Con il cuore a mille e un brutto presentimento addosso, mi avvicinai lentamente e allungai una mano verso la maniglia, sperando follemente di abbassarla e riaprirla senza alcun problema. Poi il brutto presentimento si concretizzò in fatti. Qualcuno alle mie spalle mi aggredì: un braccio circondò il mio collo, stringendolo appena, mentre l'altro circondò il mio viso, tappandomi la bocca con forza. Un corpo si premette contro la mia schiena e un istante dopo sentii il familiare suono di un respiro contro al mio orecchio.

«Ti lascio solo se non emetti un fiato.»

Mi sentii come se avessi dormito da secoli e, ad un tratto, mi stessi risvegliando.

Le gambe minacciarono di cedere da un momento all'altro e il cuore pompò più sangue nel petto di quanto non avesse mai fatto prima. Mi ero lasciata prendere così tanto dalla storia di Ray che non avevo minimamente pensato che potesse trattarsi dell'unica persona a cui non avrei più dovuto permettere di vedermi né tantomeno di toccarmi.

«Dimmi che hai capito» mormorò Alexander sul mio orecchio, mentre continuava a tenere salda la sua mano sulle mie labbra. Quale altra alternativa avrei avuto? Non mi restava altro che annuire e fare come diceva, se volevo avere una sola speranza di essere lasciata. Annuii alle sue parole e smisi di lamentarmi, dimenarmi e provare a scappare. Sapevo che aveva fatto scattare la serratura della porta perché l'avevo sentita, non sarei potuta andare da nessuna parte fino a quando non lo avesse deciso lui. Ero in trappola.

«Brava bambina» sussurrò.

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Vi mando un abbraccio gigantesco ☺️