11. Perfect isn't easy - parte 1
When one knows the world is watching
One does what one must
Some minor adjustments, darling
Not for my vanity
But for humanity
"Stiamo andando in un hotel, principino."
Cosa?
Come faceva quella ragazzina a conoscere gli hotel? Forse era già stata sul pianeta, ma non era sicuramente una midgardiana: cosa avrebbe dovuto fare una figlia di Thanos in un posto simile?
Alla fine anche lui li conosceva, ma solo perché aveva trascorso decine di giorni chiuso nella biblioteca del palazzo per imparare tutto quello che poteva e sfuggire dallo sguardo tronfio del fratello. Possibile che anche la ragazzina fosse così colta?
Tutte quelle domande passarono in secondo piano quando un preciso pensiero varcò la mente del dio.
Perché diamine dovremmo andare in un hotel in questo momento, quando sono a un passo dal conquistare il trono che merito?
Quella donna lo stava facendo impazzire: prima lo sfidava davanti ai suoi sottoposti, poi gli rubava lo scettro e ora pretendeva che la seguisse in uno stupido hotel? Per quale motivo, poi?
L'assenza di risposte a così tante domande lo infastidiva non poco. Lui era un maestro nell'arrivare alle conclusioni prima degli altri, nel manipolare le menti deboli per ricavare informazioni e collegarle senza fatica.
Per farlo, però, aveva bisogno che l'interlocutore parlasse, mentre quella donna sembrava più blindata delle segrete di Asgard. Non che ci fosse mai stato per più di una visita, ma conosceva bene le misure di sicurezza di quel luogo e sospettava che, se il suo piano fosse fallito - cosa impossibile - sarebbe finito proprio in quelle celle.
Non che avesse il timore di venir sconfitto, i midgardiani erano stolti e deboli, anche con il sostegno di questi fantomatici Vendicatori, ma il dio sapeva di non poter prevedere tutto e sarebbe stato da sciocchi non considerare neanche vagamente la possibilità.
Loki incrementò il passo, cercando di affiancare Kyra, ma la giovane l'aveva già distanziato di vari metri e solo alla fine delle scale che portavano all'esterno dei sotterranei, riuscì a posizionarsi al suo fianco. Una vecchia porta in metallo arrugginito delimitava il loro nascondiglio dal resto di New York e la giovane l'aprì appena prima che il dio potesse proferir parola.
La luce del giorno costrinse Loki a socchiudere gli occhi e il caos della città, seppur a distanza, lo stordì per qualche secondo. Non appena riuscì a mettere a fuoco l'anonimo corridoio in cui si trovava - con grandi vetrate come soffitto - e che saliva portandoli all'esterno, a una strada trafficata, si voltò verso Kyra incrociando le braccia al petto e mostrando il suo disappunto sul viso: "In effetti girare per una delle città più grandi di questo mondo, mentre l'intero pianeta ci sta cercando, è molto sensato!"
Il sarcasmo nella voce del principe era più che evidente e, quando guardò la compagna e la vide alzare gli occhi al cielo, si sentì soddisfatto perché aveva raggiunto il suo scopo. Provava un senso di appagamento quando riusciva a modificare il viso della giovane plasmandolo come desiderava, perché erano state fin troppe le volte in cui le sue azioni non avevano minimamente modificato l'indifferenza che aveva stampata in volto.
La donna non si voltò neanche e riprese a camminare come se non avesse udito le parole del dio, ma prima che quest'ultimo riuscisse a commentare quella scelta poco saggia, Kyra alzò una mano, muovendola inizialmente nella sua direzione e poi verso Loki. Nel frattempo avevano raggiunto la strada principale e decine di persone li circondavano senza degnarli di uno sguardo.
L'ingannatore assottigliò gli occhi per un secondo, non capendo cosa stesse facendo la compagna, ma lo comprese quando, guardandola, non vide una giovane dai corti capelli neri con indosso una tuta del medesimo colore, bensì una comune midgardiana bionda con un corto vestito a fiori; lo scettro tra le sue mani era svanito lasciando il posto a un ombrello giallo.
Immediatamente, il dio si voltò, cercando una superficie riflettente che trovò quasi subito, dato che quella strada era ricca di negozi. Al posto del suo solito aspetto, il vetro gli mostrò un uomo di mezza età con corti capelli chiari, barba curata e degli anonimi vestiti scuri.
