10

Sono diversi giorni che non vedo Hawks. Da quella notte passata insieme ci siamo divisi, lui è tornato tra gli eroi, io tra i dimenticati.
Ciò che ho sentito quella sera ogni tanto torna a solleticarmi la mente annebbiando il dolore.
Anche avessi voluto tenerlo con me, sarebbe stato possibile?

Un hero e un villain insieme, che eresia.

Per il suo amore avrei dovuto rinunciare alla mia giustizia e non avrei mai potuto. L'odio che porto dentro è talmente radicato da invadere persino i miei sogni, alimentando il mio loop infernale.

Sono giorni tesi nella liberazione, la società è in tumulto dopo la prima battaglia e le verità che abbiamo rivelato. Proprio mentre faccio questi pensieri gli hero ci colgono alla sprovvista, attaccandoci di soppiatto e dividendoci gli uni dagli altri, tuttavia è una vita che mi preparo a questo momento, per cui non ho paura, sono solo divertito dal fatto che il paparino mandi la sua opera perfetta a combattermi invece di affrontare i suoi demoni.
Veniamo catapultati in posti diversi e mi ritrovo Shoto di fronte.
Vedo la disperazione negli occhi del mio fratellino, che non mi conosce per niente.
Se fossimo stati una famiglia decente a quest'ora sarei a mangiare un piatto di soba con lui, invece di ridurci in cenere a vicenda.

Riesci a vederlo, fratellino, quanto sia malvagio il cuore di nostro padre o sei stato plagiato anche tu?

Ma tu sei il principino della famiglia, l'opera perfetta che Endeavor sperava di ottenere da tutta la vita. Ha tentato e tentato, scartando man mano le opere difettose come me, fino ad arrivare a te.
Odio anche te sai?

Affrontarti mi eccita, vorrei distruggerti per vedere il dolore sul suo viso infuocato, vorrei rovinare anche il tuo, di quadro. Bruciare i fili della tua tela d'oro e godermi lo spettacolo di vedervi crollare tutti, uno dopo l'altro.
Ma sai, fratello mio, non ho tempo per te.

Mi sbarazzo con non poche difficoltà del principino e mi dirigo a tutta velocità verso mio padre. Il mio corpo brucia in ogni punto ma il mio odio è talmente potente che sono assuefatto al dolore.
E poi, a metà strada, lo vedo.
Keigo.
È ferito, pieno di sangue, ma è ancora vivo.
Sento le mie fiamme farsi più flebili fino a farmi rallentare.
Atterro poco lontano da mio padre, osservo il pro hero Hawks che annaspa per sopravvivere.
Cammino lentamente nella sua direzione, quando si rende conto di me comincia a piangere.
"T-touya, stai bruciando"
Ah, è preoccupato per me.
Sorrido, sapendo che prima o poi il nostro intreccio malato sarebbe arrivato fino a questo punto.

Era inevitabile finire così, lo sai vero Keigo?
Tu sei una macchina cresciuta in un mondo schematizzato, e benché tu abbia le ali, non hai mai davvero volato.
C'è mai stato un giorno in cui tu ti sia sentito libero?

Vorrei chiederglielo ma non c'è tempo, è ora che Endeavor muoia, è il momento di far bruciare queste fiamme un ultima volta fino a spegnerle per sempre.

"Vieni qui" Gli dico con il sorriso sulle labbra.
È uno step necessario, un passaggio verso la fine. Vorrei almeno salutarlo prima di perdere la ragione.
Arranca fino a raggiungermi e mi stringe malgrado si stia ustionando.
Mi godo per l'ultima volta quel calore che non c'entra niente con il fuoco che mi sta consumando, respirando nei suoi capelli.
"Ti prego, fermati finché sei in tempo"
Le sue lacrime diventano fumo, non riuscendo nemmeno a cadere al suolo, guardo il suo viso per l'ultima volta, incidendo nella mia memoria quel poco di sollievo che mi ha donato malgrado sia un bastardo senz'anima.

"Ti ricordi cosa ti ho detto su questa guerra, su mio padre?"
Guardo lontano, dietro di lui. Vedo Endeavor in lontananza che mi guarda.
I suoi occhi sono su di me, da non crederci.

Era davvero così semplice?

