, aiutandosi anche con le sue piume. In un primo momento mi incazzo, poi mi rendo conto che si era spostato perché Twice stava entrando.
Sbuffo, mi rimetto seduto aggiustandomi i capelli.
Dovrei andare a comprare il decolorante, lo aggiungerò alla lista della spesa di martedì.
"Non sapevo i tuoi gusti, quindi ti ho preso un pò di tutto"
Twice è uno di quei villain che di cattivo ha poco e niente, un soggetto raro, uno dei pochi che sono riuscito ad accettare malgrado le sue stranezze.
Questo perché vedo quanto il suo animo sia ferocemente innocente.
"Gli piace il pollo" Lo informo con noncuranza. Hawks mi guarda sorridendo. Sembra una cazzo di teenager e non il number two hero della classifica degli sfigati in calzamaglia.
Abbassa lo sguardo, mentre Twice ritorna nel loop della sua mente rotta.
"Vieni con me" Mi dice due giorni dopo, arrivando fino alla mia stanza pur di vedermi.
Mi porta fuori contro la mia volontà, tentando di farmi volare con lui, ma gli minaccio l'intera stirpe. Non mi farò trascinare come un sacco di merda da questo tizio, almeno la dignità la posseggo ancora.
"Eddai, sei proprio un bambino certe volte"
Sta volando a quattro zampe, sembra la caricatura di se stesso.
Scoppio a ridere per quella scena grottesca, mentre cammino con le mani in tasca. Mi viene vicino afferrando il mio viso da dietro e tirandolo verso di lui.
"Ne voglio ancora" La sua espressione muta improvvisamente, la sua voce diventa più profonda, i suoi occhi sembrano grano maturo.
"Siamo in mezzo alla strada" Gli faccio notare, ma lui minimizza il tutto dicendo che siamo in un bosco desolato e che nessuno ci vedrà.
Gli afferro la nuca e lo bacio così, mentre ancora sta volando come un idiota sulla mia testa a faccia in giù.
Stavolta lo sento più sciolto, più disinvolto. Ricambia immediatamente il mio bacio e le nostre lingue si intrecciano all'infinito.
"Vorrei più momenti come questo"
Mi confessa a fior di labbra.
Io non so cosa vorrei. Onestamente Hawks non è altro che un passatempo, anche perché non ho intenzione di analizzare il nostro tipo di relazione.
Del resto non ci rimangono molti altri giorni insieme, la guerra è alle porte e so che probabilmente non ne uscirò vivo.
Mi godo il momento, ecco tutto.
Un attimo di respiro tra lui che è stato cresciuto come un arma e me, che sono nato per morire.
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