Capitolo 12

Tony's POV

Ha saltato. L'ho vista, nonostante la distanza. Poteva anche essere Natasha da quassù, so che è uguale a lei, ma avrei riconosciuto Jessica tra altre milioni di Natasha. Era lei. E ha saltato. Ha preso la rincorsa e si è lanciata nel vuoto, cadendo in acqua. Tutto quello che riesco a fare è gridare il suo nome. E sperare che dov'è caduta non ci siano scogli.

Jessica's POV

L'acqua è fredda come neve. E profonda. Non riesco a tornare in superficie, la corrente e il peso delle due pistole e i caricatori mi spingono in basso. Ho freddo, parecchio.

"JESSICA!" Tony urla nel mio orecchio. Allora mi ha vista. Vorrei potergli rispondere, ma sott'acqua è un po' complicato, anche perché altrimenti affogherei. L'istinto di sopravvivenza sta prendendo il sopravvento su tutto, il mio cervello manda impulsi alle braccia e alle gambe per farmi risalire, ma non riesco. La corrente mi manda indietro, verso gli scogli, con una mano dietro la schiena mi fermo in tempo per non sbatterci contro. Con un piede provo a spingermi verso l'alto, ma tutto ciò che ottengo è che scivolo, ferendomi la gamba. Non bastavano già le ferite nella parte superiore del corpo, adesso anche la gamba. Se ci dovesse essere uno squalo nel raggio di due chilometri sarei spacciata. Ho gli occhi aperti, e vedo come se fossi nell'aria, perché i miei occhi sono stati allenati a vedere anche sott'acqua. Cerco di liberare le pistole dalla cintura, per risalire in superficie, ma sembrano incollate alla tuta, e i miei movimenti sono rallentati dall'attrito dell'acqua. L'auricolare nell'orecchio comincia a gracchiare.

"Jess... i... ca, risp...ndi ti pr...go." non distinguo la voce, ma penso sia quella di Clint.
Il piede sinistro si incastra tra due scogli e non riesco a liberarmi. Il cuore comincia a martellarmi nelle orecchie, e i polmoni gridano il loro bisogno d'aria.
Da quanto tempo sono qui sotto? Due, tre minuti?
L'acqua intorno a me comincia a diventare rossastra per via del sangue che perdo, la corrente mi sbatte violentemente di schiena contro uno scoglio e non riesco più a trattenere il fiato, che esce dalle mie labbra a piccole bollicine. Mi sento abbandonata.
Perché non vengono ad aiutarmi? Si sono accorti che non torno in superficie e mi hanno lasciato qui sotto, ad attendere da sola la morte?
Forse no.

"5 sec...nd..i e so... lì, resi..." La voce di Tony è interrotta, l'acqua manda in corto l'auricolare, che scivola via dal mio orecchio e scende in profondità.

Cinque.

Un altra onda della corrente mi sbatte di nuovo contro lo scoglio e perdo tutta l'aria che ho dentro i polmoni. Un crac sordo mi arriva alle orecchie attraverso il corpo, la caviglia incastrata dev'essersi rotta.

Quattro.

Sbatto violentemente la testa contro lo scoglio, un altra ferita si apre sulla mia nuca, comincio a perdere i sensi. Il dolore alla caviglia si fa sentire, ma lieve.

Tre.

Gli occhi mi si chiudono, non prima che una figura rossa e dorata invada il mio campo visivo a due metri da me, il dolore scompare così com'è arrivato.

Due.

Un paio di braccia fredde e metalliche mi avvolgono in una salda presa. Perdo completamente i sensi.

Uno.

Tony's POV

Stringo le braccia intorno al suo corpo, le libero il piede incastrato nello scoglio ed usciamo dall'acqua. È svenuta, mi sono spaventato quando dall'alto della scogliera ho visto le acque macchiarsi di sangue dove era caduta. Ha diverse ferite sui fianchi, ma quella sulla testa sembra più grave. Non posso aspettare che Clint avvii i motori del jet, devo portarla allo SHIELD adesso. La stringo di più a me, nel vano tentativo di scaldarla, ma il calore del mio corpo di certo non passa attraverso l'armatura.

"Jarvis, andiamo!" grido, e un istante dopo sto volando con lei tra le braccia, la tengo in modo che il vento la colpisca il meno possibile, con la testa sotto il mio mento.

"Stark dove stai andando?!" Nat mi urla nell'orecchio.

"Non potevo aspettarvi, Jessica è svenuta sott'acqua e non accenna a risvegliarsi." Rispondo.

"Fury si incazzerà se non torniamo tutti insieme, Stark!" Clint.