Erano divenuti delle persone comuni, per lo meno nell'aspetto, ma quello che più incuriosì Loki fu il nuovo potere che aveva manifestato Kyra. Era quindi in grado di creare illusioni - perché di questo si trattava - esattamente come poteva fare lui con il seiðr.
La figlia di Thanos era evidentemente un'esperta di magia, ma quanto era potente? Non come il padre, altrimenti si sarebbe liberata dal suo controllo molto tempo prima, ma poteva essere una minaccia per il dio, se avesse deciso di schierarsi dall'altra parte?
"Non sono una sprovveduta, anche se sembri pensarlo." La voce della donna non era mutata con il suo aspetto. Era quasi indifferente, ma l'irritazione era impossibile da mascherare del tutto.
No, non lo sei. Ma cosa sei veramente?
Il dio aveva ormai capito che la donna non era una sprovveduta, ma quanti problemi avrebbe potuto creargli? Allearsi con qualcuno di così difficilmente decifrabile era stato un rischio. Calcolato, ma forse troppo affrettato e legato più al terrore di venir torturato ancora rispetto al vero vantaggio che ne avrebbe ricavato.
"Bene, per quale motivo allora dovremmo andare in un hotel in questo momento?"
Aveva bisogno di più informazioni, doveva capire cosa stava cercando Kyra e qual era il suo scopo, al di là del tradimento del padre. C'era qualcosa di più, Loki ne era certo, ma non sarebbe stato semplice scoprirlo.
La donna non si fermò neanche un istante, continuando a camminare come se avesse una meta precisa. Ignorò totalmente la domanda del dio, il quale, dal canto suo, digrignò i denti e strinse i pugni.
Avrebbe voluto bloccarla lì, in mezzo alla strada, e farle capire che aveva lui il controllo della situazione, costringendola a rispondergli, ma non lo fece. Non aveva senso attirare l'attenzione in quel modo, dovevano rimanere nell'ombra, almeno finché non fosse arrivato il momento di mettere in pratica il suo piano.
Loki doveva ancora pensare al modo migliore per togliersi di torno i Vendicatori, ma non poteva farlo se la figlia di Thanos lo trascinava in giro per la città come se fossero dei turisti.
Scosse il capo e continuò a camminare seguendo la donna, mentre cercava di trovare da solo una soluzione a quella situazione.
Non riuscendoci e giungendo alla conclusione che, così facendo, si sarebbe solo irritato ancor di più e avrebbe ceduto alla tentazione di bloccare e colpire la donna, creando inutile scompiglio, si posizionò al fianco di Kyra, portando le braccia dietro la schiena.
"Certo che potevi scegliere un aspetto migliore per me. Anche se ho duecento anni, nella mia forma normale non sembro così vecchio!" Con uno schiocco di dita, Loki modificò l'illusione creata dalla donna, mantenendo le caratteristiche del midgardiano, ma togliendosi una ventina di anni. Si voltò poi verso una vetrina e annuì, sorridendo, mentre scorgeva il suo riflesso.
"La tua vanità è grande quasi quanto il tuo ego, Narciso."
L'ingannatore puntò rapidamente il suo sguardo stupito verso la giovane; aveva sentito numerose inclinazioni della sua voce, ma il puro divertimento era piuttosto anomalo. Gli angoli della sottile bocca della donna si erano inclinati verso l'alto in un sorriso che si accostava bene al viso dolce che aveva in quel frangente, ma che non era altro che una maschera disegnata ad arte.
Infatti, se avesse dovuto definire le varie espressioni che aveva visto sul volto della donna, sicuramente la dolcezza non ci sarebbe stata.Era uno strascico dell'illusione, ma, come Loki ben sapeva, in ogni inganno si celava una parte di verità.
"Chi sarebbe questo Narciso?" Non che la cosa gli importasse veramente, ma non era il suo nome, né uno dei titoli che gli erano stati dati o dei soprannomi con cui era conosciuto nell'Universo.
Dato che, ormai l'aveva capito, non avrebbe ricevuto alcuna risposta in merito alla loro destinazione, il dio aveva deciso di sviare il discorso, sperando, in qualche modo, di ottenere informazioni utili.
