Capitolo 7

Mi trovavo ad Hyde Park e stavo leggendo un libro veramente interessante: parlava della Battaglia di Culloden avvenuta nel 1746, in Scozia, tra inglesi e scozzesi. Non avevo mai sentito nominare quella battaglia, ma mi aveva colpito sin da subito, soprattutto per il fatto che nonostante gli scozzesi fossero in evidente inferiorità numerica, non si sono arresi.
-Tutto bene?- disse una persona sedendosi sulla panchina accanto a me: Dan.
-Sì tutto ok. Tu?-.
-Bene. Sei sicura di stare bene? Sembravi abbastanza scossa la settimana scorsa- disse posando una mano sulla mia.
-S...Sì. Sì sto bene-. Una parte di me voleva andarsene, lasciarlo lì da solo senza una spiegazione plausibile.
Ma un'altra parte no, voleva restare, voleva godere di quella bellissima sensazione che stavo provando da quando le nostre mani si erano toccate.
-Ecco vedi, io sono preoccupato per te. Non posso nemmeno lontanamente immaginare quello che si provi nel sentirsi "posseduti" da qualcuno, ma voglio che tu sappia che io sono disponibile per qualsiasi cosa tu abbia bisogno-.
Sorrisi e lui fece lo stesso. -Grazie-.
Ci guardammo per un po' negli occhi, finché lui non parlò: -Allora, non mi avevi mica detto che tuo marito era morto?-.
Che c'entrava ora questo? Bah, chi li capisce gli uomini!
-Sì perché?-.
-Non era l'uomo che ti ha riportato a casa? Quello biondo con cui eri anche a cena-.
-No, lui non è mio marito!- divenni rossa -Noi siamo solo...-.
Già, cosa eravamo? Amici? Più che amici? Oppure semplici conoscenti?
-Amici? Oppure amanti? Non so se i tuoi occhi gelati l'hanno visto, ma lui è completamente cotto di te-.
Sì, l'avevo notato la sera che eravamo usciti a cena. Anche a me lui piaceva, ma... non volevo fargli del male.. E poi non è che mi piaceva nel senso di amore, ma come amico, come persona... Giusto?
In quel momento il campanile suonò, salvandomi da quella situazione imbarazzante.
-È tardi, devo tornare a casa. Ci si vede in giro?-.
-Certo!-.
Mentre mi allontanavo vidi il suo sorriso sfumare in una smorfia di rabbia e gelosia.

Una volta a casa mi misi degli abiti più comodi e mi arenai sul divano: non mi sarei alzata per nessuna ragione al mondo, era stata una giornata veramente stancante!
Accesi la televisione e trovai un notiziario che parlava di metaumani. Aspetta... quelli erano i Laboratori Star!
Alzai il volume e ascoltai il giornalista: parlava di un attacco di alieni in quella città. Alieni? Ok, più tardi avrei chiamato Barry per delle spiegazioni. Come diavolo avevano fatto a sconfiggere degli alieni da soli?
Appena il telegiornale finì afferrai il cellulare.

-Sì chi è?-

-Barry? Sono Caitlin-

-Hey! Come va? Tutto bene?-

-Qui tutto bene. Ho appena visto al telegiornale che avete affrontato un attacco alieno-. Persino il pronunciare quella frase mi sembrava strano.

-Ehm sì... Ma non abbiamo fatto tutto da soli, ci siamo fatti aiutare da altri, come Supergirl e Oliver-.

Ecco svelato il mistero. -Capito. Comunque state tutti bene vero? Nessuno si è fatto male?-.

-Nessuno, sta tranquilla-.

Sorrisi. -Bene. Ora vado, ci sentiamo-.

-Va bene. A presto e fai attenzione!-.

-Come sempre-.
E riattaccai.
Passai l'ora successiva a guardare un programma di cucina alla tv. Una torta molecolare non l'avevo mai sentita nominare, non pensavo avessero inventato una cosa del genere!
Julian arrivò verso le 20.00 ed io mi ero già preparata un panino (un buonissimo sandwich al tonno, maionese e lattuga) che avevo mangiato comodamente seduta sul divano, come facevo quando ero a casa da sola e non avevo voglia di apparecchiare.
-Scusa il ritardo, ma stiamo per concludere un caso e siamo sommersi di lavoro- disse Julian posando la giacca sull'attaccapanni e avvicinandosi al divano.
-Non preoccuparti. Hai già cenato?-.
-Sì, ho sgranocchiato qualcosa delle macchiette al lavoro-.
Sospirai. -Lo sai che ti fanno male quelle robe-.
Rise. -Andiamo Cait, ne abbiamo già discusso! Una volta ogni tanto non fa nessun danno-.
Sorrisi e gli feci spazio sul divano.
-Ho una cosa per te- disse tirando fuori una scatolina dalla tasca -Ecco... Da qualche settimana io e Cisco ci stiamo sentendo e abbiamo lavorato insieme ad un progetto-. Aprì la scatola: all'interno c'era una collana con un ciondolo luminoso la cui forma ricordava molto quella del fiocco di neve. La prese e me la mise. -Bloccherà la crescita dei tuoi poteri, che continuerà solo quando sarai tu a volerli usare oppure quando toglierai la collana-.
Gli occhi divennero lucidi: ero felicissima, al settimo cielo! Finalmente non avrei più vissuto con il terrore di diventare qualcun'altra!
Gli sorrisi e lo abbracciai, saltandogli letteralmente addosso.
Lui perse l'equilibrio e cadde all'indietro sul divano, facendomi volare verso di lui.
Le mie labbra finirono sulle sue e in quel momento penso di essere diventata rossa come la tuta di Barry, se non di più.
Feci per staccarmi, ma le sue braccia mi tennero attaccata a lui.
Alla fine cedetti e lo baciai. Un'esplosione di emozioni invasero il mio corpo, molte delle quali non le avevo mai provate in vita mia.
Ma la cosa più importante, era che lui stava ricambiando il mio bacio.

Note:
Alcune piccole precisazioni...
1. La Battaglia di Culloden è realmente successa, nel 1746 gli scozzesi hanno combattuto contro gli inglesi. È stata una battaglia rapida(circa un'ora), in cui gli scozzesi vennero praticamente massacrati. Personalmente, l'ho sempre trovata interessantissima(se qualcuno di voi ha letto la saga di Outlander probabilmente sa da dove può arrivare il mio interesse😉😂) ❤
2. La torta molecolare... allora, non so di preciso che torta sia, ma mi ha sempre attirato un sacco🍰
Fatemi sapere che ne pensate con un commentino se vi va 😊
Bye

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top