C.8. " Chiarimenti "

Un rumore costante mi svegliò di soprassalto. Stavo sognando un evento passato con mia sorella ma non ricordavo molto altro. Ci misi un po' individuare la fonte del rumore e appena capii che stavano bussando alla porta scattai in piedi e andai ad aprire. Mi ritrovai davanti un Thomas un po' troppo elettrizzato per i miei gusti visto che erano le otto del mattino. Oggi non avremmo avuto interviste quindi non avevo messo le sveglie e avevo deciso di dormire fino a tardi per recuperare le ore di veglia perse per nelle ultime settimane.

- Buongiorno! - esclamò con un sorrisino stampato in faccia.

Mi girai verso l'orologio e poi lo guardai male dicendo -Buongiorno?! Sono le otto del mattino. Cosa cavolo ci fai sveglio??-

-Beh visto che oggi non abbiamo in programma interviste, ho pensato che ti sarebbe piaciuto fare qualcos'altro.-

-Ah si?!?! Sentiamo cosa avevi in mente?- chiesi inarcando un sopracciglio
- Una sorpresa - disse con tono malizioso
Lo guardai un attimo poi mi girai e tornai verso il letto lasciando la porta aperta per farlo entrare.

Lui mi seguì e andò verso l'armadio dove prese una mia maglietta e dei jeans per poi lanciarmeli dicendo - Vestiti in fretta, non abbiamo molto tempo -

Visto che non accennavo a muovermi si avvicinò, mi prese per un braccio e mi spinse in bagno esclamando
- Dai!! Muoviti!-

Con un sospiro presi i vestiti che mi porgeva, chiusi la porta del bagno e mi cambiai.

Cinque minuti più tardi uscii e lo vidi seduto sul letto intento a chiamare un taxi.
Scendemmo insieme e ci dirigemmo fuori dove trovammo il taxi già pronto ad aspettarci. Salii per primo e dopo pochi secondi anche Thomas si accomodó nell'auto.

-Dove stiamo andando?- domandai corrugando la fronte e prendendo il telefono dalla tasca che aveva appena vibrato.

-Andiamo a fare un giro in un parco qui vicino. Fidati ti piacerà.- mi rispose lui sorridendo e guardando fuori dal finestrino.

Guardai lo schermo e lessi un messaggio da parte di mia madre,un altro da Britt e per ultimo quello di mia sorella che aprii per leggerlo.

"Allora ti sei convinto a dirmi cosa è successo tra te e Thomas ?" lo ignorai ed aprii quello di mia madre.

-Ki Hong aveva da fare no?- domandai.

-Si, si è fermato a fare alcune interviste.-

"Dylan, lo se che sta succedendo qualcosa, e so anche che sei dall'altra parte del mondo a fare delle interviste importanti, ma ti prego rispondi alle mie chiamate... ho bisogno di sentire la tua voce. Ti amo."

Risposi con un semplice "Okay, ti chiamo appena sono libero. Ti amo anch'io." Al messaggio di Britt.

Quando alzai lo sguardo dal telefono notai che Thomas mi stava guardando. Corrugai la fronte non capendo quella sua strana espressione sul volto, ma prima che glielo domandassi il taxi si fermò.

-Siamo arrivati.- annunciò il biondo aprendo la portiera e scendendo.

Io feci lo stesso.

Thomas mi aveva giurato di aver guardato le previsioni e che quel giorno avrebbe dato un bel sole... peccato che si stavano formando enormi nuvoloni neri.

-Menomale che c'era un sole che ci accecava.- scherzai guardando il cielo.

-Non pioverà fidati.- rispose lui avviandosi verso l'enorme cancello con la scritta "National Park"

-Non capisco perchè proprio in un parco mi dovevi portare... l'idea di stare tranquilli in hotel non ti piaceva?- domandai seguendolo.

Lui si voltò a guardarmi. -Possiamo destare sospetti se stiamo sempre insieme ch...-

-Sta zitto.- lo interruppi dandogli una spallata.

L'enorme distesa di area verde era occupata da bambini che erano intenti a correre e giocare.

C'era una via alberata che imboccammo io e Thomas. Era un parco semplice, pieno di fiori e alberi colorati; c'era un enorme ponte che attraversava il laghetto artificiale e che portava dall'altra parte della sponda.

-Thomas... ti spiace se chiamo due secondi mia sorella?- gli domandai estraendo il telefono dalla tasca. -No fai pure, io cerco di passare innosservato da quel gruppo di ragazzine, fallo anche tu non si sa mai, potrebbero essere nostre fan.- rispose lui camminando tranquillo sotto un albero dai fiori bianchi.

Mi allontanai leggermente da lui e composi il numero di mia sorella, che rispose immediatamente.

-Sputa il rospo.- disse diretta senza neanche salutare.