La donna scosse leggermente il capo, muovendo in contemporanea la mano sinistra, come a voler allontanare qualcosa da sé: "Nessuno di importante."
Di colpo, come se fosse stata colta da un'illuminazione, Kyra si fermò e si voltò verso Loki. La mano sinistra si spostò sotto al mento, e solo a quel punto, con un luccichio di divertimento negli occhi, aggiunse: "In effetti, se la memoria non mi inganna, oltre ad avere il tuo stesso ego, anche Narciso si definiva un dio. Peccato che, secondo le storie, sia morto proprio a causa della sua vanità."
Una sottile risata risuonò tra i due finti midgardiani, ma Loki si premurò di bloccarla il prima possibile. Detestava essere preso in giro e quella ragazzina continuava a farlo, come se fosse normale trattare in quel modo un asgar... un Gigante di ghiaccio.
Con un singolo passo le si avvicinò abbastanza da costringerla ad alzare lo sguardo per poter incontrare i suoi occhi divenuti rossi e avvolti da venature bluastre. L'aveva fatto per mostrarle quello che era veramente: un dio, ma anche un mostro che avrebbe dovuto temere.
Eppure, sul viso di Kyra, a parte un lieve accenno di stupore, non comparve nessun altro sentimento.
Non aveva paura.
Questo sconvolse Loki più di quanto potesse o volesse ammettere. Com'era possibile?
"Lasciami."
Il dio non si era neanche reso conto di aver stretto le dita della mano destra intorno al polso della ragazza. Con uno strattone, la donna si liberò da quella presa e riprese a camminare come se nulla fosse. L'ingannatore, dal canto suo, era immobile e si osservava la mano, come a cercare di capire cosa fosse appena accaduto.
Non si stupiva di averla afferrata, anche se non se ne era accorto, dopotutto voleva spaventarla, farle capire che lo doveva temere, ma ciò che più lo sconvolgeva era, come sempre, la sua mancanza di reazioni. Come poteva non arretrare, fuggire alla vista del suo sguardo da Gigante di ghiaccio? Forse non aveva compreso cosa implicasse, ma possibile che non le incutesse neanche un briciolo di timore?
"Datti una mossa, principino; non hai continuato a ripetere che non abbiamo tempo da perdere?" Loki si voltò nella direzione della voce, notando solo in quel momento che la donna era a una discreta distanza da lui.
Strinse il pugno che fino a poco prima stava osservando e si diresse a passo spedito verso la donna, promettendosi che avrebbe trovato una risposta a quelle domande.
Capirò chi sei davvero, Kyra. Fosse l'ultima cosa che faccio.
Angolo Autrice
Devo chiedervi scusa per il ritardo, ma è un periodo un po' pieno e non volevo pubblicare un capitolo non revisionato o poco curato.
Cosa ne pensate? Cosa credete che nasconda Kyra e quali pensate che siano effettivamente i suoi poteri? So che Narciso non era un dio, ma il figlio di un dio e di una ninfa, ma Loki non ne ha idea e mi piaceva troppo il paragone!
Detto questo, come avrete notato, questo è un capitolo ben più corto del solito. Ho deciso, seguendo anche il vostro parere, e notando che i miei capitoli stavano diventando sempre più lunghi, di dividerli a metà. Oltre a essere più leggibili avranno il vantaggio di venir pubblicati ogni settimana il venerdì o il sabato. Tendenzialmente le due parti corrisponderanno ai due diversi punti di vista, ma non sarà sempre così.
Per il momento è ancora un esperimento: fatemi sapere se li preferite così o come erano prima!
Passando ora al capitolo... So che non sta accadendo molto, ma questi capitoli di passaggio sono necessari per lo sviluppo per rapporto tra Kyra e Loki.
Spero di aver reso bene la differenza tra il Loki "soggiogato" e quello libero dall'influsso dello scettro!
In ogni caso volevo notificarvi una cosa che ho in mente fin dall'inizio della stesura del libro, ma che, per il momento, non ho condiviso con voi: questo sarà solo il primo libro di una serie. Non sono certa se saranno due o tre in totale - ve lo dirò dopo aver visto Infinity War la settimana prossima - ma sicuramente ce ne sarà almeno un altro.
Infine volevo dirvi che questa storia parteciperà ai #MarvelAward2018 indetti da @lapiccolaavengers
Alla prossima settimana, carissimi!
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