"Allora metti in moto il jet, Barton e smettila di chiacchierare!"

"Non potevi aspettarci?"

"Si è presa uno scoglio sulla nuca Barton, ha i polmoni pieni d'acqua, se muore la colpa è tua! Non permetterò che Fury me la strappi dalle mani e mi rimproveri solo perché non siamo tornati insieme, è l'ultima cosa di cui mi preoccupo in questo momento!"

"Stark..."

"Natasha stammi a sentire." La interrompo "Se morirà sarà colpa vostra perché mi state rallentando, sto cercando di portare a termine questa corsa contro il tempo per salvare la persona che amo, Romanoff, potresti essere comprensiva una buona volta?!" Urlo, sull'orlo di una crisi isterica. Credo che ci sia rimasta male, perché non risponde, e anche Clint ha deciso che è meglio se tiene la bocca chiusa.

Pochi minuti ancora e atterro davanti allo SHIELD, esco dall'armatura tenendo ancora Jessica in braccio, mi precipito dentro dove una ragazza mi guarda con aria allarmata, il suo sguardo si posa sulla ragazza bagnata che tengo tra le braccia, la ragazza che ha rapito il mio cuore e che ora sta rischiando di morire.

"Che è successo?" Chiede, in ansia.

"È rimasta troppo a lungo sott'acqua, ha preso una botta abbastanza violenta alla nuca e ho paura che rischi una commozione celebrale o anche di peggio." Non voglio pensare a quel peggio. Non voglio dover passare il resto della mia vita senza la persona che mi ha illuminato le giornate con i suoi sorrisi, pochi ma stupendi.
La ragazza mi guida attraverso un corridoio, diretta verso una porta, dall'altra parte due medici stanno curando Steve che ha ferite sulla schiena, probabilmente non deve essere andato tutto liscio neanche a lui in missione. Alza la testa dal lettino e guarda prima me e poi Jessica.

"Stark, che è successo?"

Mi indicano un lettino, dove la appoggio delicatamente, i medici tirano la tenda che separa i due letti e cominciano ad occuparsi di lei. Mi volto verso Steve e mi siedo sullo sgabello accanto a lui, in modo che possa vedermi.

"Ha saltato dalla scogliera, è rimasta a lungo a dieci metri di profondità, un piede le si è incastrato tra gli scogli e ha preso un colpo alla nuca." Rispondo, guardando le ferite sulla schiena di Rogers. Appoggio i gomiti sulle ginocchia e mi prendo la testa tra le mani, chiudo gli occhi. La mia fantasia si scatena per farmi vivere in ogni modo possibile come sarà la sua morte, se mai non dovesse farcela, con il risultato che gli occhi mi si riempiono di lacrime e ho il fiato corto. Sento lo sguardo si Steve su di me, non voglio che mi veda così.

"Non guardarmi." Sussurro, voltandomi dall'altra parte.

"Stai tranquillo Tony. È una guerriera, un agente dello SHIELD, se la caverà." Esita venti centesimi di secondo prima di pronunciare le ultime tre parole, e quell'esitazione mi fa capire che non ne è sicuro.
Lo sapevo. Sapevo che sarebbe finita così. Ho fatto il cretino, ho aspettato troppo per dirle che la amo, e adesso la sto lasciando andare. Mi sto lasciando andare.
Non riesco a contenere le lacrime e la mia voce è rotta mentre pronuncio un'altra frase.

"Steve... la amo. Non voglio perderla."

~~~~~~~~~
Ho appena visto Civil War.
"Questa è la segreteria di Jess, se volete parlare con me lasciate un messaggio dopo il bip, lo ascolterò quando troverò un telefono su in paradiso."

*Biip*

Adesso vi lascio con qualche bella fotina dal film (non ci sono spoiler promesso)


Prima di tutto.
QUESTA CAMICIA APERTA. CHE FAI, PROVOCHI DOWNEY? *^*

Poi...


Visione col golfino... ma details ahahaha

Eeee... la mia preferita ewe


Quella giacca.
Quella cravatta.
Quel gilet.
Un altra provocazione. Ma io dico, ti diverti?

Beh, a sto punto direi che posso lasciarvi con doppia curiosità, per il film e per la storia (babbei potevate andarlo a vedere oggi Civil War, parlo soprattutto con Kane_0042) u.u

Ah! Il Tony's POV finisce dove termina il capitolo...(credo si sia capito) ^.^"

Chi ha voglia di sclerare con me per il film un messaggio privato è più che ben accetto :3

Al prossimo capitolo <3

~Jess

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