Capitolo 11

Avete presente quando siete talmente agitati all’idea di raggiungere una destinazione che sembra che il tempo non passi più? Beh, era esattamente quello che stavo provando in quel momento.
Il volo era partito da Londra da tanto di quel tempo che mi sembrava fossero passati decenni, invece erano trascorse solo un paio d’ore.
-Tutto bene signorina?- chiese la hostess vedendomi appoggiata al tavolino con la testa tra le mani.
Alzai lo sguardo e le sorrisi: -Sì, solo un po’ di stanchezza… Credo che mi farò una dormita-.
-Se ha bisogni di qualcosa non esiti a chiedere- e si allontanò.
Rimasi in ascolto del rumore emesso dai suoi tacchi e quando fu abbastanza lontano da non sentirmi sospirai.
-Dovresti dormire sul serio Cait. Sei troppo stressata- disse Julian, seduto accanto a me.
-Spero di riuscirci, anche se ne dubito fortemente-.

Atterrammo a Central City in perfetto orario e, una volta lasciati i bagagli in hotel, raggiungemmo subito i Laboratori Star.
Appena entrai percepii subito il clima di tristezza che si celava e credo fosse lo stesso anche per Julian.
Appena arrivammo gli altri ci corsero incontro, salutandoci. Si vedeva  chiaramente che i sorrisi che ci rivolgevano celavano in realtà tristezza.
-Cos’è successo?- chiesi più tardi, quando ci eravamo spostati a casa di Joe.
-Barry ha sconfitto Savitar, ma… la Speed Force avrebbe distrutto tutto quanto se non avesse avuto qualcuno al suo interno. Barry si è sacrificato per salvarci…- disse Iris scoppiando a piangere.
-E non è tutto, HR è morto-.
Sussultai. Che cosa?!
-Cosa?! Com’è successo?!- chiesi.
-Si è messo al posto di Iris e… Savitar ha ucciso lui al posto di lei- spiegò Cisco.
Iniziai a singhiozzare, stavano succedendo troppe cose insieme.
Con la scusa di dover prendere una boccata d’aria uscii in veranda, dove scoppiai a piangere.
Non so per quanto tempo rimasi lì, da sola; all’improvviso sentii un rumore provenire dal cortile, così alzai lo sguardo.
Una sagoma si stava muovendo verso di me: Dan.
Che diavolo ci faceva lì?!
-Dan? Non capisco, che ci fai qui??-.
Sembrò non ascoltarmi, così feci per avvicinarmi alla porta per entrare in casa, quando con uno scatto corse da me e mi intrappolò tra le sue braccia.
-Dan! Ma che?!- cercai di chiedere.
-Sta zitta! Se collabori andrà tutto bene, in caso contrario non vorrei essere nei tuoi panni. Forza muoviti!-.
Mi trascinò in casa con la forza, mettendo tutti in allerta.
-State fermi e non succederà nulla! Voglio che mi facciate accedere ai Laboratori Star-.
-Perché? A cosa ti servirebbe?!- chiese Cisco.
-Ho bisogno di prendere alcuni elementi e oggetti-.
-Per fare cosa?!- chiese Julian. Si vedeva da lontano un miglio che era il più agitato di tutti.
-Costruire l’oggetto che mi permetterà di invadere il vostro pianeta. Sarà bello governare questo branco di incapaci che sono gli umani-.
-Non riuscirai mai a farcela- dissi cercando di staccarmi da lui.
-E come pensate di fermarmi? Flash se n’è andato- disse ghignando.
All’improvviso Wally, il secondo figlio di Joe, iniziò a correre verso di me e in un lampo Dan fu lanciato contro la parete. Aspetta, da quando anche lui era un velocista?
Dan ringhiò, rialzandosi con un po’ di acciacchi: doveva aver fatto davvero male.
-Non finisce qui, giuro che tornerò- disse e poi spostò lo sguardo su di me -E tu dovrai stare pronta, perché quando sarò il Padrone di questa Terra ti renderò la vita un inferno per avermi rifiutato!-.
E scomparve.
Julian corse da me, abbracciandomi. -Stai bene?-.
Annuii e poi guardai gli altri. -Penso che dobbiate raccontarci un po’ di cose-.
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POV Jesse

Ero in camera mia ad ascoltare la bellissima canzone “Set Fire to the Rain” di Adele, quando mio padre venne a chiamarmi.
-Scendi un attimo, c’è qualcuno in videochiamata per te-.
Fermai la canzone e scesi di sotto: lo ammetto, ero curiosa.
-Che c’è papà?- chiesi avvicinandomi al divano dove stava seduto. Poi lo vidi: Wally stava all’altro lato dello schermo.
Sorrisi corsi verso il pc, mentre mio padre borbottava qualcosa tipo: -Ho dimenticato una cosa in laboratorio- e ci lasciò soli.
-Allooora, che mi racconti?- chiesi sorridente.
-Beh, vorrei dirti che va tutto bene, in realtà non è così… Oggi è venuto un tipo, un metaumano, che affermava di voler conquistare il nostro pianeta approfittando del fatto che Barry non c’è più…-.
Sospirai. -Fammi indovinare: non ti senti all’altezza di sostituirlo- dissi mettendomi a gambe incrociate.
-Già… Insomma, lui era… era Flash, mentre io sono solo…-.
-Solo un ragazzo che ce la sta mettendo tutta e che riuscirà a risolvere qualsiasi cosa- dissi sorridendo.
Alla fine lo fece pure lui. -Mi manchi sai?-.
-Mi manchi pure tu, la vita su Terra-2 è noiosissima senza di te-.
-Pensi che potrei mai vederla un giorno?-.
-Può darsi, chissà-. Sorridemmo ed entrambi posammo la mano sullo schermo del computer. Era il nostro modo per sentirci vicino, per sentirci uniti.
Sentii dei passi affrettati entrare in salotto e in poco tempo nel mio campo visivo comparve mio padre.
-Wally chiama subito gli altri, Jesse prepara le valige, andiamo su Terra-1-.
-Perché papà?- chiesi.
-Perché forse ho capito come far tornare Barry-.

Note:
SE NON AVETE INIZIATO LA QUARTA STAGIONE NON LEGGETE LE NOTE!!
Lo so, nella serie tv sono passati mesi, ma ho voluto modificare delle cose 😊
Non trovate che Jesse e Wally siano bellissimi insieme? Io li amo troppo❤
Fatemi sapere che ne pensate con un commentino se vi va 😊
Bye

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