"O tu o lui, lo so. Il fatto è che... non so se voglio che sia tu a morire oggi"
Mi stacco un pò da lui, quel tanto per guardarlo negli occhi e capire se mi sta mentendo.
Ma quelle gemme dorate sono così limpide che riesco a specchiarmici.
Gli accarezzo una guancia, gliel'ho ustionata nell'abbraccio.
Poso le mie labbra rivide sulle sue, per sentire un ultima volta quel sapore dolce e quella consistenza delicata contro di me.
Mi spiace un pò deluderlo, perché non sa in che diavolo di casino si è cacciato.
Io oggi morirò, questo è inevitabile, ciò che non sa è che non intendo morire come un coglione.
Non è un omicidio volontario, piuttosto un suicidio necessario.

Cerco di tenerlo dritto, mentre gli occhi di mio padre cominciano a sgranarsi. Forse ha capito, ma Keigo sicuramente no, è troppo immerso nel suo amore di zucchero.

E vorrei poterlo salvare, ma in questo mondo non c'è salvezza e anche lui deve pagare per i suoi peccati, così come tutti.
"Keigo, penso di amarti. Per quel che ne so dell'amore"
I suoi occhi diventano nuovamente liquidi, il suo pianto che si mescola con la polvere e il sangue che ha sulla faccia perché stavolta le mie fiamme sono spente.
Si aggrappa a me, mi stringe, mi implora di fermarmi ma siamo troppo oltre, lo siamo sempre stati.
E in questa danza verso l'inferno tutto ciò che riesco a vedere sono gli occhi di quel bastardo di mio padre, che arranca per raggiungermi.

Ma io e Keigo siamo nella nostra bolla di pace, quella che ci siamo guadagnati con sangue e sudore.

Papà è a un passo da noi, ma stranamente si ferma.
I miei occhi nuovamente nei suoi.
Sono stretto a Keigo, penso che sia sorpreso di questo.
"H-hawks..." Sussurra, ma lo sento solo io grazie al labiale.
Do un bacio sulla testa a questo angelo caduto nel più schifoso degli inferni, perché in qualche modo gli devo il merito di aver almeno provato a salvarmi.

Prendo il suo viso e ne bacio i contorni, gli occhi, il naso, di nuovo quelle labbra che sanno tanto di dipendenza.
Gli sorrido, papà dietro di lui mi guarda come se stesse vedendo lo spettacolo più assurdo della sua vita.

E forse lo è, sai Keigo?

Forse quel giorno, quando i tuoi occhi hanno incontrato i miei e li hanno visti avremmo dovuto solo voltarci dall'altra parte.
Probabilmente la soluzione migliore di tutte sarebbe stata non mescolare mai i nostri sapori, non annusare mai il profumo dell'altro, non fare mai l'amore.
È che alla fine ci siamo leccati le ferite a vicenda, regalandoci un attimo di pace in piena guerra.
Ed è tutta qui, l'essenza di noi.
Due stupidi innamorati che non riescono nemmeno a sfuggire ai loro ideali.
Perché tu sei tu, e resti un hero.
Io resto l'ombra alle spalle di Endeavor che cerca di ogni modo di sfregiarlo per sempre.

Struscio la mia faccia sul suo viso, come un gatto bisognoso di coccole, lui mi asseconda, accarezzandomi.
Giuro, è l'ultimo atto che mi concedo di felicità, l'ultimo istante in cui tentenno.
Non tradirò quel bambino che bruciava nel bosco e implorava pietà, non lo lascerò da solo, non io.

"Devo andare" Lo sento scuotere la testa sul mio petto, è davvero arrivata la fine e mi spiace che si renda conto solo nell'ultimo istante che tutta questa messinscena era stata una follia dall'inizio.

Ma io sono un mostro e tu un angelo della morte, quindi...

"Brucia, amore mio"

I suoi occhi si sgranano per la sorpresa, il mio fuoco blu lo avvolge e le sua urla di dolore sono intervallate da quelle di mio padre, che zoppica per arrivare in tempo.

Ma non c'è tempo, non c'è più tempo.

Continuo a guardarlo mentre la puzza di carne bruciata mi invade le narici e bastano solo pochi secondi prima che di Keigo Takami non resti altro che fumo.

"Papà, guardami. Il prossimo sei tu" Gli punto il dito contro, con un ghigno sinistro che non riesco a contenere.



Fine.


Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top