-Che bello sentirti Julia! Anche io sto bene.- scherzai.

-Si va bene. Sputa il rospo ora. Che è successo?-

Mi guardai alle spalle in cerca di Thomas e appena incrociai il suo sguardo gli sorrisi per poi rigirarmi. -Non è successo nulla. Volevo solo sentirti.-

-Si certo Dylan. Tutte le scuse sono buone. Parliamo dopo del quanto ci manchiamo. Dimmi cosa è successo tra te e Thomas. Ora.- mi ordinò lei seria.

Sospirai, mia sorella era veramente una testarda, non avrebbe mollato finchè non avrebbe saputo la verità.- Niente Ju. Niente.-

-Vi siete baciati. Ho capito.-

A quelle parole ogni parte del mio corpo andò in tilt.
Mi immobilizzai e trattenni il respiro. Non sapevo cosa rispondere. Era possibile che fosse venuta a saperlo? E se sì come aveva fatto? Se lo sapeva era inutile negare.

-Chi te l'ha detto?- bisbigliai cercando di mantenere una tono di voce tranquilla.

-UN MOMENTO! TU E THOMAS VI SIETE VERAMENTE BACIATI. DYLAN NON MI PRENDI PER IL CULO?!- e fu in quel momento che capii quanto ero veramente scemo. Mio sorella stava scherzando e io le avevo appena dato la conferma che il suo scherzo in realtà era la pura e cruda verità.

-Scherzavo Ju! Ma ti pare!- esclamai scoppiando a ridere in modo agitato.

-No! NO! NO! Tu non scherzi. Quando ridi in quel modo non scherzi mai! Ommioddio Campione! Non sai quanto sono felice! Finalmente!-

Mi grattai la nuca ed iniziai a camminare in avanti e indietro, catturando l'attenzione di Thomas.

-Ju ascolta, è stato tutto uno sbaglio, era un momento di rabbia... lui mi ha semplicemente afferrato e poi... e inciampato nei suoi stessi piedi e le nostre labbra si sono sfiorate. Ecco tutto.- dissi.

-Non ti credo. Secondo me un po' di lin...-

-Julia!- esclamai fermandomi di colpo. Guardai Thomas che mi osservava con un espressione sconcertata.

-Tutto okay. Mia sorella ha solo qualche problemino. Arrivo subito Tommy!-

-Tommy.- bisbigliò lei facendosi seria. -Questo nomignolo... sei l'unico che lo chiama così. Te ne sei reso conto? Manco Ki Hong lo chiama in questo modo... Dyl non vedi che è tutto un segno. Devi assolutamente parlarne con Britt. -

-Ma perfavore!- sbuffai. -Non sono gay. Sto con Britt te lo ricordo - bisbigliai abbassando la voce di un tono.

-Una ragazza che ultimamente stai ignorando. Sei sicuro di quel che dici? - mi domandò lei, si aspettó una mia risposta che però non arrivò, così continuò a parlare.

-Forse hai ragione su Britt. Forse e la tua anima gemella, la ragazza dei tuoi sogni. La persona con cui passeresti l'intera vita e con la quale metteresti su famiglia.-

Feci per aprire bocca e dirle che era esattamente così ma lei mi anticipò. -Ed è così. Io credo che lei sia quella giusta per te... ma non in questa vita.-

Quella frase mi lasciò di stucco.
Non capivo cosa voleva intendere. Forse perché non mi capacitavo di quello che le avevo rivelato. Le ragioni non importavano, l'unica cosa che contava era che avevo combinato un casino. E non sapevo come rimediare. Cavolo.

-Tu non ti stai accorgendo di quello che sta succedendo. Non ti stai accorgendo di Thomas, o come lo chiami tu Tommy.-

Non sapevo cosa dire, così tagliai corto. -Devo andare, delle fan mi hanno riconosciuto. Ci sentiamo.-

-Lo sai che ho ragione. Parlane con Britt prima che sia trop...- attaccai il telefono e lo ricacciai in tasca.

Non ne potevo più. Sapevo che aveva ragione ma sentirselo dire non migliorava le cose. Ero un mostro. Non stavo solo sbagliando tutto con Thomas, ma stavo anche prendendo in giro Britt. Non dirle la verità su quello che era successo era imperdonabile. Cercando di scacchiare via tutti i pensieri mi avvicinai a Thomas, che notò tutta la mia agitazione.

-Forse é meglio andare.- disse appoggiandomi una mano sulla spalla.

-Si... abbiamo le ultime interviste prima di partire per Londra.- annuii io sorridendogli e ci dirigemmo insieme verso l'uscita del parco.

N.A.
Scusate il ritardo ma abbiamo avuto diversi intoppi. Speriamo come sempre che la storia vi piaccia.

29 Aprile 2018

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